Dodge Charger col Sixpack da 550 CV è l'auto dell'anno negli USA

La Dodge Charger Sixpack da 550 horsepower vince il premio TopGear US Car of the Year 2026: prestazioni, 3 liter twin turbo, all wheel drive e prezzo competitivo

Dodge Charger col Sixpack da 550 CV è l'auto dell'anno negli USA
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Giorgio Colari
Pubblicato il 11 dic 2025

La scena delle muscle car americane si arricchisce di una nuova protagonista che promette di ridefinire i parametri di riferimento per il segmento: la Dodge Charger di ultima generazione. Una vettura che riesce a coniugare potenza estrema, innovazione tecnica e accessibilità, conquistando non solo gli appassionati, ma anche i più autorevoli esperti del settore. A testimonianza di questa rivoluzione, la berlina a quattro porte è stata insignita del prestigioso titolo di “Car of the Year” agli US Car Awards di TopGear, segnando un nuovo capitolo nella storia delle auto ad alte prestazioni.

Un grande motore termico

Cuore pulsante di questa evoluzione è il nuovo motore SIXPACK, un sei cilindri compatto che rompe con la tradizione dei V8 aspirati tanto cari al marchio americano. Il propulsore, un 3 liter twin turbo capace di erogare ben 550 CV e 531 lb-ft di coppia, rappresenta il punto di incontro perfetto tra ingegneria moderna e anima sportiva. La sua architettura biturbo consente di raggiungere livelli di prestazione impensabili fino a pochi anni fa per una muscle car, pur mantenendo un’efficienza e una fruibilità inedite per la categoria.

Uno degli elementi distintivi della nuova Charger Scat Pack è la capacità di adattarsi a ogni contesto d’uso, grazie a un avanzato sistema di all wheel drive che permette una trazione integrale intelligente. Questa soluzione, abbinata alla possibilità di disattivare la trazione anteriore per privilegiare il retrotreno, regala all’auto una doppia anima: docile e sicura nella guida quotidiana, aggressiva e coinvolgente quando si cerca il massimo delle emozioni su strada. Un mix che ha impressionato la giuria di TopGear durante i test, sia nel traffico cittadino sia sul celebre tracciato del Tail of the Dragon, una delle strade più iconiche per gli appassionati di guida sportiva negli Stati Uniti.

Il prezzo è intrigante

La Dodge Charger si distingue anche per un posizionamento di mercato estremamente competitivo: con un prezzo di listino inferiore ai 55.000 dollari, la vettura si propone come una delle opzioni più interessanti per chi cerca prestazioni elevate senza dover affrontare costi proibitivi. Questa scelta strategica potrebbe consentire al marchio di ampliare significativamente la propria base di clienti, avvicinando non solo gli storici fan delle muscle car, ma anche una nuova generazione di automobilisti attratti da tecnologia, design e valore.

Il successo della nuova Charger Scat Pack non si limita però al riconoscimento di TopGear. La gamma Charger ha ottenuto anche importanti menzioni da parte di Wards, conquistando i premi “10 Best Propulsion Systems” e “10 Best Interiors and UX”, oltre al titolo di “Best Sports Coupe” assegnato da MotorWeek. Non meno rilevante la candidatura come finalista al prestigioso North American Car of the Year 2026, a conferma di una proposta capace di convincere sia la critica sia il pubblico.

La transizione può attendere

Nonostante i numerosi punti di forza, la transizione verso una muscle car più moderna e tecnologica non è stata priva di critiche. I puristi del marchio lamentano la perdita del tipico sound dei V8 aspirati e una diversa linearità nell’erogazione della potenza, elementi che da sempre hanno caratterizzato l’identità della Dodge Charger. Inoltre, la gestione dei consumi e delle emissioni rimane una sfida non trascurabile, soprattutto in presenza di valori di potenza così elevati.

Sul fronte commerciale, la strategia di proporre la Charger Scat Pack a un prezzo così aggressivo potrebbe rivelarsi vincente, ma il vero banco di prova sarà rappresentato dall’accoglienza sui mercati internazionali, dove la concorrenza europea e asiatica si fa sempre più agguerrita, puntando su soluzioni tecniche differenti per raggiungere prestazioni analoghe.

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