Guida pericolosa e derapate sui tornati del Passo Gardena: scatta il ritiro patente

Ritirate patenti e multe per guida pericolosa sul Passo Gardena. I Carabinieri intensificano i controlli per garantire sicurezza e tutela ambientale.

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 27 giu 2025
Guida pericolosa e derapate sui tornati del Passo Gardena: scatta il ritiro patente

Curve affrontate in drifting, sorpassi azzardati e velocità ben oltre i limiti: il suggestivo Passo Gardena è stato trasformato in un circuito personale da un ventisettenne di Ortisei. Il giovane, protagonista di una pericolosa sessione di guida pericolosa, è stato identificato dai Carabinieri di Brunico grazie a filmati registrati il 15 maggio scorso. Per lui è scattato immediatamente il ritiro della patente, accompagnato da una multa per violazione dell’articolo 143 del Codice della Strada.

Non è un caso isolato

Questo episodio non è un caso isolato, ma rappresenta solo un sintomo di un fenomeno sempre più preoccupante che interessa i passi dolomitici dell’Alto Adige. Le strade sinuose, apprezzate per la loro straordinaria bellezza paesaggistica, diventano spesso il teatro di condotte spericolate da parte di automobilisti e motociclisti. Tali comportamenti non solo mettono a rischio la sicurezza stradale, ma arrecano anche un danno significativo all’ecosistema locale.

I dati forniti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bolzano sottolineano la gravità della situazione. Durante i recenti controlli montani, effettuati per contrastare tali condotte, sono stati fermati 70 veicoli, di cui 40 motociclette. Il bilancio parla chiaro: 19 sanzioni amministrative, 3 patenti ritirate e 47 punti decurtati. Le infrazioni rilevate sono state varie, includendo la mancanza di copertura assicurativa, la guida a velocità non adeguata, i sorpassi pericolosi e la circolazione con veicoli privi di revisione.

Servono più controlli

Questi numeri mettono in evidenza la necessità di un controllo più serrato e di un intervento mirato per tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Per questo motivo, l’Arma dei Carabinieri ha intensificato le attività di sorveglianza nei passi montani altoatesini, con particolare attenzione al periodo estivo, quando il traffico turistico raggiunge il suo picco. L’obiettivo è duplice: garantire la sicurezza stradale e preservare l’ambiente naturale dell’Alta Badia dagli effetti negativi di comportamenti irresponsabili.

Sebbene i controlli rappresentino un passo significativo, appare evidente come il problema richieda un approccio più ampio. Accanto alle sanzioni, è fondamentale promuovere una maggiore sensibilizzazione sui temi della responsabilità alla guida e del rispetto per l’ambiente. Campagne educative mirate potrebbero contribuire a ridurre gli episodi di guida pericolosa e a proteggere queste aree di straordinario valore paesaggistico.

In conclusione, il caso del ventisettenne di Ortisei e i dati sui controlli montani dimostrano quanto sia urgente intervenire per ripristinare la sicurezza e tutelare il patrimonio naturale delle Dolomiti. Solo un impegno congiunto tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini potrà garantire un futuro più sicuro e rispettoso per tutti coloro che percorrono queste strade uniche al mondo.

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