Francia, cambiano alcuni limiti di velocità stradali: nuove regole
In Francia torna il limite di 90 km/h su oltre 56.000 km di strade dipartimentali. Ecco dove, le regole, la mappa aggiornata e cosa cambia per gli automobilisti
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Viaggiare tra Italia e Francia nei prossimi mesi richiederà un’attenzione particolare ai cartelli stradali: un cambiamento significativo sta infatti interessando la rete viaria d’Oltralpe. Dopo anni di dibattito e polemiche, la Francia ha deciso di ripristinare il limite di velocità di 90 km h su una parte consistente delle sue strade dipartimentali. Questa misura, che coinvolge oltre 56.000 chilometri di arterie, segna un ritorno al passato dopo la riduzione a 80 km/h introdotta nel 2018 con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale.
Un acceso dibattito politico
La questione dei limiti di velocità sulle strade francesi è stata, negli ultimi anni, al centro di un acceso confronto politico e sociale. Nel 2018, l’allora governo francese aveva imposto una riduzione generalizzata a 80 km/h, sostenendo che la diminuzione della velocità avrebbe portato a una sensibile riduzione degli incidenti, soprattutto sulle strade dipartimentali caratterizzate da un traffico misto e spesso imprevedibile. Tuttavia, questa decisione aveva suscitato forti proteste, in particolare nelle aree rurali, dove la nuova regolamentazione si era tradotta in tempi di percorrenza più lunghi e in una percezione di penalizzazione rispetto alle zone urbane.
La situazione è cambiata con l’approvazione della Legge di Orientamento alla Mobilità nel 2019, che ha introdotto un elemento di flessibilità nel sistema. I consigli dipartimentali hanno ottenuto autonomia decisionale sulla gestione dei limiti di velocità, potendo valutare caso per caso in base alle specificità territoriali e alle esigenze locali. Questa decentralizzazione ha dato il via a un processo di revisione che, negli ultimi mesi, ha portato 51 dipartimenti su 96 a optare per il ritorno al limite di velocità di 90 km h sulle proprie strade dipartimentali. Al contrario, 40 dipartimenti hanno scelto di mantenere il limite ridotto, mentre l’area metropolitana di Parigi, che comprende quattro dipartimenti, resta esclusa dal provvedimento per via delle caratteristiche particolari della sua rete stradale.
Le condizioni per l’aumento di velocità
Non tutte le strade, però, potranno beneficiare di questo innalzamento del limite di velocità. Il Consiglio Nazionale per la sicurezza stradale ha fissato criteri rigorosi per la selezione dei tratti idonei: le arterie devono estendersi per almeno dieci chilometri senza interruzioni significative, essere prive di incroci considerati pericolosi, di fermate per i mezzi pubblici e di attraversamenti pedonali o di sentieri. Inoltre, non devono presentare ostacoli o elementi di rischio ai margini della carreggiata. Queste condizioni sono state introdotte per garantire che l’aumento della velocità non comprometta la sicurezza stradale e per mantenere un equilibrio tra efficienza del traffico e tutela degli utenti più vulnerabili.
L’operazione di ritorno ai 90 km h non è priva di costi. Secondo le stime ufficiali, la sostituzione e l’aggiornamento della segnaletica comporteranno una spesa compresa tra i 6 e i 12 milioni di euro. I sostenitori della misura, però, sottolineano che tale investimento sarà ampiamente compensato dai benefici in termini di fluidità della circolazione e dalle ricadute positive sulle economie locali, che potrebbero trarre vantaggio da una maggiore accessibilità e da tempi di percorrenza ridotti.
Non mancano le critiche
Non mancano, tuttavia, le voci critiche. Le associazioni che si occupano di sicurezza stradale guardano con preoccupazione al ritorno dei 90 km h. I dati raccolti durante il periodo di applicazione del limite a 80 km/h avevano infatti evidenziato una riduzione degli incidenti mortali, e il timore diffuso è che l’aumento della velocità possa vanificare i progressi ottenuti, riportando in crescita il numero delle vittime sulle strade francesi.
Per i turisti italiani e per tutti coloro che attraversano il confine tra Italia e Francia, questa situazione rappresenta una sfida ulteriore. I limiti di velocità, infatti, possono variare notevolmente da un dipartimento all’altro, creando un vero e proprio mosaico normativo. È dunque fondamentale, prima di mettersi in viaggio, consultare la mappa ufficiale aggiornata delle limitazioni, così da evitare spiacevoli sorprese e garantire il rispetto delle regole locali.
In definitiva, il ritorno ai 90 km h sulle strade dipartimentali francesi riflette la complessità di trovare un equilibrio tra esigenze di efficienza, autonomia locale e tutela della sicurezza stradale. Il cambiamento, che interessa oltre la metà del territorio nazionale, avrà sicuramente un impatto rilevante sulla mobilità e sulla percezione degli automobilisti, sia francesi che stranieri. Solo il tempo dirà se questa scelta porterà i risultati auspicati o se, al contrario, sarà necessario un nuovo intervento normativo per correggere la rotta.
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