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Porsche Panamera 2017: prima prova

La prova su strada della Porsche Panamera 2017 a Madonna di Campiglio, sul percorso della celebre Winter Marathon.

La Porsche Panamera 2017 vola in alto. La prima prova su strada della vettura tedesca di segmento F, quello delle berline sportive, ha impressionato soprattutto per la spiccata versatilità con cui la seconda generazione della quattro porte si presenta sul mercato. Il modello in questione ha segnato un punto di rottura per Porsche che, dal 2009, ha deciso di espandere la propria gamma di veicoli, aprendosi a un’altra clientela con tutte le difficoltà che segnano un cambio di passo di questo tipo. Quattro anni dopo è arrivato il primo restyling, seguito dalle versioni di Panamera ibride e ibride plug-in.

A fine 2016, il modello mostra un profondo rinnovamento: nuovi motori e cambio, telaio e dinamica di guida perfezionate oltre a un quadro display e comandi che anticipa il futuro dei modelli Porsche. Il mio primo contatto con la nuova Porsche Panamera avviene a Madonna di Campiglio: la perla delle Dolomiti è stata scelta come quartier generale della #PanameraWinterExperience organizzata da Porsche Italia in occasione della Winter Marathon. Lì non mancano una serie di 911 da cui prende spunto la livrea della nuova Porsche Panamera, lunga ora 5 metri (+34 mm rispetto al modello precedente) e con un passo di quasi 3 metri (+30 mm). Esteticamente spiccano soprattutto la fiancata filante e la sottile linea a LED delle luci posteriori sovrastata da uno spoiler estraibile, uno dei tanti dettagli che si può ammirare nelle foto.

Salire per la prima volta a bordo di una nuova Porsche trasmette una bella emozione che sulla nuova Panamera lascia subito spazio a un certo stupore. In primis per l’operazione stessa di salita, molto agevole rispetto a una sportiva pura e poi per l’abitacolo in cui si è immersi. Se la tradizionale chiave a sinistra ormai è una pietra miliare della casa, domina la sensazione di qualità percepita degli interni e il nuovo sistema di infotainment: Panamera, infatti, porta al debutto il sistema Porsche Communication Management (PCM) di nuova generazione con un ampio display touch da 12,3 pollici personalizzabile a piacimento. Il sistema supporta Apple CarPlay in attesa di Android Auto).

Non appena la mano si avvina al PCM i sensori di prossimità attivano l’apertura di una barra dei sottomenu, che offre una lunga serie di funzioni: è possibile trovare e ricercare la disponibilità di parcheggi, del prezzo dei carburanti, informazioni sui trasporti ed eventi in una determinata zona. La fruibilità è ottima grazie alla chiarezza grafica, alla facilità di trovare i pulsanti e al livello di precisione dello schermo anche quando si imposta il navigatore, spesso nota dolente di molti modelli. Peccato solo che la sim dati per il traffico internet non venga fornita da Porsche insieme alla vettura. In compenso per coloro che hanno meno familiarità con il nuovo sistema di infotainment è possibile utilizzare i tasti presenti nel tunnel centrale e rivolgersi al Porsche Connect Support messo a disposizione dalla casa con un call center interno disponibile tutti i giorni e in cinque lingue diverse.

Apprezzabile anche il quadro strumentazione che prende il nome di Porsche Advanced Cockpit: di analogico c’è solo il contagiri mentre tachimetro e contachilometri sono tutti digitali e ben leggibili grazie ai due display rotondi da 7 pollici. Il volante ispirato a quello della Porsche 918 Spyder è piacevole da vedere e funzionale: due rotelline e pochi tasti ben posizionati garantiscono un semplice accesso alle informazioni di guida. Tramite la consolle centrale si regolano anche le lamelle del bocchettone di aerazione centrale, funzione utilizzabile anche dai passeggeri posteriori sul rispettivo pannello in caso di climatizzatore automatico opzionale a quattro zone. Ampio il vano bagagli da 495 litri ed espandibile fino a 1.304 litri: si carica con facilità grazie a un portellone che si spinge in alto ed è dotato di chiusura elettrica di serie.

