Gli incentivi si riattivano, ma in ritardo: cosa succede coi voucher

Il lancio degli incentivi per auto elettriche subisce ritardi e problemi tecnici: 55.680 voucher emessi, controlli incompleti e accuse al Ministero e a Sogei

Gli incentivi si riattivano, ma in ritardo: cosa succede coi voucher
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Giorgio Colari
Pubblicato il 3 nov 2025

Il debutto degli incentivi auto elettriche in Italia si è trasformato in un caso emblematico di inefficienza gestionale, sollevando numerose polemiche e disagi sia tra gli operatori del settore sia tra i consumatori. Nel giro di meno di due settimane sono stati emessi oltre 55.000 voucher, ma la rapidità delle richieste ha messo in crisi l’intero sistema, portando a blocchi della piattaforma, ritardi nelle procedure e dubbi sulla regolarità delle assegnazioni.

Troppe responsabilità

Tutto ha avuto inizio con il Decreto 236 dell’8 agosto 2025, che prevedeva l’introduzione di una piattaforma Sogei per la gestione delle domande di incentivo. Inizialmente, l’attivazione era fissata per il 15 ottobre, ma una serie di rinvii ha fatto slittare la data prima al 22 ottobre e poi ulteriormente, fino alle 13:00 di quello stesso giorno. Questo ha generato lunghe code virtuali e fisiche nelle concessionarie di tutta la penisola, con un clima di attesa e incertezza che ha reso ancora più caotico l’avvio della misura.

Le criticità emerse sono molteplici e coinvolgono diversi livelli di responsabilità. In primo luogo, la comunicazione da parte del Ministero Ambiente è stata giudicata insufficiente e poco tempestiva, lasciando concessionari e cittadini senza informazioni chiare sulle modalità operative e sulle tempistiche effettive. A ciò si aggiunge una scarsa sinergia con le case automobilistiche, che ha complicato ulteriormente la fase di avvio. Non meno importante, la totale assenza di test preliminari sulla piattaforma informatica ha impedito di individuare in anticipo le possibili criticità tecniche.

Le accuse al sistema

L’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ha sottolineato come la maggior parte dei problemi sia riconducibile a una gestione informatica inadeguata e non a errori dei concessionari, che si sono trovati a gestire una mole di richieste senza strumenti efficaci. Tra le problematiche più gravi si segnala la presenza di errori nell’assegnazione dei voucher: in alcuni casi, più buoni sono stati attribuiti a membri dello stesso nucleo familiare, oppure a soggetti che non rispettavano i requisiti di residenza o di ISEE previsti dal decreto.

L’assenza di controlli automatici completi all’interno della piattaforma Sogei ha costretto gli operatori a ricorrere a verifiche manuali, rallentando notevolmente il processo di emissione e consegna dei veicoli. Questo ha generato una catena di disagi: da un lato, le concessionarie hanno dovuto affrontare oneri amministrativi imprevisti e una gestione caotica delle pratiche; dall’altro, gli acquirenti si sono trovati di fronte a linee guida poco chiare, a un’assistenza insufficiente e all’impossibilità di ricevere conferme via email per i buoni ottenuti.

La validità dei voucher

Nonostante la validità dei voucher sia di 30 giorni, resta il rischio concreto che alcuni di essi vengano annullati in caso di irregolarità riscontrate nei controlli successivi. Questa incertezza contribuisce a generare un clima di sfiducia tra i consumatori, molti dei quali preferiscono attendere prima di concludere l’acquisto, temendo di perdere il beneficio a causa di eventuali errori burocratici.

Le ripercussioni sul mercato automobilistico sono significative. L’indecisione dei consumatori si traduce in un rallentamento delle vendite, mentre le tempistiche di consegna si allungano per via dei controlli supplementari. Nel frattempo, le concessionarie devono affrontare un carico di lavoro aggiuntivo e sostenere costi amministrativi non previsti, mettendo a rischio la redditività delle operazioni legate agli incentivi auto elettriche.

Sul fronte istituzionale, emerge la necessità di un intervento tecnico più approfondito per semplificare la normativa e migliorare l’integrazione tra la piattaforma Sogei e le banche dati fiscali. Solo attraverso una revisione dei processi e l’introduzione di controlli automatici efficaci sarà possibile garantire trasparenza e correttezza nell’assegnazione degli incentivi.

Maggiore chiarezza

Gli operatori del settore chiedono a gran voce maggiore chiarezza sui criteri di attribuzione dei voucher e, in alcuni casi, propongono una sospensione temporanea delle emissioni fino all’implementazione di sistemi di controllo più affidabili. In attesa di soluzioni definitive, il consiglio rivolto a cittadini e concessionari è quello di conservare con cura tutta la documentazione relativa alle richieste e di fare riferimento esclusivamente ai canali ufficiali per evitare il rischio di truffe o di informazioni fuorvianti.

La vicenda degli incentivi auto elettriche rappresenta un monito sulla necessità di pianificare con attenzione l’introduzione di strumenti di sostegno all’innovazione, soprattutto quando coinvolgono piattaforme digitali e procedure complesse. Solo così sarà possibile sostenere davvero la transizione verso una mobilità più sostenibile, senza generare caos e incertezza tra operatori e cittadini.

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