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Auto ibride: scopriamo come si guidano con Toyota Auris Hybrid

Tutti i segreti da adottare nella guida per sfruttare al meglio la tecnologia ibrida della Toyota Auris, che presto verrà sostituita dalla nuova Corolla.

Con la prova della Toyota Auris, che presto tornerà a chiamarsi Corolla anche in Europa, cogliamo l’occasione per un approfondimento sull’ibrido, sulle diverse tipologie esistenti e sulla modalità di guida da adottare se si vuole sfruttarlo a pieno. Partiamo quindi da una serie di considerazioni generali sulle auto ibride e sull’andamento del mercato, con uno sguardo verso il futuro che vedrà questo tipo di tecnologia protagonista viste anche le norme sempre più stringenti in fatto di emissioni.

Il mondo dell’auto è a un punto di svolta: nei prossimi anni infatti assisteremo al boom delle vendite di veicoli con motorizzazioni alternative. Dal 2020 entreranno infatti in vigore norme molto più stringenti sulle emissioni, che hanno già imposto ai costruttori soluzioni drastiche nella progettazione dei motori del futuro. Auto elettriche quindi, ma anche e soprattutto ibride, nelle varianti full, mild con sistemi a 48 volt e plug-in. Aumenteranno in maniera considerevole le loro quote di mercato e tutte le Case saranno di fatto costrette a rispettare i nuovi standard in termini di emissioni inquinanti, favorendo la diffusione delle motorizzazioni alternative a discapito dei tradizionali motori a combustione interna. In questo scenario saranno proprio gli ibridi a farla da padrone e già oggi si assiste ad un cambiamento del mercato e delle preferenze dei guidatori italiani.

Il mercato Hybrid

Questa rivoluzione è già realtà e la quota delle immatricolazioni di veicoli ibridi è notevolmente cresciuta negli ultimi anni: basti pensare che solo nel 2013 le Hybrid superavano di poco l’1% del totale mentre oggi la quota è più che quadruplicata. Limitandosi al semplice dato può non sembrare molto ma di fatto corrisponde al totale delle immatricolazioni di un qualunque marchio premium tedesco nel nostro mercato. Aspetto ancora più interessante è notare come, riferendosi solo ai privati – senza quindi flotte e aziende, la quota delle ibride superi il 5%. In tutto questo Toyota è leader assoluto della categoria: di fatto 9 vetture ibride su 10 sono vendute dal gigante nipponico (valore riferito al mercato Italia 2017).

Nonostante l’arrivo sul mercato di numerose nuove proposte, anche il 2018 vede Toyota largamente in testa nella speciale classifica Hybrid con una quota superiore al 70%, seguita da Suzuki (circa 7%), Kia (5%) e Lexus (4%), sempre riconducibile al colosso giapponese in quanto divisione premium della Casa delle tre ellissi. Ma quali sono i modelli più venduti ? Regina assoluta del mondo Hybrid si conferma la piccola Yaris (oltre 18 mila unità nei primi otto mesi dell’anno), seguita dallo stiloso C-HR (12 mila unità) e dall’Auris (5 mila vetture), protagonista della nostra prova. Quarto il RAV4, quinta la Kia Niro, poi Suzuki con Swift e Ignis, Lexus NX, Ford Mondeo e Hyundai Ioniq.

Il ruolo di Toyota

In tutta questa evoluzione a fare la parte del leone è stata senza ombra di dubbio la Casa di Nagoya vero pioniere della tecnologia ibrida, sposando con questa concetti di avanguardia tecnologica e rispetto dell’ambiente. La storia iniziò nell’ormai lontano 1997 con la prima generazione della Prius (che oggi vola ad una quota di circa 5 milioni di Prius prodotte). Inizialmente la vettura venne accolta con freddezza, in parte per il design inconsueto e poco europeo e in parte per una tecnologia allora sconosciuta. L’evoluzione naturale fu l’Auris, vettura di segmento C decisamente più gradevole dal punto di vista estetico. La svolta vera e propria si ebbe nel 2012 con l’introduzione dell’Hybrid sul modello più venduto: la Yaris. Da allora la quota di questa alimentazione alternativa è progressivamente cresciuta, fino a rappresentare oggi per Toyota oltre una vendita su due, grazie anche a modelli di tendenza come il recente C-HR.  Oggi più della metà delle auto circolanti in Europa marchiate Toyota Sono Ibride, la Lexus ha una gamma 100% ibrida già da due anni, mentre nel mondo sono già oltre 12 milioni il numero di auto ibride prodotte dal costruttore giapponese. Per tornare all’Italia invece le auto ibride vendute raggiungeranno in qualche mese quota 250.000; basti pensare che da gennaio a agosto 2018 nella categoria di auto ibride i primi 4 posti sono occupati da Toyota con Yaris (18.155), C-HR (12.598), Auris (5.131), Rav4 (4.994).

