F1, Briatore: "Io in Ferrari? Ho già i miei problemi"

Ferrari tra critiche e speranze: Briatore e La Russa difendono Vasseur. Focus su Hamilton, Baku e le ambizioni 2025 della Scuderia Rossa

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 17 set 2025
F1, Briatore:

Il weekend del Gran Premio di Baku si preannuncia come uno snodo cruciale per la stagione della Ferrari in Formula 1. Dopo una serie di gare che hanno visto la scuderia di Maranello inseguire da vicino i rivali senza però mai salire sul gradino più alto del podio, l’appuntamento azero rappresenta un’occasione imperdibile per spezzare il digiuno di vittorie e rilanciare le ambizioni mondiali. La pista cittadina del Caspio, notoriamente favorevole alle caratteristiche delle vetture italiane, potrebbe rivelarsi il terreno ideale per la riscossa della SF 25, la monoposto 2025 che finora ha mostrato buone potenzialità ma non è ancora riuscita a centrare l’obiettivo massimo.

Disattese le aspettative

Nonostante una presentazione in grande stile a Milano lo scorso marzo, alla presenza del team principal Vasseur, di Hamilton e di Charles Leclerc, la stagione della Ferrari si è rivelata più complessa del previsto. Il secondo posto nel Mondiale Costruttori testimonia una costanza di rendimento, ma non basta a placare le aspettative di tifosi e addetti ai lavori, sempre affamati di successi. Il Cavallino Rampante si trova così in una posizione paradossale: competitivo ma mai vincente, costretto a rincorrere una McLaren in stato di grazia, che con Norris e Piastri ha imposto il proprio ritmo, lasciando solo le briciole agli avversari.

Le statistiche parlano chiaro: a interrompere la supremazia del team inglese sono stati finora solo la Red Bull di Verstappen, con tre affermazioni tra Suzuka, Imola e Monza, e la Mercedes di Russell, trionfatore in Canada. La Ferrari, invece, si è dovuta accontentare di piazzamenti d’onore, alimentando una crescente frustrazione tra gli appassionati. Le prestazioni della SF 25 hanno evidenziato un potenziale inespresso, mentre le strategie e le scelte tecniche sono finite spesso sotto la lente di ingrandimento.

Tensione su Vasseur

In questo clima di tensione, non sono mancate le polemiche. Il team principal Vasseur è finito nel mirino della critica, tanto che persino il Presidente del Senato La Russa ha espresso pubblicamente il desiderio di un cambio al vertice della squadra. Un segnale forte, che testimonia quanto il destino della Ferrari sia sempre un tema caldo non solo tra gli appassionati di Formula 1, ma anche nei palazzi del potere. Eppure, non tutti sono concordi con queste pressioni: nel dibattito è intervenuto anche Briatore, storico manager del Circus, che ha difeso la gestione di Vasseur sottolineando la complessità dell’attuale scenario competitivo. “Io a Maranello? Ho già i miei problemi. La Ferrari prima o poi risolverà i suoi. Vasseur è una persona molto valida, ma oggi la Formula 1 è complicatissima, con sette macchine in due decimi”, ha dichiarato Briatore, ricordando come anche un’icona come Luca di Montezemolo abbia impiegato anni per costruire un ciclo vincente a Maranello.

La pressione è dunque alle stelle. Una vittoria a Baku potrebbe cambiare radicalmente la narrazione di questa stagione, rafforzando la posizione di Vasseur e restituendo entusiasmo all’ambiente Ferrari. Al contrario, un nuovo risultato deludente rischierebbe di acuire le critiche e mettere ulteriormente in discussione la gestione tecnica della squadra italiana, soprattutto in vista del 2026, quando il nuovo regolamento tecnico promette di rivoluzionare la Formula 1.

Fari puntati su Baku

Sul fronte dei piloti, occhi puntati su Hamilton e Leclerc, chiamati a dimostrare tutto il loro valore in una fase delicata della stagione. Il campione britannico, al debutto in rosso, ha già mostrato lampi di classe e determinazione, ma è consapevole che il successo in Ferrari passa anche attraverso la capacità di lavorare in sinergia con il team e di gestire la pressione di un ambiente unico al mondo. Per Leclerc, invece, Baku rappresenta l’occasione per ribadire il proprio ruolo centrale nel progetto di Maranello e rilanciare le proprie ambizioni personali.

In sintesi, il Gran Premio di Baku si profila come un crocevia fondamentale per la stagione della Ferrari. La SF 25 ha tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria, ma sarà fondamentale capitalizzare ogni opportunità e mostrare quella determinazione che ha sempre contraddistinto il Cavallino Rampante. In un Mondiale Costruttori sempre più competitivo, ogni dettaglio può fare la differenza: a Baku la Ferrari è chiamata a dare una risposta forte, per sé stessa e per i suoi tifosi.

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