Cina mette al bando le maniglie a scomparsa: sono pericolose
La Cina potrebbe vietare le maniglie a scomparsa dal 2027: motivazioni su sicurezza, affidabilità, costi e test (C-IASI). Possibile norma su maniglie semi-scomparsa con override meccanico
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Sette chilogrammi di peso in più, un tasso di guasto otto volte superiore rispetto alle alternative tradizionali e costi di riparazione triplicati: sono questi i dati che hanno acceso i riflettori sulle maniglie a scomparsa e sulle maniglie elettriche, oggi finite nel mirino delle autorità della Cina. Il Paese asiatico, leader mondiale nella produzione e vendita di auto, sta infatti valutando seriamente la possibilità di vietare questi dispositivi a partire dal 2027, una decisione che potrebbe essere formalizzata già entro il prossimo ottobre. Se confermata, la scelta avrebbe conseguenze di vasta portata per costruttori, consumatori e centri di collaudo, spingendo l’intero settore verso una profonda revisione dei propri standard tecnici e di design.
Criticità emerse
L’analisi condotta dagli enti regolatori cinesi ha portato alla luce tre criticità principali che minano le basi delle maniglie elettriche e delle maniglie a scomparsa. In primo luogo, i vantaggi in termini di aerodinamica risultano molto più contenuti di quanto promesso dai produttori: il peso aggiuntivo dei motorini necessari per il funzionamento elettrico annulla quasi del tutto i benefici dichiarati in termini di efficienza e consumi. In secondo luogo, l’aspetto economico solleva dubbi significativi: non solo il prezzo di acquisto è circa tre volte superiore rispetto alle soluzioni meccaniche tradizionali, ma la affidabilità di questi sistemi si è dimostrata notevolmente inferiore, con un tasso di guasto allarmante. Terzo e forse più importante, emergono rischi seri per la sicurezza degli occupanti: in caso di emergenza, come un blackout elettrico o un cortocircuito, esiste la concreta possibilità che i passeggeri restino intrappolati all’interno del veicolo.
Questi timori non sono solo teorici, ma trovano conferma in diversi episodi recenti. A Changchun, il congelamento del motorino della maniglia ha impedito l’apertura delle portiere, ostacolando le operazioni di soccorso. Nel Guangdong, violenti temporali hanno provocato cortocircuiti che hanno bloccato le portiere di numerose vetture, costringendo i passeggeri a rompere i finestrini per uscire. I dati dei crash test condotti dal China Insurance Automotive Safety Index sono eloquenti: solo il 67% delle auto dotate di maniglie elettriche consente un’apertura efficace delle portiere dopo un incidente, contro il 98% dei modelli con sistemi meccanici.
Troppi problemi segnalati
La crescente insoddisfazione dei consumatori si riflette anche nei numeri: le segnalazioni di problemi e incidenti legati alle maniglie a scomparsa sono aumentate del 132% nell’ultimo anno, con casi che vanno dalle dita di bambini rimaste incastrate a malfunzionamenti in situazioni critiche. L’associazione dei consumatori cinese ha quindi richiesto interventi normativi più stringenti e controlli di qualità più severi.
Dal canto loro, i produttori difendono la scelta delle maniglie elettriche e delle maniglie a scomparsa sottolineando i vantaggi estetici e i presunti benefici in termini di efficienza energetica. Tuttavia, le analisi tecniche indipendenti mettono in dubbio la reale efficacia di queste soluzioni, soprattutto considerando l’aumento di peso che spesso vanifica ogni miglioramento sul fronte aerodinamica.
Equilibrio fra esigenze ed estetica
Per trovare un punto di equilibrio tra esigenze estetiche, innovazione e sicurezza, si fa strada l’ipotesi di autorizzare solo maniglie “semi-scomparsa”, a patto che siano dotate di un meccanismo meccanico di emergenza in grado di funzionare anche in assenza di alimentazione elettrica. Questa soluzione di compromesso richiederebbe però una riprogettazione profonda dei sistemi attuali, ma potrebbe rappresentare la via maestra per conciliare design e tutela degli occupanti.
Il dibattito nel settore automobilistico è acceso. Le case automobilistiche premium e le startup tecnologiche vedono nelle maniglie a scomparsa un elemento distintivo per il proprio posizionamento sul mercato, mentre i produttori generalisti stanno già esplorando alternative più robuste, affidabili e meno costose da mantenere.
Non solo stile
Per gli acquirenti, la questione non è solo di stile: dispositivi più costosi e soggetti a guasti frequenti si traducono in maggiori spese di manutenzione e in potenziali rischi in caso di emergenza. Per i regolatori della Cina, invece, l’obiettivo dichiarato è quello di alzare l’asticella degli standard di sicurezza veicolare e di agevolare le operazioni di soccorso in situazioni critiche.
La decisione finale delle autorità cinesi, attesa nei prossimi mesi, potrebbe costituire un precedente normativo di portata globale, spingendo anche altri mercati a rivedere le proprie regole in materia di affidabilità, sicurezza e innovazione. In un momento in cui l’industria automobilistica mondiale è chiamata a bilanciare esigenze di stile, efficienza e tutela degli occupanti, il caso delle maniglie elettriche e delle maniglie a scomparsa diventa un banco di prova cruciale per il futuro del settore.
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