Tecnologia di base

Il principio che guida la tecnologia ibrida è legato allo sfruttamento delle potenzialità di un motore elettrico abbinato al classico propulsore termico: è proprio nelle fasi di maggior stress meccanico, e quindi anche dei consumi più alti, che l’intervento della parte elettrica regala i benefici più evidenti. Parliamo quindi delle partenze da fermo, le code, le accelerazioni e tutte le fasi che incidono in maniera evidente sui consumi della vettura. I sistemi Toyota sono definiti “Full Hybrid”: la vettura può avere trazione dal motore elettrico, da quello termico o da entrambi. Normalmente, all’avvio e a basse velocità, si privilegia l’utilizzo della parte elettrica con azzeramento dei consumi e delle emissioni inquinanti. Al di sopra di una certa velocità o in caso di accelerazione più decisa entra in funzione anche il motore termico, che ha il doppio compito di fornire potenza e ricaricare la batteria, anche se la frenata rigenerativa rimane sempre e comunque la fonte primaria di ricarica.

Tipo di guida

Quali sono i segreti per sfruttare al meglio il sistema ibrido? Il “trucco” è tutto nel riuscire a trarre il massimo dall’azione combinata del motore elettrico con quello termico. In fase di partenza si deve privilegiare l’azione del solo elettrico, in maniera tale da spostare la vettura, almeno per i primi metri, a consumo zero. Una volta raggiunti i 10-20 Km/h si può accelerare in modo più deciso, stando attenti comunque a rimanere nella zona ECO dell’indicatore della strumentazione principale. Una volta arrivati alla velocità desiderata (i canonici 50 Km/h in città, 70 o 90 Km/h in extra-urbano) sarà sufficiente alleggerire la pressione sul pedale dell’acceleratore per vedere accendersi la spia a forma di vettura con l’acronimo EV (electric vehicle): la nostra Hybrid ci sta comunicando che è pronta per la marcia in solo elettrico.

Di nuovo pressione sul gas, questa volta leggera e mantenendo la lancetta dell’indicatore sotto la metà del campo ECO, ed ecco che la vettura marcerà in solo elettrico mantenendo la velocità, grazie alla tecnica definita veleggiamento. Ovviamente per ogni modello ci saranno soglie massime di funzionamento in solo elettrico differenti: la piccola Yaris riesce a tenere i 60-65 Km/h, l’Auris i 70-75 Km/h e i nuovi sistemi montati su C-HR e Prius anche i 90-100 Km/h. Tutto questo consente al guidatore di marciare per oltre il 50% del tempo di guida a consumi ed emissioni pari a zero. Guidare un’auto ibrida non significa quindi andare piano: bisogna avere l’accortezza di alleggerire il gas quando si raggiunge la velocità desiderata ed anticipare le frenate, allungandole il più possibile, per recuperare più energia.

Perché piace alla gente: 4 motivi per comprare ibrido

Proviamo a riassumere in quattro punti i principali motivi di gradimento della tecnologia ibrida Toyota. Il primo aspetto che viene in mente potrebbe essere quello legato ai consumi: in realtà, per quanto effettivamente adottando uno stile di guida appropriato si riescano a raggiungere medie molto interessanti, c’è ben altro. Iniziamo dalla facilità di utilizzo: di fatto basta accendere la vettura, mettere il cambio in D e il gioco è fatto. Non c’è nessun settaggio da impostare, leva da azionare o manettino da girare. Per quanto la tecnologia impiegata sia complicata, non bisogna di certo essere tecnici o collaudatori per goderne a pieno; la vettura fa tutto in autonomia e anche la ricarica è gestita automaticamente senza i vari patemi legati a colonnine e autonomia residua. Il secondo aspetto da menzionare è il comfort: la silenziosità di marcia e il funzionamento stesso del sistema regalano un elevato benessere agli occupanti, a prova di traffico cittadino.

