Il Bollo auto cambia, dal 2026 nuove regole e scadenze: le novità

A partire dal 2026, il bollo auto subirà una trasformazione radicale, introducendo una serie di novità che cambieranno le modalità di pagamento e gestione. La riforma fiscale, con l’approvazione del diciassettesimo decreto attuativo, ridefinisce questo tributo, assegnandogli una nuova veste di tributo regionale. La competenza esclusiva delle Regioni sarà il perno centrale di questa rivoluzione, consentendo loro di gestire autonomamente normative e agevolazioni.

Niente rateizzazione

Uno dei cambiamenti più significativi sarà l’eliminazione della possibilità di rateizzare il pagamento. Dal 2026, il bollo dovrà essere versato interamente in un’unica soluzione, una modifica pensata per semplificare la gestione delle risorse da parte delle amministrazioni regionali. Questo rappresenta un passo deciso verso una maggiore efficienza, ma richiederà ai cittadini di pianificare meglio le proprie finanze per rispettare le nuove scadenze.

Le scadenze bollo auto subiranno anch’esse una revisione. Per i veicoli immatricolati dal 2026 in poi, la tassa avrà una periodicità annuale e coinciderà con la data di prima immatricolazione. Tuttavia, per i mezzi registrati prima di questa data, le tradizionali scadenze quadrimestrali, semestrali o annuali rimarranno in vigore, salvo ulteriori disposizioni regionali. Questa diversificazione potrebbe generare differenze significative tra territori, aumentando l’importanza di informarsi sulle normative locali.

Cambia il fermo amministrativo

Un’altra novità riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Attualmente esenti dal pagamento del bollo, dal 2026 anche i proprietari di mezzi sequestrati saranno obbligati a versare la tassa. Questo rappresenta una modifica sostanziale all’articolo 5 del Dl 953/1982, introducendo un cambiamento che potrebbe avere un impatto significativo sui proprietari di tali veicoli.

Per quanto riguarda le agevolazioni, le Regioni manterranno piena autonomia decisionale. Potranno confermare o modificare esenzioni e riduzioni, incluse quelle per le auto elettriche esenzione. Oggi, molte regioni offrono esenzioni quinquennali o permanenti per i veicoli elettrici, ma queste disposizioni potrebbero variare in base alle decisioni regionali future. Questo aspetto sarà cruciale per chi sta considerando l’acquisto di un veicolo a zero emissioni, incentivando una maggiore attenzione alle politiche locali.

Un passo verso il federalismo

La riforma rappresenta un deciso passo verso il federalismo fiscale, ma richiederà ai cittadini di adattarsi a un sistema più complesso e diversificato. È fondamentale che gli automobilisti si informino tempestivamente sulle nuove disposizioni della propria regione per evitare sanzioni derivanti da ritardi o mancati pagamenti. La transizione al nuovo sistema richiederà uno sforzo collettivo per garantire che tutti siano adeguatamente preparati.

In sintesi, la riforma del bollo auto dal 2026 segna una svolta significativa nella gestione di questa tassa, introducendo cambiamenti che influenzeranno sia i cittadini che le amministrazioni regionali. Con la fine della rateizzazione, l’introduzione di nuove scadenze e l’obbligo di pagamento per i veicoli in fermo amministrativo, il sistema si avvia verso una maggiore autonomia regionale e una gestione più efficiente delle risorse. Tuttavia, questa transizione richiederà una maggiore attenzione da parte degli automobilisti, che dovranno tenersi aggiornati sulle normative locali per evitare spiacevoli sorprese.