Addio alla Renault Clio dCi 100: eliminata la versione diesel

Renault ritira la Clio dCi 100: la compatta diesel non è più configurabile. La Casa punta su benzina, ibride e GPL. Alternative economiche come Fiat Tipo MultiJet

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 24 set 2025
Addio alla Renault Clio dCi 100: eliminata la versione diesel

Il settore automobilistico europeo sta vivendo una profonda trasformazione e il recente annuncio di Renault segna una tappa fondamentale: la Renault Clio dice ufficialmente addio al suo storico motore dCi 100. Questa scelta, che sancisce la fine della versione diesel per la compatta francese, non è un fulmine a ciel sereno, ma rappresenta il naturale proseguimento di una tendenza che coinvolge l’intero mercato delle utilitarie. La decisione, infatti, riflette le nuove priorità dell’industria, orientata sempre più verso propulsori a benzina, soluzioni ibrida e alimentazioni alternative come il GPL.

Addio al listino

L’eliminazione della motorizzazione dCi 100 dal listino della Renault Clio rappresenta un segnale forte, non solo per gli affezionati del marchio, ma per tutti coloro che, fino a oggi, hanno visto nel diesel la soluzione ideale per contenere i costi di esercizio e garantire autonomia nei lunghi tragitti. La Clio dCi 100 era particolarmente apprezzata per il suo equilibrio tra prestazioni brillanti e consumi ridotti, un connubio che le aveva permesso di conquistare una vasta platea di automobilisti attenti all’economia d’uso. Con un prezzo di partenza attorno ai 20.000 euro – spesso ulteriormente scontato grazie a promozioni mirate – questa versione rappresentava una scelta interessante per chi percorreva molti chilometri ogni anno.

Ma perché Renault ha deciso di interrompere la produzione di una delle sue motorizzazioni più popolari? La risposta va cercata nelle sempre più stringenti normative CAFE sulle emissioni in vigore nell’Unione Europea. Questi regolamenti impongono limiti severi alle emissioni medie di CO2 delle flotte automobilistiche, costringendo i costruttori a investire pesantemente in ricerca e sviluppo per adeguare i propulsori tradizionali agli standard ambientali. In questo contesto, i motori diesel sono diventati sempre meno convenienti da aggiornare, sia per i costi sia per la complessità tecnica richiesta.

Le alternative

La conseguenza è una progressiva riduzione dell’offerta di modelli a gasolio nel segmento delle compatte. Per chi non vuole rinunciare al diesel, tuttavia, qualche alternativa sul mercato resiste ancora. Un esempio è la Fiat Tipo equipaggiata con motore MultiJet, una delle poche utilitarie che ancora propone una motorizzazione a gasolio a prezzi competitivi: la versione base parte da 16.200 euro con finanziamento, offrendo una soluzione concreta a chi percorre molte distanze ogni anno. Tuttavia, anche per questi modelli il futuro appare incerto, dato che le stesse dinamiche normative e di mercato potrebbero presto portarli verso l’uscita di scena.

Oggi, il panorama italiano conta ancora 77 modelli diesel disponibili, con una presenza sempre più concentrata nei listini dei marchi premium tedeschi. Questi brand, forti di tecnologie avanzate, riescono ancora a offrire propulsori a gasolio performanti e in linea con le richieste delle normative CAFE. Tuttavia, la situazione è in rapida evoluzione: le case automobilistiche sono chiamate a raggiungere obiettivi di emissioni sempre più stringenti, favorendo così la transizione verso soluzioni elettrificate e l’espansione dell’offerta ibrida e a benzina.

 

Vendite in calo

I concessionari confermano che, nonostante una domanda ancora presente da parte di chi percorre molte distanze, le vendite di auto diesel sono in costante calo. I clienti, infatti, si orientano sempre più verso versioni a benzina o ibrida, spinte anche dalle campagne promozionali e dagli incentivi per la mobilità sostenibile. Gli esperti sottolineano inoltre che la convenienza di un’auto non si misura solo sul tipo di carburante: fattori come assicurazione, costi di manutenzione e tassazione giocano un ruolo fondamentale nella scelta del veicolo più adatto alle proprie esigenze.

L’uscita di scena della Renault Clio dCi 100 dal mercato rappresenta dunque un momento simbolico nella storia dell’automobile europea. Si tratta di un segnale chiaro della trasformazione in atto, dove la pressione delle normative CAFE, la crescente attenzione alle emissioni e le nuove strategie industriali stanno ridisegnando le opzioni disponibili per i consumatori. Il futuro delle compatte si muove ormai verso l’elettrificazione e la diversificazione delle motorizzazioni, lasciando sempre meno spazio alle tradizionali soluzioni a gasolio. Per chi cerca ancora la massima efficienza nei consumi, il consiglio è di valutare attentamente tutte le alternative, senza trascurare le nuove tecnologie ibrida e le soluzioni innovative che stanno rapidamente guadagnando terreno sul mercato.

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