Alfa Romeo Giulietta, la GTAm mai nata adesso è realtà: estrema

DB ECU Service trasforma la Giulietta: componenti in carbonio, interni alleggeriti e il 1.4 TJet portato a 330 CV con turbocompressore Garrett. Progetto track-only

Alfa Romeo Giulietta, la GTAm mai nata adesso è realtà: estrema
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Giorgio Colari
Pubblicato il 4 nov 2025

Una trasformazione radicale, un progetto che sfida i limiti dell’ingegneria automobilistica italiana: la Giulietta GTAm firmata DB ECU Service rappresenta un esempio estremo di come una compatta di serie possa rinascere come vera belva da pista. Da familiare elegante e versatile a macchina da corsa pura, questa reinterpretazione scuote le fondamenta dell’identità originaria della vettura e solleva domande importanti su utilizzo, omologazione e sicurezza. Un viaggio tra tradizione e innovazione, dove ogni dettaglio racconta la passione e la competenza tecnica del team che ha osato l’impossibile.

Un progetto senza compromessi

Il percorso di metamorfosi della Giulietta GTAm è una dichiarazione di intenti: abbandonare la routine quotidiana per abbracciare l’adrenalina del circuito. Il team italiano di DB ECU Service ha voluto evocare la gloriosa eredità sportiva del marchio Alfa Romeo, ma lo ha fatto scegliendo una strada tecnica del tutto rivoluzionaria. La base di partenza è il piccolo ma versatile motore 1.4 TJet, portato a livelli di potenza inimmaginabili per la sua cilindrata, in un mix di ingegneria estrema e ricerca della performance assoluta.

Estetica da pista e materiali nobili

L’aspetto della vettura è un manifesto di aggressività e ambizione sportiva. Il frontale, dominato dallo scudetto e dal paraurti ispirati alla sorella maggiore Giulia GTAm, lascia intendere immediatamente le intenzioni del progetto. Cofano, spoiler, minigonne e diffusore sono interamente realizzati in fibra di carbonio, una scelta tecnica che riduce il peso e ottimizza l’aerodinamica, portando la vettura a un livello superiore. I cerchi in lega dorati, che incorniciano un impianto frenante Brembo con dischi maggiorati da 330 mm, non sono solo un vezzo estetico, ma una necessità per domare la nuova potenza. Tuttavia, non sono state rese note eventuali modifiche strutturali al telaio, lasciando aperta la questione della rigidità e della sicurezza in pista.

Interni: essenzialità e funzione

All’interno, la Giulietta GTAm abbandona ogni velleità di comfort per adottare un approccio puramente funzionale. I rivestimenti plastici lasciano spazio a pannelli in fibra di carbonio, la leva del cambio si tinge di rosso acceso e il quadro strumenti ospita tre manometri dedicati a monitorare i parametri vitali del motore. I sedili posteriori vengono eliminati per fare posto a un roll-bar integrale, trasformando l’abitacolo in una vera biposto da competizione. Ogni elemento parla la lingua della pista, in un ambiente spartano dove la priorità è il controllo assoluto.

Il cuore pulsante: il motore

Sotto il cofano si cela la vera rivoluzione. Il piccolo 1.4 TJet, originariamente progettato per 120 CV, viene sottoposto a un’elaborazione senza precedenti: pistoni e volano rinforzati, sistema di raffreddamento e alimentazione completamente riprogettati, e soprattutto un turbocompressore Garrett di dimensioni generose. Il risultato è sbalorditivo: la potenza sale a 330 CV e la coppia raggiunge i 404 Nm, valori che triplicano le specifiche di serie e dimostrano le potenzialità nascoste di questo propulsore. Un lavoro di fino che esalta le doti meccaniche, ma solleva anche dubbi sulla tenuta e l’affidabilità nel lungo periodo.

Entusiasmo, dubbi e limiti

Il progetto Giulietta GTAm è una celebrazione dell’ingegno e della passione italiana applicata al tuning estremo. Tuttavia, rimangono interrogativi irrisolti: le modifiche alle sospensioni, il comportamento del telaio sotto stress e la reale affidabilità del motore sovralimentato non sono stati documentati pubblicamente. Gli stessi creatori precisano che la vettura non è omologata per la strada e può essere utilizzata esclusivamente in pista, a conferma di quanto questa trasformazione sia spinta oltre ogni limite.

Un omaggio alla tradizione Alfa Romeo

Per gli appassionati del Biscione, la Giulietta GTAm rappresenta un tributo alla lunga storia sportiva di Alfa Romeo. Se la Quadrifoglio Verde di serie non è mai riuscita a regalare le stesse emozioni dei leggendari motori V6 Busso del passato, questa interpretazione estrema tenta di colmare quel vuoto, proponendo però soluzioni tecniche radicalmente diverse. Un ponte ideale tra passato e futuro, dove l’innovazione meccanica si fonde con la memoria delle glorie sportive.

La reazione della community

Il mondo degli alfisti ha accolto la Giulietta GTAm con un misto di entusiasmo e cautela: da un lato, l’ammirazione per il coraggio tecnico e la capacità realizzativa di DB ECU Service; dall’altro, la consapevolezza dei limiti pratici e delle implicazioni legali di una trasformazione così estrema. Nonostante le critiche e i dubbi, questa vettura resta un esempio di come una piattaforma comune possa essere elevata a oggetto di culto per chi vive l’auto come passione totale, senza compromessi e con lo sguardo sempre rivolto alla pista.

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