Ferrari studia la Xiaomi SU7 Ultra: ispirazione per l'elettrica?

Ferrari analizza la Xiaomi SU7 Ultra nella sua fabbrica di Maranello per sviluppare la sua prima auto elettrica, attesa entro il 2025

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 29 lug 2025
Ferrari studia la Xiaomi SU7 Ultra: ispirazione per l'elettrica?

Un clamoroso avvistamento automobilistico scuote l’Emilia-Romagna: una berlina elettrica cinese è stata sorpresa all’interno degli spazi più riservati del Cavallino Rampante. La presenza della Ferrari e della tecnologia orientale nello stesso contesto non è solo un simbolo della globalizzazione, ma un segnale chiaro della rivoluzione che sta travolgendo il mondo dell’auto elettrica.

L’inaspettata apparizione della Xiaomi SU7 Ultra presso gli stabilimenti di Maranello ha immediatamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e degli appassionati del settore. Diverse testimonianze e immagini circolate sui social network confermano che la casa italiana ha acquisito la berlina cinese per sottoporla a un’analisi tecnica approfondita. L’obiettivo? Comprendere a fondo le soluzioni adottate da Xiaomi in vista del debutto della propria gamma elettrificata.

Una scelta dettata dalla voglia di confronto

Secondo quanto riportato dal noto blogger “Sago soup in Bologna”, l’acquisto della Xiaomi SU7 Ultra da parte di Ferrari avrebbe esclusivamente finalità di studio e confronto. In un momento cruciale per la storia del Cavallino, che si prepara a svelare il suo primo modello full electric entro la fine del 2025, l’attenzione è rivolta alle innovazioni proposte dai nuovi protagonisti del mercato, in particolare da Xiaomi, capace di sorprendere con prestazioni e livelli di efficienza sopra le aspettative.

Non si tratta di un caso isolato di ricerca e sviluppo condotta sui competitor. Diverse fonti di settore riferiscono che alcuni rappresentanti di Ferrari avrebbero visitato la sede Xiaomi già lo scorso anno. Questo dettaglio alimenta le speculazioni su possibili collaborazioni tecniche nell’ambito dei motori elettrici ad alte prestazioni. Anche se non esistono dichiarazioni ufficiali su eventuali partnership, è evidente come a Maranello si guardi con interesse alle strategie e alle tecnologie sviluppate dai colossi cinesi.

Un ruolo da protagonista

La Xiaomi SU7 Ultra si è guadagnata un ruolo di protagonista nello scenario internazionale grazie a caratteristiche tecniche di assoluto rilievo: autonomia dichiarata superiore ai 700 km, accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e un’architettura elettrica a 800V. Questi numeri la posizionano ai vertici della categoria, tanto da destare l’attenzione non solo di Ferrari, ma anche di altri grandi costruttori come Hyundai, dove la vettura è stata recentemente osservata nei centri di ricerca coreani.

Il fermento elettrico a Maranello trova ulteriore conferma nell’avvistamento di un prototipo elettrico camuffato nei pressi della fabbrica. Gli esperti del settore ipotizzano che si tratti proprio del primo modello a zero emissioni firmato Ferrari, dotato di finti terminali di scarico per celare la sua vera natura durante le fasi di test su strada. Questo stratagemma evidenzia la volontà di mantenere il massimo riserbo su un progetto destinato a segnare una svolta storica per il marchio.

Una tendenza attuale

La situazione attuale riflette una tendenza sempre più marcata nel panorama dell’innovazione automotive: i marchi storici stanno intensificando lo studio delle soluzioni sviluppate dai nuovi attori, in particolare quelli provenienti dalla Cina, per accelerare la propria transizione tecnologica. In questo contesto, la sfida principale per Ferrari sarà quella di integrare le migliori innovazioni del settore mantenendo intatto il proprio DNA sportivo e l’identità prestazionale che l’hanno resa celebre in tutto il mondo.

L’avvistamento della Xiaomi SU7 Ultra a Maranello rappresenta quindi molto più di un semplice episodio di ricerca e sviluppo: è la testimonianza concreta di come la rivoluzione elettrica stia ridefinendo le strategie dei costruttori tradizionali. Il confronto diretto con le tecnologie emergenti diventa un passaggio obbligato per restare competitivi e per garantire che anche nell’era dei motori elettrici il fascino, la performance e l’esclusività di Ferrari restino inalterati.

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