Richiamo per Dodge Charger e Jeep Wagoneer S: rischio movimento involontario e difetti di sicurezza
Stellantis richiama Dodge Charger e Jeep Wagoneer S per difetti al freno di stazionamento e cruscotto. Ecco i modelli coinvolti e le azioni previste.
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Un nuovo caso di richiamo scuote il panorama automobilistico statunitense, coinvolgendo alcuni dei modelli di punta di Stellantis. La questione riguarda 75 veicoli, nello specifico 49 Dodge Charger e 26 Jeep Wagoneer S, che si trovano ora al centro di un’azione correttiva tanto mirata quanto urgente. Il problema riscontrato non è di poco conto: difetti potenzialmente fatali nel freno di stazionamento potrebbero esporre i proprietari a rischi concreti, come il movimento indesiderato dei veicoli anche quando questi risultano apparentemente parcheggiati.
L’allarme è stato lanciato dalla NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), l’ente federale americano che si occupa della sicurezza stradale. L’organizzazione ha identificato una criticità nel sistema frenante di alcuni esemplari prodotti tra agosto 2024 e aprile 2025, individuando il difetto nella molla di ritorno interna al modulo di trasmissione elettrica, noto come EDM. Questo componente è fondamentale per assicurare che il veicolo resti fermo quando inserito in modalità parcheggio, impedendo qualsiasi spostamento accidentale.
Le prime segnalazioni da parte dei clienti sono giunte nel luglio 2025, consentendo agli ingegneri di individuare rapidamente la causa del malfunzionamento. In determinate condizioni, il freno di stazionamento potrebbe non attivarsi correttamente, lasciando il veicolo libero di muoversi in modo autonomo. Tale situazione si rivela particolarmente pericolosa in presenza di superfici inclinate, dove l’auto rischia di iniziare a rotolare senza alcun preavviso, mettendo a repentaglio la sicurezza di persone e cose.
L’indagine interna avviata da Stellantis ha permesso di restringere il campo ai modelli effettivamente coinvolti: si tratta delle Dodge Charger prodotte tra il 2 agosto 2024 e il 3 aprile 2025 e delle Jeep Wagoneer S assemblate tra il 9 agosto 2024 e il 18 marzo 2025. La casa automobilistica ha già programmato un piano di riparazioni tempestivo, prevedendo comunicazioni dirette da parte di FCA US a tutti i proprietari interessati entro il 25 settembre. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i disagi e di intervenire prima che il difetto possa causare incidenti.
La soluzione tecnica messa a punto prevede la sostituzione completa dell’unità EDM. L’intervento sarà eseguito gratuitamente presso le officine autorizzate, garantendo così l’eliminazione definitiva del rischio di movimento involontario dei veicoli. Si tratta di una procedura che, oltre a ripristinare la piena funzionalità del freno di stazionamento, offre una risposta concreta e immediata alle preoccupazioni dei consumatori e delle autorità di controllo.
Ma le problematiche non finiscono qui, soprattutto per la Jeep Wagoneer S. Un secondo richiamo, sempre sotto la supervisione della NHTSA, interessa otto esemplari prodotti nello stabilimento di Toluca, in Messico, il 31 gennaio 2025. In questo caso, l’attenzione si concentra sulla traversa cruscotto, un elemento strutturale che potrebbe essere stato montato in modo non corretto. Un’installazione difettosa potrebbe compromettere la sicurezza degli occupanti in caso di impatto, evidenziando l’importanza di controlli di qualità sempre più rigorosi, soprattutto per i nuovi modelli elettrici che integrano sistemi complessi e sofisticati.
Questi episodi mettono in luce quanto sia fondamentale un’attenzione costante alla sicurezza nel settore automobilistico, dove ogni dettaglio tecnico può fare la differenza tra un viaggio tranquillo e un rischio potenziale. Le case automobilistiche, come Stellantis, sono chiamate a investire in controlli di qualità approfonditi e a mantenere una comunicazione trasparente sia con i clienti che con le autorità di regolamentazione.
I proprietari dei veicoli coinvolti sono invitati ad attendere la comunicazione ufficiale e a rivolgersi senza indugi alle officine autorizzate per la sostituzione dei componenti difettosi. Nel frattempo, gli enti di vigilanza continueranno a monitorare attentamente la situazione, pronti a intervenire per tutelare la sicurezza degli automobilisti e a garantire che le riparazioni vengano eseguite in modo rapido ed efficace. La vicenda rappresenta un monito per l’intero settore: solo con un approccio proattivo e rigoroso si possono prevenire criticità che, altrimenti, rischierebbero di minare la fiducia dei consumatori nei confronti dei veicoli di nuova generazione.
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