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Toyota C-HR: prova del Crossover ibrido [Video]

Al volante della nuova Crossover compatta della casa giapponese con motorizzazione ibrida

Una delle novità più interessanti di questo fine 2016 è senza subbio il nuovo Toyota C-HR che arriverà sul mercato proprio a partire dai primi giorni di dicembre. Tutto parte dall’idea di un crossover compatto, ecologico e tecnologicamente avanzato che con forme moderne e futuristiche prova a raccontare sé stesso ancor prima di salire a bordo. La sua sigla che diventa un nome Coupé High Rider, per coniugare il piacere di guida e il design al concetto di coupé partendo però dalla praticità di un Suv di segmento C. La versione definitiva di C-HR appare incredibilmente fedele al primo prototipo esposto a Salone di Parigi 2014 e Francoforte 2015, dunque con un salto in avanti evidente nel linguaggio stilistico, costruito attorno ad una carrozzeria grintosa e rompe un pò gli schemi estetici di molti modelli Toyota pur mantenendo un certo family feeling nella zona frontale. Aggressivo anche il listino, con solo tre prezzi, 21.500 Euro per la 1.2 turbo benzina 2WD Active, 23.500 per la 1.2 turbo benzina 4WD Active o la 1.8 Hybrid Active. Infine 25.500 in caso di scelta di una Style o Lounge con motore 1.2 turbo benzina 4WD o 1.8 Hybrid.

Toyota C-HR, come va

Abbiamo scelto di provare la versione 1.8 Hybrid, per scoprire il suo comportamento reale e le sensazioni trasmesse sia dal posto di guida che dentro l’abitacolo, per capire quanto di tutto questo fosse allineato al suo look estetico innovativo e un po’ di rottura. La prima sensazione riguarda il cruscotto e il ponte centrale, ben sagomato, intuitivo e ergonomico, ma soprattutto decisamente futurista, dai pulsanti al grande schermo centrale fino al cruscotto viene pienamente confermato l’effetto “navicella spaziale” che si ha osservandola dall’esterno. L’obbiettivo dei tecnici era quello di ottenere un buon mix tra numerose componenti, come estetica e abitabilità, efficienza su strada e consumi e non ultimo qualità percepita e prezzo.

Complessivamente il bilanciamento ottenuto tra tutti i parametri sembra molto buono soprattutto sotto alcuni aspetti. Perché se l’effetto tecnologia e innovazione legato al concetto di ibrido e di ecologia è senza dubbio un importante elemento di traino, non si può dimenticare che l’aspetto estetico è oggi un aspetto fondamentale da cui può dipendere il successo o meno di un auto, ancor nel segmento dei Suv urbani e che si rivolgono anche ad un pubblico femminile.

Una volta accesa l’auto il fatto che non si avvii anche il motore termico ricorda anche agli smemorati che siamo alla guida di un ibrido Toyota. Cambio su D primo colpo di acceleratore e partiamo con il motore benzina ancora spento che però si avvia dopo pochi secondi. Il suo ingresso è dolce e silenzioso, così come il cambio di rumorosità non troppo evidente, lo sterzo è diretto e abbastanza reattivo e nonostante la corporatura da Suv l’auto mostra poca inerzia e un rollio veramente ridotto anche nelle curve più strette.

Determinante è l’adozione della nuova piattaforma TNGA – Toyota New Global Architecture (già impiegata sulla nuova Prius), una base duttile con sospensioni anteriori MacPherson e posteriore a doppio braccio oscillante che consente un abbassamento del baricentro e un buon controllo dello spostamento dei pesi. Complici pneumatici con cerchi di grande diametro (18 pollici nella versione in prova), la vettura è rapida nei cambi di direzione, con uno sterzo preciso e solido, il tutto senza pregiudicare il comfort grazie a sospensioni dalla corsa lunga che digeriscono bene le asperità stradali.

La potenza non è troppo elevata ma il motore risponde senza ritardi e la spinta è buona fino a circa 100km/h. Ovviamente se si cerca il massimo della reattività è meglio impostare il sistema sulla modalità Sport, così il motore reagirà in modo rapido sin dai primi movimenti dell’acceleratore. Meno immediata invece in configurazione Normal e più dolce la modalità Eco che privilegia i consumi e asseconda una guida morbida perfetta per il traffico urbano. Sono sempre presenti le modalità di guida che modificano la risposta del sistema. I consumi letti nel nostro test in Spagna tra urbano ed extraurbano si attestano tra i 17 e i 22 km/l a seconda del traffico, delle velocità e del tipo di guida, il tutto senza eccessive attenzioni e riguardi verso il pedale dell’acceleratore.

All’interno è molto buono lo spazio a disposizione del guidatore e del passeggero anteriore, mentre sul posteriore i più alti troveranno poco spazio per le gambe. Buono invece il volume del bagagliaio piuttosto regolare e profondo per un Suv con coda spiovente stile coupé, mentre segnaliamo anche qui la mancanza di gancetti appendi abiti sul posteriore (scelta spesso legata a norme di sicurezza in caso di incidente). In conclusione largamente promossa la C-HR sia sul lato dinamico/funzionale che dal punto di vista estetico per un’auto che si candida a diventare non solo un riferimento per il suo segmento ma che sembra già tra le principali candidate per essere inserita nella short list dell’Auto dell’anno 2016.

