Autovelox a Roma, i test avrebbero punito il 14,3% degli automobilisti
A Roma nuovi autovelox in test su Tangenziale Est e Via Isacco Newton. 9.041 infrazioni rilevate, attivazione ufficiale tra dicembre 2025 e gennaio 2026
A Roma la fase di sperimentazione dei nuovi Autovelox a Roma sta già facendo discutere: in appena due settimane sono state rilevate 9.041 infrazioni, pari al 14,3% degli automobilisti che hanno oltrepassato i limiti di velocità nei tratti monitorati. Numeri che confermano la necessità di rafforzare i controlli sulle strade della capitale, ma che sollevano anche interrogativi tra cittadini e automobilisti, divisi tra la richiesta di maggiore sicurezza stradale e il timore di una repressione eccessiva.
Durante il periodo di test, dal 27 ottobre al 5 novembre 2025, i nuovi dispositivi sono stati collocati in punti strategici della città. I dati raccolti sono impressionanti: su una media di 78.663 veicoli transitati ogni giorno, ben l’11,5% avrebbe ricevuto una sanzione se i dispositivi fossero stati già attivi. In totale, le infrazioni documentate hanno raggiunto quota 9.041, a testimonianza di quanto il rispetto dei limiti sia ancora lontano dall’essere la norma per molti automobilisti romani.
I tratti coinvolti
Uno dei tratti più critici emersi dalla sperimentazione è senza dubbio la Tangenziale Est. Qui, in particolare 350 metri dopo la rampa di Viale della Moschea in direzione San Giovanni, il limite di 70 km/h (con una tolleranza di 5 km/h) è stato superato da un veicolo ogni quattro il 1° novembre: 8.008 violazioni potenziali su 32.257 passaggi. Anche nei giorni feriali la situazione resta preoccupante, con oltre 4.000 infrazioni su 26.000 transiti. Un dato che sottolinea quanto la velocità eccessiva sia una costante, non solo nei fine settimana.
Non meno significativa la situazione su via Isacco Newton, dove la percentuale di violazioni complessiva ha raggiunto il 14,3%, con picchi giornalieri vicini al 25%. Numeri che mettono in evidenza la necessità di un controllo capillare e costante su arterie particolarmente trafficate e soggette a comportamenti pericolosi.
È importante sottolineare che, al momento, nessuna sanzione è stata effettivamente emessa: i dati raccolti servono esclusivamente a calibrare il posizionamento, la taratura e i flussi dei dispositivi prima dell’attivazione ufficiale, che avverrà solo dopo il via libera definitivo delle autorità competenti. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione capitolina è quello di garantire un’implementazione efficace e trasparente dei nuovi autovelox a Roma, evitando errori di valutazione e assicurando la massima legalità.
Altri 60 autovelox
La strategia della città prevede inoltre l’installazione di altri 60 autovelox, tra fissi e mobili, entro la prima metà del prossimo anno. Questi si aggiungeranno ai 20 già attivi e gestiti dalla Polizia Locale, in un’operazione mirata a ridurre la velocità media e a prevenire gli incidenti sulle tratte più pericolose. Una misura che punta a rafforzare la sicurezza stradale e a tutelare tutti gli utenti della strada.
Tuttavia, non mancano le polemiche. Molti cittadini e conducenti temono che il nuovo sistema possa trasformarsi in uno strumento di pura riscossione piuttosto che di prevenzione. L’esperienza di Torino, dove l’installazione di telecamere sulle corsie preferenziali ha prodotto decine di migliaia di verbali in pochi mesi, viene spesso citata come esempio negativo: in alcune zone, la media delle sanzioni ha raggiunto le 170 al giorno, alimentando critiche sulla segnaletica insufficiente e la percezione di un vero e proprio tranello.
Serve una comunicazione chiara
A Roma, chi solleva dubbi insiste sulla necessità di una comunicazione chiara e di una segnaletica visibile, soprattutto durante la fase sperimentale. Le istituzioni, dal canto loro, ribadiscono che la letteratura scientifica conferma come i controlli di velocità, se ben segnalati e posizionati, contribuiscano a ridurre sia la velocità media che la gravità e la frequenza degli incidenti. Proprio per questo la Polizia Locale e la Prefettura stanno completando tutte le verifiche tecniche e amministrative necessarie, con particolare attenzione alla taratura dei dispositivi e al rispetto della trasparenza.
Nel frattempo, le autorità invitano gli automobilisti a consultare i comunicati ufficiali per restare aggiornati sulle zone interessate e sui tempi di attivazione dei nuovi autovelox a Roma. Nel breve termine, il consiglio è quello di rispettare rigorosamente i limiti di velocità e la segnaletica temporanea, ricordando che il rispetto delle regole rappresenta il primo passo verso una maggiore sicurezza stradale.
L’esperienza di altre città insegna che la combinazione tra controlli tecnici, campagne informative e una manutenzione costante della segnaletica può ridurre il conflitto sociale e aumentare l’efficacia delle misure di prevenzione. Il dibattito resta aperto tra chi chiede tolleranza zero per garantire la sicurezza e chi teme un uso distorto della tecnologia. La sperimentazione romana sarà quindi un banco di prova decisivo: saranno i dati e la qualità della comunicazione a determinare il grado di accettazione del nuovo sistema da parte dei cittadini.