La BMW M4 di Valentino Rossi vince la 8 ore di Indianapolis

Alla 2025 Indianapolis 8 Hour Van der Linde, Weerts e Rossi vincono con Team WRT; BMW conquista il primo Manufacturers Championship dell'Intercontinental GT Challenge

La BMW M4 di Valentino Rossi vince la 8 ore di Indianapolis
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Renato Terlisi
Pubblicato il 20 ott 2025

Un trionfo che resterà negli annali dell’endurance: la BMW M4 GT3 EVO del Team WRT, affidata a Kelvin van der Linde, Charles Weerts e Valentino Rossi, ha scritto la storia nell’edizione 2025 della Indianapolis 8 Hour. La squadra bavarese, grazie a una prestazione maiuscola e a una gestione impeccabile delle variabili di gara, ha conquistato il suo primo Manufacturers Championship nell’Intercontinental GT Challenge, consolidando la propria supremazia sulle piste di tutto il mondo.

La corsa statunitense si è distinta per le condizioni meteorologiche proibitive e le numerose interruzioni, che hanno messo a dura prova team e piloti. Eppure, sin dalle prime battute, le vetture della casa di Monaco hanno occupato stabilmente le posizioni di vertice, mostrando un passo gara superiore e una solidità tecnica invidiabile. L’epilogo, segnato dalla pioggia battente e dalla conclusione anticipata dietro safety car, ha sancito il dominio della compagine tedesca e la definitiva consacrazione di BMW nell’universo delle gare di durata.

Una grande sfida

Le qualifiche avevano già lasciato intendere che sarebbe stata una giornata a tinte bavaresi: tutte e cinque le BMW iscritte hanno centrato l’accesso al Pole Shootout, confermando la qualità del lavoro svolto in fase di preparazione. La vettura #51 del Random Vandals Racing, inizialmente la più veloce, è stata retrocessa per un’irregolarità tecnica relativa al peso, spianando la strada alla #777 del Team WRT e alla #46, entrambe in prima fila. Un risultato che ha messo subito in chiaro le ambizioni della casa tedesca.

Durante la competizione, le quattro BMW Pro hanno saputo mantenere la testa della corsa con autorità. Dopo tre ore e mezza di gara, la #777 guidata da Raffaele Marciello si trovava in seconda posizione, seguita da Kelvin van der Linde sulla #46 in terza. È stato proprio grazie a una combinazione di sorpassi decisi e strategie di pit-stop studiate nei minimi dettagli che le vetture WRT sono riuscite a guadagnare le prime due posizioni, poco prima che il maltempo sconvolgesse le carte in tavola.

Quando la pioggia si è fatta insistente, a circa novanta minuti dal termine, le strategie di sosta sono diventate ancora più cruciali. Kelvin van der Linde ha preso il comando della corsa con la #46, mentre la #777 di Raffaele Marciello ha perso terreno a causa di un rifornimento ritardato. A quel punto, la direzione gara ha deciso di concludere la competizione dietro safety car, certificando la terza vittoria consecutiva del Team WRT a Indianapolis e un risultato che ha cambiato il volto del campionato.

Ripercussioni sul campionato

Il successo di BMW in questa Indianapolis 8 Hour ha avuto ripercussioni decisive sull’andamento del campionato: la casa tedesca ha conquistato il suo primo Manufacturers Championship nell’IGTC, mentre Kelvin van der Linde si è laureato campione piloti. Un’annata straordinaria per BMW M Motorsport, già vincitrice della Bathurst 12 Hour, della 24 Ore del Nürburgring e della Suzuka 1000KM, che conferma la competitività del marchio a livello globale.

Non sono mancati, tuttavia, i colpi di scena: la #51 di Eng, Auberlen e Choksey, dopo aver condotto la gara nelle fasi iniziali, è stata costretta al ritiro per problemi al propulsore. La #99 di De Phillippi, Daly e Koch ha invece ottenuto un prezioso quarto posto, che ha permesso a De Phillippi e Koch di aggiudicarsi il titolo nel GT World Challenge America.

Risultato degno di nota anche per Turner Motorsport, che ha visto la #29 di Foley, Gallagher e Rothberg salire sul podio nella categoria Pro-Am, assicurando a Foley e Rothberg il titolo di classe e arricchendo ulteriormente il palmarès BMW in questa stagione memorabile.

Storica impresa

Nel dopo gara, le dichiarazioni dei protagonisti hanno evidenziato la portata storica dell’impresa. Andreas Roos, responsabile di BMW M Motorsport, ha sottolineato come “quattro vittorie su cinque gare dimostrino l’eccellenza dei nostri team e piloti. Siamo entusiasti per il primo titolo costruttori in IGTC”. Vincent Vosse di WRT ha riconosciuto un errore strategico sulla #777, ma ha voluto rimarcare la qualità del lavoro di squadra. Kelvin van der Linde ha infine lodato la competitività della #777 per tutto il weekend, evidenziando quanto questo successo sia importante per BMW nella sua prima stagione con la squadra.

La Indianapolis 8 Hour 2025 consacra così BMW come protagonista indiscussa dell’endurance mondiale, grazie a vetture all’avanguardia, strategie impeccabili e una gestione del talento senza eguali. L’attenzione ora si sposta sulla stagione 2026, dove la concorrenza dovrà impegnarsi a fondo per arginare lo strapotere bavarese.

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