Toyota C-HR, il Design

Linee taglienti e dimensioni azzeccate. Cinque porte per offrire contemporaneamente grinta estetica e abitabilità nella taglia di 436 cm in lunghezza per 179 cm di larghezza e 155 cm in altezza.  Muscoli in bella vista, superfici sfaccettate e intagli che ne aumentano l’impatto estetico, ispirato alle pietre preziose. Il frontale è una rivisitazione in chiave tech del keen look, gruppi ottici molto allungati, fari a LED solo come optional (fa parte del tech pack – 1800 euro – solo Style e Lounge). La vista laterale è su più livelli e superfici vetrate ridotta con linea di cintura alta, mentre spicca la particolarità della maniglia posteriore nella parte alta della portiera. Il posteriore è dominato dalla coda alta con fari a LED (fa parte del tech pack – 1800 euro – solo Style e Lounge), lunotto di piccole dimensioni, spoiler alto molto pronunciato.

Toyota C-HR, gli interni

Ci sono i frutti dell’evoluzione in qualità e dettagli. Per gli interni high-tech sono stati scelti materiali piacevoli al tatto e nuove soluzioni tecniche, come ad esempio lo schermo touch da 8” di tipo capacitivo: non è più al centro della plancia ma “sospeso” nella zona alta della stessa. Un effetto tecnologico che illumina il cruscotto e da una sensazione di ulteriore ampiezza per gli interni. Buona l’abitabilità e spazio per le gambe. Bene anche i posti posteriori, forse più compressi dalla particolare forma sportiva dell’abitacolo. Il sistema digitale integrato, come già visto sulla nuova Prius, propone la nuova versione del software di gestione Toyota che, se abbinato al navigatore (optional da 900 o 1.000 Euro a seconda che sia Go o GoPlus) consente di avere anche numerosi servizi connessi. Include sempre per tutti gli allestimenti la retrocamera di parcheggio che aiuta nella manovre (visibilità non eccellente causa lunotto piccolo e montante posteriore-portiera posteriore molto estesi). Lounge prevede di serie i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con S-IPA (Simple-Intelligent Parking Assist).

Toyota C-HR, sistemi di ausilio alla guida

Da qualche anno Toyota sta lavorando nella direzione del miglioramento dei sistemi di sicurezza e nell’aggiornamento degli standard presenti sulle vetture. Poco più di un anno fa venne introdotto il pacchetto Toyota Safety Sense basato sul funzionamento congiunto di una telecamera frontale e un laser che debuttò su Auris, Yaris e Aygo. Ad inizio 2016 fu il turno della nuova Rav4 che introdusse la versione aggiornata del sistema (TSS plus) con l’aggiunta del riconoscimento pedone e il cruise Control adattivo grazie alla sostituzione del laser con un radar.

Oggi è il turno della Toyota C-HR che è equipaggiata di serie con Toyota Safety Sense Plus, su tutti gli allestimenti con telecamera monoculare dietro lo specchio retrovisore interno e radar frontale dietro il logo del marchio. Presente anche il Sistema di Pre-Collisione PCS, in azione a velocità compresa tra 10 e 180 km/h circa, tra 10 e 80 km/h circa nel caso con rilevamento pedoni. Lavora con tre fasi: avvertenza pericolo, pre caricamento impianto frenante (brake boost), frenata autonoma di emergenza. Gli interventi volontari da parte del guidatore (es. sterzata – evitamento ostacolo) interrompono il funzionamento del sistema.

Merita una menzione a parte il Cruise Control Adattivo ACC di tipo full speed range: una volta che il sistema è attivo (a partire dai 50 km/h), il veicolo accelera, decelera e si arresta automaticamente in base ai cambiamenti di velocità del veicolo che precede anche senza che il guidatore azioni il pedale dell’acceleratore o del freno.

Scheda Tecnica

Dimensioni: 
Lunghezza: 436 cm
Larghezza: 179 cm
Altezza: 156 cm
Passo: 264 cm
Numero posti: 5
Bagagliaio: 377 dm3
Pneumatici: 
Anteriori: 215/65R16 98H – 215/60 R17 96H – 225/50 R18 95
Posteriori:215/65R16 98H – 215/60 R17 96H – 225/50 R18 95
Freni:
Anteriori (mm): dischi ventilati (298,5)
Posteriori (mm): dischi (281)
Motore: ( versione 1.8 VVT-i HYBRID )
Alimentazione: benzina
Numero di cilindri: 4 cilindri in linea
Cilindrata: 1798 cm3
Potenza: 90 KW (122 Cv) a 5200 giri
Coppia Max: 142 Nm ( solo motore a benzina )
Omologazione: Euro 6
Cambio: planetario a variazione continua
Trazione: anteriore
Prestazioni: 
Velocità massima: 170 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h: 11 secondi
Consumi (l/100km):
Ciclo urbano: 3,5
Ciclo Extra urbano: 4,1
Ciclo combinato: 3,9

Prezzi di listino (al netto della campagna sconti)
1.2T (116 CV) CVT Active 25.700
1.2T (116 CV) CVT Active 4WD 27.700
1.2T (116 CV) CVT Style 4WD 29.700
1.2T (116 CV) CVT Lounge 4WD 29.700
1.8H (122 CV) E-CVT Active 28.400
1.8H (122 CV) E-CVT Style 30.400
1.8H (122 CV) E-CVT Lounge30.400

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