Non avendo il motorino di avviamento, ogni coda e relativa ripartenza è esente da qualunque vibrazione o scuotimento proprio perché è il motore elettrico ad assolvere la funzione. Il terzo motivo di apprezzamento è legato alle agevolazioni locali: molte amministrazioni, maggiormente sensibili alle tematiche ambientali, hanno approvato delibere e leggi per incentivare l’acquisto di veicoli ibridi riconoscendo facilitazioni quali l’esenzione dal pagamento del bollo per 3 o 5 anni, la sosta gratuita sulle strisce blu e il libero accesso alle zone a traffico limitato. Aspetto altrettanto interessante è quello costituito dal valore residuo delle vetture: le auto ibride mantengono un più alto valore nel tempo e questo consente di ritrovarsi un usato che, rispetto ad un’alternativa con motorizzazione convenzionale, ha un deprezzamento minore nel corso degli anni.

Toyota Auris: come va

La nostra esperienza di guida ce la siamo goduta a bordo della Toyota Auris Touring Sports Hybrid, con la quale ci siamo calati nella dimensione eco, rallentando il ritmo per apprezzare comfort e silenzio di marcia. E’ spinta dal powertrain ibrido della potenza complessiva di 136 CV, composto da una unità elettrica da 82 CV, che supporta un 1.8 a benzina da 99 CV a ciclo Atkinson. Con l’Auris Hybrid viene naturale assecondare il motore adottando una guida regolare e morbida.

Il funzionamento è lineare e confortevole, grazie anche al supporto della parte elettrica; quando è necessario lo spunto non è male, anche se l’indole rimane piuttosto tranquilla. Quando si vuole ottenere il massimo, la trasmissione E-CVT  fa salire rapidamente i giri del motore, mentre la velocità si adegua più lentamente. La sua versatilità la rende adatta sia in città sia nelle lunghe percorrenze, anche grazie all’elevata capacità di carico del bagagliaio che va dai 530 ai 1368 litri. All’altissimo livello di comfort contribuiscono un’insonorizzazione eccellente e sospensioni che filtrano molto efficacemente le asperità della strada. Per finire, parliamo dei consumi: l’Hybrid garantisce una percorrenza di 24 km/l in città, circa 20 Km/l nell’extraurbano e 14-15 Km/l in autostrada.

Toyota Auris Touring Sports Hybrid: in sintesi

La Toyota Auris Touring Sports Hybrid coniuga qualità costruttiva, i vantaggi della propulsione ibrida ed un’ottima abitabilità ad un prezzo che la rende alla portata di tutti. Scegliendo gli allestimenti più ricchi, come il Lounge, si ottiene una dotazione completa in rapporto al prezzo. L’Auris Touring Sports Hybrid si fa apprezzare per una guida fluida e silenziosa, votata decisamente al comfort. La sua versatilità la rende adatta tanto alle lunghe percorrenze quanto all’utilizzo urbano.

Piace: efficienza sistema ibrido, capienza bagagliaio, rapporto qualità/prezzo

Non piace: sistema d’infotainment

Toyota Auris Touring Sports Hybrid: scheda tecnica

Dimensioni:
Lunghezza: 460 cm
Larghezza: 176 cm
Altezza: 149 cm
Passo: 260 centimetri
Bagagliaio: 530-1658 litri
Pneumatici: 17 pollici
Peso: 1485 chilogrammi

Motore:
Cilindrata: 1.8 ibrido (benzina+elettrico)
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 136 cavalli
Coppia: 142 Nm
Cambio: automatico E-CVT
Trazione: anteriore
Prestazioni:
Velocità Massima: 180 chilometri orari
Sprint 0-100: 10.9 secondi
Prezzo: a partire da 27.200 euro.

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