Bolla youngtimer anni '90, anche la Twingo cresce di quotazione
Analisi dei sei youngtimer anni '90 da tenere d'occhio: Alpina B12, Honda CRX ED9, Mazda 121, Mercedes C36 AMG, Renault Twingo e Volvo 850 T5. Dati, rarità e consigli per investire
Negli ultimi anni, il mercato delle youngtimer ha subito una vera e propria rivoluzione, passando da fenomeno di nicchia per pochi appassionati a un vero e proprio trend che coinvolge collezionisti e investitori di tutto il mondo. Le auto anni ’90, una volta considerate semplici vetture d’uso quotidiano, stanno oggi conoscendo un boom di valori che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Alcuni modelli iconici hanno visto i loro prezzi triplicare nel giro di pochi anni, segnando una trasformazione profonda nel modo di investire auto anni 90 e nel percepire queste vetture come veri e propri beni rifugio.
Casi lampanti
Un esempio lampante di questa ascesa è rappresentato dalla Alpina B12 6.0, una berlina esclusiva prodotta in soli 94 esemplari e dotata di un potente V12 da 430 CV. Il valore di questa vettura, che nel 2020 si aggirava intorno ai 20.000 euro, oggi ha superato quota 67.000 euro, segnando un incremento superiore al 200%. Questo dato non solo testimonia la crescente attenzione verso le auto di fascia alta, ma sottolinea anche come la rarità e la storia di un modello possano fare la differenza sul mercato.
Non sono però solo le supercar o le berline di lusso a beneficiare di questa tendenza. Anche vetture più accessibili, ma dal forte carattere sportivo, stanno vivendo un momento d’oro. La Honda CRX ED9, celebre per la sua leggerezza e le prestazioni brillanti, è passata da quotazioni di circa 5.000 euro a ben 18.000 euro in pochi anni. Un trend che conferma come la passione per le auto sportive genuine, prive di elettronica invasiva, sia sempre più apprezzata da chi cerca emozioni autentiche al volante.
Da metterci la firma
Ancora più sorprendente è il caso della Mazda 121 prodotta tra il 1991 e il 1996. Questa piccola utilitaria, inizialmente sottovalutata e acquistabile per meno di 1.000 euro, ha visto il suo valore schizzare fino a 3.500 euro, con un incremento record del 289%. Il fenomeno dimostra che anche le citycar possono diventare oggetti da collezione, soprattutto se ben conservate e dotate di una storia interessante.
Nel segmento delle berline sportive tedesche, la Mercedes C36 AMG si distingue come investimento solido e sempre più ambito. In soli cinque anni, il suo valore è cresciuto da 12.000 a 32.000 euro (+167%), complice il prestigio del marchio AMG e il potente sei cilindri da 280 CV. La firma AMG, infatti, rappresenta una garanzia di esclusività e prestazioni, elementi che attraggono sia i collezionisti sia chi desidera un’auto dal carattere unico.
Le sorprese
Anche tra le utilitarie iconiche degli anni ’90, il fascino della Renault Twingo non conosce crisi. Il suo design innovativo e la forte componente nostalgica hanno spinto le quotazioni da 1.200 a 3.900 euro, rendendola una delle protagoniste indiscusse di questa nuova ondata di interesse verso le youngtimer. Un trend che coinvolge anche le station wagon sportive come la Volvo 850 T5 Kombi, passata da 6.000 a 19.000 euro (+228%), segno che anche le familiari possono diventare oggetti di desiderio per gli appassionati.
Gli esperti del settore sono concordi nell’indicare alcuni fattori chiave che determinano il valore di una youngtimer: la rarità del modello, la presenza di una documentazione completa, la conservazione in condizioni originali e una manutenzione certificata. Una Alpina B12 con una storia documentata, ad esempio, può valere sensibilmente di più rispetto a un esemplare privo di pedigree. Inoltre, la disponibilità di ricambi e le competenze specifiche per la manutenzione stanno diventando sempre più cruciali, soprattutto per le vetture più complesse e tecnologiche.
Analisi del mercato
Dal punto di vista degli investitori, l’analisi dei trend di mercato e del potenziale di crescita dei singoli modelli è fondamentale. I collezionisti, invece, tendono a privilegiare auto che abbiano avuto un ruolo significativo nella storia dell’automobile, come la Lancia Delta HF Integrale, che oggi supera facilmente i 60.000 euro di quotazione grazie al suo ricco palmarès sportivo. Tuttavia, non mancano i rischi: valutazioni gonfiate e costi di ripristino spesso sottovalutati possono trasformare un investimento promettente in una spiacevole sorpresa.
Per chi desidera investire auto anni 90, il consiglio degli esperti è di orientarsi su vetture con documentazione verificabile, carrozzeria in condizioni originali e manutenzione certificata. È fondamentale considerare anche i costi di gestione a lungo termine e affidarsi sempre a perizie indipendenti per evitare brutte sorprese. Il mercato delle youngtimer continua a evolversi, ponendo sempre più l’accento sull’autenticità e sulla storia dei veicoli, elementi che rendono le auto degli anni ’90 ben conservate una scelta sempre più interessante sia per i collezionisti sia per chi cerca un investimento sicuro e di valore.