Analogue VHPK: la Lotus Elise S1 rivive in chiave moderna e superleggera

Analogue VHPK celebra la Lotus Elise S1: 600 kg, oltre 250 CV, guida centrale e soli 35 esemplari per un'esperienza da corsa esclusiva.

Di Giulia Darante
Pubblicato il 12 set 2025
Analogue VHPK: la Lotus Elise S1 rivive in chiave moderna e superleggera

Nel panorama delle sportive moderne, dove l’elettronica e il comfort sembrano aver preso il sopravvento sulla pura esperienza di guida, arriva una proposta che fa battere il cuore agli appassionati di auto analogiche. La nuova creazione di Analogue Automotive rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore alla tradizione britannica, e lo fa con una reinterpretazione radicale di uno dei miti degli anni ’90: la Lotus Elise. Nasce così la VHPK, una vettura che si candida a diventare il nuovo punto di riferimento per chi cerca emozioni autentiche e sensazioni senza filtri.

La VHPK non è solo un omaggio, ma una celebrazione dei trent’anni della leggendaria Lotus Elise S1, portando alle estreme conseguenze i concetti che hanno reso celebre l’iconica sportiva inglese. Il progetto, curato nei minimi dettagli da Analogue Automotive, si basa su tre pilastri fondamentali: leggerezza, minimalismo e purezza sportiva. Non si tratta di semplici parole d’ordine, ma di una filosofia che si traduce in numeri e soluzioni tecniche da vera auto da corsa.

Uno degli aspetti più rivoluzionari della VHPK è la posizione di guida centrale. Ispirata direttamente alle vetture che hanno animato l’Autobytel Lotus Championship tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, questa configurazione porta il pilota a vivere un’esperienza immersiva, quasi da monoposto. Sedersi al centro dell’abitacolo, circondati da un ambiente essenziale e privo di fronzoli, permette di percepire ogni minimo feedback della vettura, in perfetto stile racing.

A rendere possibile tutto questo è una scocca realizzata interamente in fibra di carbonio. Questa scelta non solo conferisce alla VHPK una linea aggressiva e inconfondibile, ma garantisce anche una rigidità strutturale superiore e una riduzione drastica del peso complessivo. Il risultato? Una massa a secco di soli 600 chilogrammi, un valore che riporta alla mente le sportive più estreme e pure della storia. Ogni dettaglio è stato pensato per esaltare la leggerezza, dal design dei pannelli fino all’adozione di componenti ultraleggeri.

Il cuore pulsante della VHPK è una versione aggiornata del celebre motore Rover K Series. Questa unità, opportunamente rivista e potenziata, è in grado di erogare oltre 250 cavalli, un valore che, rapportato al peso piuma della vettura, dà vita a un rapporto peso potenza superiore a 400 CV per tonnellata. Un dato impressionante, che supera di gran lunga i 163 CV per tonnellata della Lotus Elise S1 originale e che promette prestazioni da vera supercar.

Per garantire una dinamica di guida impeccabile, la VHPK si affida a un impianto frenante di altissimo livello, dotato di dischi carbon ceramici. Questa soluzione, solitamente riservata alle vetture da competizione, contribuisce a ridurre le masse non sospese, migliorando la reattività e la precisione in frenata. La scelta dei materiali e delle tecnologie è frutto di una ricerca ossessiva della perfezione, in linea con la tradizione delle migliori sportive inglesi.

La produzione della VHPK sarà estremamente limitata: solo 35 esemplari vedranno la luce, rendendo ogni unità un pezzo unico e desideratissimo tra i collezionisti e gli amanti della guida pura. Gli ordini verranno aperti nel corso del prossimo anno e, anche se il prezzo non è stato ancora comunicato ufficialmente, è certo che supererà quello della già esclusiva Analogue Supersport, attestandosi nella fascia delle sei cifre.

La VHPK non rappresenta una semplice operazione nostalgia. Al contrario, si pone come una reinterpretazione moderna e consapevole della filosofia Lotus, unendo tradizione e innovazione. Grazie all’impiego di materiali d’avanguardia come la fibra di carbonio e i freni carbon ceramici, e a una meccanica raffinata come il Rover K Series, questa vettura si rivolge a una nuova generazione di appassionati, quelli che cercano ancora il piacere della guida analogica in un mondo sempre più digitale.

La VHPK di Analogue Automotive è molto più di un semplice restomod: è un manifesto di passione, tecnica e cultura automobilistica. Un’auto pensata per chi non si accontenta delle mode del momento, ma vuole vivere ogni curva e ogni accelerazione con il cuore e con i sensi, proprio come accadeva sulle piste dell’Autobytel Lotus Championship. E in un’epoca dove tutto sembra omologato, questa sportiva ultraleggera rappresenta una ventata d’aria fresca, destinata a lasciare il segno tra gli estimatori delle vere auto da guidare.

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