Ferrari Testarossa a sei ruote, il progetto è un fiasco colossale
La Ferrari Testarossa modificata a sei ruote con motore Chevrolet LT4 e configurazione 6x4 genera polemiche tra Danton Art Kustoms e Gas Monkey Garage
Quando un progetto di modifica automobilistica raggiunge dimensioni davvero estreme, le conseguenze vanno ben oltre la semplice ricerca della perfezione meccanica. Il caso di una Ferrari Testarossa trasformata in un mostro a sei ruote ne è la perfetta dimostrazione. Questo straordinario intervento di tuning, caratterizzato da oltre mille cavalli di potenza pura, si trova oggi al centro di una disputa legale e mediatica che oppone Danton Art Kustoms e Gas Monkey Garage. La controversia riguarda questioni delicate come i crediti di immagine, i compensi non versati e la responsabilità del progetto – elementi che evidenziano come il mondo del tuning contemporaneo non sia semplice passione, ma un intreccio complesso di interessi commerciali e dinamiche contrattuali.
L’Origine di un Progetto Ambizioso
La genesi di questa audace rivisitazione affonda le radici in un precedente successo commerciale. Un Humvee AM General sottoposto a una trasformazione radicale – dotato di motore Dodge Hellcat e convertito in versione sei ruote – aveva dimostrato il potenziale commerciale e mediatico di operazioni di tuning estremo. Forti di quella esperienza positiva, i costruttori hanno deciso di spingersi ancora oltre, scegliendo di reinterpretare l’iconica Ferrari Testarossa degli anni ’80 e ’90 secondo una visione moderna e ad altissime prestazioni. L’obiettivo era chiaro: creare una vettura che combinasse l’eredità storica della leggendaria Testarossa con la tecnologia e la potenza contemporanea.
L’Ingegno Tecnico e le Soluzioni Costruttive
La realizzazione tecnica del progetto ha richiesto soluzioni costruttive particolarmente sofisticate. È stato necessario sviluppare un telaio tubolare completamente personalizzato, capace di reggere il peso e lo stress dell’asse posteriore aggiuntivo. Il cuore pulsante della macchina è rappresentato da un Chevrolet LT4 V8 biturbo calibrato per sviluppare circa 1.200 cavalli, un propulsore capace di garantire accelerazioni e velocità estreme. Questo motore è stato abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e a un sistema di trazione 6×4 che trasferisce la potenza in modo intelligente alle due coppie di ruote posteriori, creando un’architettura meccanica radicalmente diversa dall’originale. Le modifiche hanno interessato ogni aspetto della vettura: dalla geometria sospensiva alla carrozzeria, dalla distribuzione dei pesi al comportamento dinamico complessivo. Pur mantenendo alcuni tratti riconoscibili della Ferrari Testarossa storica, il risultato finale è una creatura completamente nuova.
Le Tensioni Contrattuali e lo Scontro Mediatico
Il conflitto ha avuto inizio quando Richard Rawlings di Gas Monkey Garage ha deciso di pubblicizzare il progetto sui propri canali social, presentando la sua officina come protagonista centrale dell’operazione. Questa mossa ha immediatamente generato una reazione decisa da parte di Alex Danton di Danton Art Kustoms, il quale ha controbattuto pubblicamente, rivendicando il merito principale del progetto e denunciando l’assenza dei compensi concordati inizialmente. Rawlings, a sua difesa, ha sostenuto che il completamento della vettura ha incontrato ostacoli tecnici imprevisti che hanno allungato i tempi di realizzazione e incrementato significativamente i costi rispetto alle previsioni originarie.
Questioni di Omologazione e Responsabilità
Un progetto di questa portata solleva interrogativi cruciali in materia di omologazione, sicurezza e responsabilità legale. Modifiche così estensive necessitano di controlli rigidi e certificazioni specifiche, la cui natura varia sensibilmente a seconda della legislazione locale. Queste questioni hanno implicazioni dirette sia sul valore commerciale della vettura sia sulla sua assicurabilità presso le compagnie specializzate.
Le Divisioni nel Settore
All’interno della comunità automobilistica le opinioni rimangono profondamente divise. Alcuni celebrano audacemente la creatività e l’ingegno tecnico sotteso al progetto, riconoscendo nella Testarossa sei ruote un autentico capolavoro di design e potenza pura. Altri, tuttavia, sostengono che un’operazione così radicale comprometta irrimediabilmente l’integrità storica e tecnica di un’icona mondiale come la Ferrari Testarossa. Gli addetti ai lavori continuano a dibattere sui pericoli intrinseci alle modifiche non certificate secondo gli standard internazionali vigenti.
Lo Stato Attuale e le Prospettive
Attualmente, la vettura si trova in una fase descritta come “sufficientemente accettabile” secondo Rawlings, anche se il progetto rimane formalmente incompiuto. Le parti proseguono il loro scontro mediatico, e il caso rappresenta simbolicamente le tensioni che emergono quando lo spirito innovativo, le logiche commerciali e la risonanza mediatica si intrecciano nel tuning contemporaneo.