Horner alla Ferrari potrebbe essere un'idea sempre plausibile

Le voci di un possibile arrivo di Christian Horner alla Ferrari per il 2026 sollevano dubbi su leadership, poteri e integrazione con Hamilton. Situazione ancora non confermata, ma il tempo stringe per la preparazione alla stagione 2026 con le McLaren in pressing e Max Verstappen protagonista della rimonta

Horner alla Ferrari potrebbe essere un'idea sempre plausibile
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Renato Terlisi
Pubblicato il 20 ott 2025

Il mercato dirigenziale della Formula 1 è scosso da una potenziale rivoluzione che potrebbe ridefinire gli equilibri ai vertici del Circus: le voci su un possibile passaggio di Christian Horner dalla Red Bull alla Ferrari si fanno sempre più insistenti, catalizzando l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati. In un finale di stagione 2025 ricco di colpi di scena, con cinque gare ancora da disputare e un Max Verstappen tornato a battagliare per la vittoria contro una McLaren in costante ascesa, il futuro del manager britannico è diventato il principale argomento di discussione nel paddock.

Un uomo di spessore

L’addio di Christian Horner alla Red Bull, consumatosi lo scorso luglio dopo un ventennio di trionfi e gestione impeccabile, ha aperto scenari del tutto inediti per il dirigente inglese. Il suo nome, ora, viene accostato con insistenza alla Ferrari, che sembra emergere come la destinazione più probabile, sebbene al momento non sia giunta alcuna conferma ufficiale da Maranello. La sola possibilità di un simile trasferimento sta già polarizzando il mondo delle corse, alimentando dibattiti e dividendo l’opinione pubblica tra entusiasmo e scetticismo.

Se davvero Christian Horner dovesse approdare alla Ferrari, si tratterebbe di un autentico terremoto nella struttura organizzativa del Cavallino Rampante. Il dirigente britannico, 51 anni, porterebbe in dote un patrimonio di esperienza senza eguali nella costruzione di squadre vincenti, unito a doti gestionali di altissimo livello e a una rete di relazioni strategiche consolidata negli anni. Tuttavia, secondo le indiscrezioni che circolano nel paddock, Horner avrebbe posto condizioni particolarmente impegnative: si parla di richieste di poteri molto estesi e, addirittura, di una possibile partecipazione societaria all’interno della Ferrari.

Scenario di incertezza

In questo scenario di forte incertezza, la posizione di Fred Vasseur, attuale team principal della Ferrari, appare sempre più traballante. La stagione non ha pienamente soddisfatto le aspettative della Scuderia, nonostante l’arrivo di Lewis Hamilton, e la prospettiva di un riassetto ai vertici potrebbe vedere proprio Vasseur tra i principali sacrificati. Da non sottovalutare, inoltre, il rapporto tra Lewis Hamilton e Christian Horner: i due, protagonisti di una lunga e accesa rivalità ai tempi delle sfide tra Red Bull e Mercedes, dovrebbero ora trovare un punto d’incontro per evitare tensioni interne e garantire la serenità necessaria a una squadra che punta a tornare ai vertici.

Il tempismo, in questo contesto, diventa un elemento cruciale. Con la stagione 2025 che si avvia alla conclusione, la Ferrari è chiamata a prendere decisioni rapide e strategiche in vista del 2026, anno in cui cambieranno i regolamenti tecnici e commerciali della Formula 1. Un eventuale ritardo nell’attuazione delle nuove strategie potrebbe risultare fatale, soprattutto considerando la crescita costante della McLaren, trascinata dal talento di Norris e Piastri, e la tenuta competitiva della Red Bull, ancora protagonista con Max Verstappen.

Le reazioni dal paddock

Le reazioni nel paddock sono tutt’altro che unanimi. Da una parte, i tifosi della Ferrari vedono in Christian Horner la figura carismatica e competente in grado di riportare la Scuderia ai fasti di un tempo, grazie alla sua visione strategica e alla comprovata capacità di costruire cicli vincenti. Dall’altra, gli osservatori più prudenti sottolineano i rischi legati a un cambiamento così radicale proprio in una fase di ricostruzione tecnica e gestionale: non va dimenticato che Horner non ha mai lavorato fuori dal Regno Unito e l’adattamento a una realtà come quella di Maranello potrebbe non essere immediato.

Qualunque sia l’esito di questa intricata vicenda, una cosa appare certa: il futuro della Formula 1 e della Ferrari passerà anche dalle scelte che verranno prese nelle prossime settimane. L’eventuale arrivo di Christian Horner potrebbe non solo ridisegnare gli equilibri tra le scuderie, ma anche aprire nuovi scenari di alleanze e rivalità, in vista di un 2026 che si preannuncia tra i più combattuti e imprevedibili degli ultimi anni.

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