Ford Mustang riemerge da un lago: affiora un mistero

Una Ford Mustang SVT Cobra del 1997 è stata recuperata dal fondo di un lago in Michigan. Le autorità indagano sul misterioso furto e la dinamica

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 1 ago 2025
Ford Mustang riemerge da un lago: affiora un mistero

Una storia dal sapore cinematografico ha recentemente scosso la tranquilla comunità della Van Buren Township, nel Michigan, quando una leggendaria Ford Mustang SVT Cobra del 1997 è stata recuperata dalle oscure profondità del Belleville Lake. Un tempo brillante nella sua livrea Laser Red, la vettura rappresentava un sogno a quattro ruote per ogni appassionato di muscle car, ma oggi si presenta come un enigmatico relitto avvolto nel mistero, segnato da una lunga permanenza sott’acqua e da una storia criminale ancora tutta da chiarire.

Il recupero dell’auto è stato possibile grazie all’intervento della squadra subacquea locale, chiamata a indagare su un ritrovamento che ha subito destato la curiosità degli abitanti e degli esperti del settore. Quando la carrozzeria della Ford Mustang SVT Cobra ha fatto capolino dalle acque torbide, era ormai chiaro che non si trattava di un semplice veicolo abbandonato: i danni provocati dall’immersione prolungata e la copertura di sedimenti testimoniavano anni di oblio e lasciavano presagire una vicenda ben più complessa.

Oggetto di furto

I primi rilievi delle autorità hanno subito svelato un dettaglio inquietante: la vettura risultava oggetto di furto auto da diversi anni, ma le informazioni relative al proprietario e alle circostanze dell’affondamento restano avvolte da un fitto mistero. Il contesto del ritrovamento aggiunge ulteriori interrogativi: la zona in cui è stata rinvenuta l’auto è infatti protetta da solidi guard rail e robuste barriere in cemento, rendendo praticamente impossibile che una semplice uscita di strada abbia portato la vettura nelle acque del lago.

L’assenza di segni evidenti di impatto sulla carrozzeria della muscle car suggerisce che chi ha orchestrato il tutto abbia agito con metodo e premeditazione. Secondo le prime ipotesi investigative, i malviventi avrebbero potuto utilizzare un carro attrezzi per oltrepassare le barriere di sicurezza, probabilmente nelle vicinanze del ponte Rawsonville Road, e poi far scivolare la Mustang nelle acque profonde del Belleville Lake. Un piano che denota una certa esperienza e che lascia aperte molte domande sulle reali motivazioni dietro questo gesto.

Il modello di punta

Non va dimenticato che la Ford Mustang SVT Cobra non era una vettura qualunque negli anni ’90: rappresentava il fiore all’occhiello della produzione Ford, un vero oggetto del desiderio per gli amanti delle auto sportive. Il suo cuore pulsante era un potente motore V8 da 4.6 litri, capace di sprigionare 300 cavalli e 320 lb-ft di coppia, abbinato a un cambio manuale a cinque marce che regalava emozioni forti a chiunque avesse il privilegio di guidarla. Una combinazione che la rendeva un’icona, raramente presa di mira da bande criminali organizzate, ma più spesso vittima di “joyride”, ossia furti temporanei compiuti per il puro piacere di guidare un’auto ad alte prestazioni.

L’aspetto più intrigante di questa vicenda resta però il silenzio che avvolge la storia della vettura e dei suoi proprietari. Chi ha deciso di far sparire la Ford Mustang SVT Cobra in fondo al lago? E per quale motivo? Gli investigatori della Van Buren Township stanno ancora cercando risposte, e hanno lanciato un appello a chiunque possa fornire informazioni utili: è possibile contattare il sergente Jeff Stanton presso l’ufficio di pubblica sicurezza locale, nella speranza che qualche dettaglio emerso dal passato possa finalmente gettare luce sull’accaduto.

Per questa muscle car americana, che ha segnato un’epoca e fatto sognare generazioni di appassionati, la permanenza sott’acqua ha segnato la fine di un capitolo, ma non ha spento il fascino del mistero che la circonda. Il suo ritrovamento nelle acque del Belleville Lake non rappresenta solo la chiusura di una storia automobilistica, ma anche l’inizio di nuove domande e ipotesi, destinate a tenere alta l’attenzione di curiosi, collezionisti e investigatori ancora per molto tempo.

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