Audi A8, il futuro è nebuloso ma c'è chi la immagina così

Il futuro della Audi A8 è incerto: stop alla piattaforma K1, rendering ispirati al Concept C e possibile sviluppo su Premium Platform Combustion per Q7 e Q9

Audi A8, il futuro è nebuloso ma c'è chi la immagina così
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 21 nov 2025

Il destino della Audi A8 si trova oggi sospeso in una sorta di limbo strategico, dove le certezze del passato si scontrano con le incertezze di un futuro tutto da scrivere. L’ammiraglia della casa dei quattro anelli, presentata nel 2017 come punta di diamante della gamma, si trova ora al centro di un acceso dibattito interno: abbandonare la via dell’elettrificazione totale, almeno per il momento, oppure proseguire con una nuova generazione che faccia leva su motorizzazioni tradizionali di ultima generazione. Una situazione che non solo alimenta la curiosità degli appassionati, ma accende anche le discussioni tra addetti ai lavori e osservatori del settore automotive.

Piattaforma congelata

La questione ruota attorno al congelamento della piattaforma K1, un progetto nato per essere condiviso con Porsche e pensato per ospitare esclusivamente modelli elettrici di fascia alta. Il piano iniziale prevedeva la nascita di due varianti completamente a zero emissioni: una berlina elegante e un crossover sportivo, entrambi sviluppati su una base tecnologica avanzata e modulare. Tuttavia, la decisione di Porsche di interrompere lo sviluppo della K1 ha innescato una serie di ripercussioni a catena che hanno di fatto paralizzato il cammino verso una Audi A8 full electric, costringendo il management di Ingolstadt a un profondo ripensamento strategico.

Di fronte a questa impasse, stanno emergendo alternative concrete che permetterebbero ad Audi di restare competitiva nel segmento delle berline di rappresentanza. In particolare, si fa sempre più strada l’ipotesi di affidarsi alla Premium Platform Combustion, una piattaforma di nuova concezione progettata per motori endotermici di ultima generazione. Questa architettura, già destinata a supportare futuri SUV come il Q7 e il Q9, consentirebbe di mantenere alta la qualità costruttiva e tecnologica della vettura, garantendo allo stesso tempo una continuità produttiva senza brusche interruzioni, almeno fino a quando le condizioni di mercato e tecnologiche non permetteranno un deciso salto verso l’elettrico.

Clima di incertezza

In questo clima di attesa e incertezza, il mondo del design digitale si è già mosso per immaginare il volto della prossima generazione. Il rendering realizzato da Nikita Chuyko e pubblicato su Kolesa ha catturato l’attenzione di molti, offrendo una visione audace e futuristica di quella che potrebbe essere la nuova Audi A8. Il concept si distingue per i fari LED ultra sottili, la griglia anteriore rettangolare in nero lucido e le prese d’aria verticali, elementi che riprendono i tratti più innovativi delle concept car più recenti. Le fiancate sono caratterizzate da linee essenziali e una nervatura marcata, mentre il posteriore si fa notare per i fari orizzontali minimalisti e un generoso diffusore, segno di una chiara evoluzione stilistica.

Nonostante il fascino esercitato dal rendering di Nikita Chuyko, non mancano le voci critiche tra gli esperti del settore. In molti si interrogano sulla coerenza di un design così aggressivo per una vettura che, storicamente, si è sempre distinta per eleganza e sobrietà, qualità particolarmente apprezzate dalla clientela executive e dalle grandi flotte aziendali. Sebbene il progetto si ispiri apertamente al Concept C, il rischio di allontanarsi troppo dai canoni classici della categoria è reale e potrebbe rivelarsi un boomerang sul piano commerciale.

Conseguenze dello stop

Le conseguenze dello stop alla piattaforma K1 vanno ben oltre un semplice ritardo nella tabella di marcia. Questo episodio mette in luce quanto i progetti modulari e condivisi all’interno dei grandi gruppi automobilistici siano vulnerabili alle decisioni dei singoli brand, generando effetti domino spesso difficili da gestire. Per Audi, la scelta di puntare su una soluzione ibrida o endotermica potrebbe accelerare il time-to-market e contenere i costi, ma espone il marchio al rischio di perdere terreno nei confronti di competitor come BMW e Mercedes-Benz, che stanno spingendo con forza sull’elettrificazione e sulle tecnologie di connettività più avanzate.

Al momento, la posizione ufficiale di Audi resta estremamente cauta. Nessuna dichiarazione definitiva è stata rilasciata circa il futuro della Audi A8, né si è mai ventilata l’ipotesi di un’uscita di scena dell’ammiraglia. La fase attuale è dunque caratterizzata da una sospensione carica di aspettative, alimentata da rendering suggestivi e speculazioni mediatiche, in attesa che una decisione chiara e ufficiale faccia finalmente luce sul destino di un modello che, per decenni, ha incarnato il massimo della tecnologia e dell’innovazione per la casa dei quattro anelli.

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