Corre a 215 km/h con una cabrio sportiva: non finisce bene

Mercedes Classe E AMG sorpresa a 215 km/h sull'A31 in Francia: fermata dalla gendarmeria, maxi multa, sequestro immediato e riflettori sulla sicurezza stradale.

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 6 ago 2025
Corre a 215 km/h con una cabrio sportiva: non finisce bene

Una corsa a dir poco folle, quella che ha visto protagonista una Mercedes Classe E AMG decapottabile lungo l’autostrada A31, nel cuore della Francia. L’episodio, avvenuto nel dipartimento dell’Alta Marna, ha subito attirato l’attenzione delle autorità e del pubblico, diventando un caso emblematico di eccesso di velocità e di mancato rispetto delle regole basilari della circolazione. L’automobilista, al volante della potente vettura tedesca, è stato infatti immortalato dalla gendarmeria Haute Marne mentre sfrecciava a ben 215 km/h, in un tratto dove il limite massimo consentito è fissato a 130 km/h.

Un controllo di routine

Il controllo di routine degli agenti si è trasformato in un’operazione di pronto intervento. Dopo aver rilevato la velocità impressionante, le forze dell’ordine hanno immediatamente bloccato il conducente, avviando tutte le procedure previste dalla normativa francese. Il caso è stato poi documentato e diffuso sui canali social ufficiali della gendarmeria, con l’obiettivo di sensibilizzare gli automobilisti e mostrare l’efficacia dei controlli.

A seguito della verifica tecnica, la velocità effettiva – quella su cui viene calcolata la multa – è stata rideterminata in 206 km/h. Anche in questo caso, però, il valore supera di gran lunga qualsiasi soglia di tolleranza, rappresentando una grave infrazione non solo dal punto di vista legale, ma anche sotto il profilo della sicurezza stradale. Il divario tra il limite consentito e la velocità effettiva – ben 76 km/h in più – ha reso inevitabile il ricorso a misure drastiche.

Eccesso di velocità

Come stabilito dalla normativa vigente, quando ci si trova di fronte a un eccesso di velocità così marcato, scatta automaticamente il sequestro veicolo. La Mercedes, dal valore di listino di circa 93.000 euro, è stata trasferita in un deposito sotto custodia delle forze dell’ordine, dove resterà fino a nuova disposizione delle autorità competenti. Questo provvedimento si inserisce in un quadro normativo sempre più severo, volto a scoraggiare comportamenti irresponsabili e a tutelare la collettività.

Non si tratta di una vettura qualunque: la protagonista di questa vicenda è una AMG 53 4Matic, un modello di punta della casa di Stoccarda. Sotto il cofano, pulsa un motore sei cilindri in linea da 3 litri, capace di sviluppare ben 435 cavalli. Le prestazioni sono da vera sportiva, con una velocità massima autolimitata a 250 km/h e un’accelerazione che lascia senza fiato. Tuttavia, come sottolineano le autorità, simili performance dovrebbero essere sfruttate esclusivamente in pista, mai sulle strade pubbliche.

Il dibattito sulla sicurezza

Il tema della responsabilità alla guida torna così al centro del dibattito, sia in Francia che in Italia, dove negli ultimi anni i controlli sono diventati sempre più stringenti e le sanzioni più pesanti. Il recente aggiornamento del codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre scorso, ha introdotto pene accessorie come la sospensione della patente, oltre a inasprire le multe per chi supera i limiti di velocità. Si tratta di un messaggio chiaro: la sicurezza viene prima di tutto e chi mette a rischio la propria vita e quella degli altri dovrà affrontare conseguenze serie.

L’episodio ha suscitato reazioni contrastanti nell’opinione pubblica. Da una parte, c’è chi condanna senza appello chi trasforma le strade in circuiti, mettendo in pericolo tutti gli utenti. Dall’altra, non manca chi si lascia affascinare dal mito delle auto ad alte prestazioni e dalla loro potenza, alimentando un dibattito che si rinnova ogni volta che casi simili balzano agli onori della cronaca. Eppure, il messaggio delle forze dell’ordine resta fermo e inequivocabile: il rispetto delle regole non è mai opzionale, e la sicurezza stradale deve essere una priorità condivisa da tutti.

La vicenda della Mercedes Classe E AMG intercettata a velocità record sulla A31 si inserisce così in un contesto più ampio, fatto di prevenzione, controllo e responsabilità. Le autorità francesi e italiane ribadiscono che l’unico luogo dove “spingere” davvero questi bolidi resta la pista, mai la strada pubblica. Un monito che, alla luce degli ultimi episodi e delle nuove norme del codice della strada, suona oggi più attuale che mai.

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