Porsche Panamera 2017, il test drive

Il freddo intenso, con temperature fino a -15°C, e il ghiaccio sulla strada non intaccano l’esperienza con la Porsche Panamera 2017. I sedili sono sportivi ma allo stesso tempo comodi e avvolgenti, e non si fatica a trovare la posizione corretta. La prova della versione 4S diesel, dotata di pacchetto opzionale Sport Chrono, è durata circa 70 km, giusto il tempo di capire quanto il motore a gasolio possa far sognare in grande. Merito dei 422 cavalli e di ben 850 Nm di coppia massima disponibile già da 1000 giri e che si avverte fino ai 4000 giri. A garantire le performance da brivido annunciate, come l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi, ci pensa il pulsante Sport Response che mette a disposizione la massima potenza per 20 secondi da qualsiasi delle quattro modalità di guida (Normal, Sport, Sport Plus e Individual). Se a un certo punto, invece della potenza del motore, volete sentire un po’ di musica, l’impianto audio BOSE da 14 altoparlanti e 710 Watt farà al caso vostro mentre i più esigenti possono optare per un Burmester 3D High-End Surround Sound System da 1.455 Watt e 21 altoparlanti.

Lo sterzo preciso e leggero trasmette sicurezza e il peso di 2120 kg non si avverte durante la guida, esaltata dalle sospensioni pneumatiche adattive per tre diverse tipologie di assetto. A queste si aggiunge il PASM, una regolazione elettronica degli ammortizzatori che reagisce alle condizioni del fondo stradale e allo stile di guida. I tecnici Porsche ci spiegano che il sistema trasmette maneggevolezza alle basse velocità e una maggiore stabilità ad andature più sostenute. Il resto lo fanno il Porsche Dynamic Chassis Control che regola la rigidità delle barre antirollio e il Porsche Torque Vectoring Plus che aumenta la dinamica e la stabilità di guida. I sistemi sono governati da un cervello centrale denominato Porsche 4D-Chassis-Control: regola il telaio e stabilizza il rollio in tempo reale calcolando le inclinazioni della vettura in curva e riducendole. Non da meno l’asse posteriore sterzante, disponibile come optional: migliora l’agilità e diminuisce il raggio di sterzata.

[rating title=”VOTO” value=”9″ value_title=”Primo contatto” layout=”left”]

A proposito di telaio, la nuova Porsche Panamera si basa sulla piattaforma modulare MSB del Gruppo Volkswagen che consente la realizzazione di due passi (come nel caso della versione allungata di Panamera, la Executive) e di tutti i tipi di trazione.

La trazione integrale, di serie praticamente su tutte le versioni, dà il meglio di sè in situazioni limite come su strada ghiacciata e innevata (percorsa in tutta sicurezza per qualche centinaia di metri) anche in modalità sport e con la taratura più morbida delle sospensioni. Togliendo per qualche km l’ESP, il controllo elettronico della stabilità (anzi il PSM brevettato Porsche), e provando ad alzare un po’ il ritmo, la tenuta resta considerevole nonostante sensazioni che rimandano a sportive dalla trazione posteriore, disponibile solo sul modello d’ingresso della gamma Panamera. Il cambio PDK doppia frizione a 8 marce (le ultime due di risposo) spicca per velocità e precisione con un unico neo: la leva del cambio è poco ergonomica, molto meglio farne a meno.

Porsche Panamera 2017

Notevole, invece, la frenata (dischi carboceramici in opzione) anche se non è certo una novità vista l’efficienza dei freni in casa Porsche. Al tempo stesso, la Porsche Panamera 2017 regala un comfort invidiabile: alla velocità di crociera 80 km/h il motore in ottava marcia staziona intorno ai 1000 giri in assenza di rumori e vibrazioni creando l’ambiente ideale per un lungo viaggio o per un’auto di rappresentanza. In questo caso i consumi possono rimanere sotto i 10 km/l e avvicinare il dato dichiarato dalla casa di 6,8 litri ogni 100 km nel ciclo combinato. Dimenticatevi questi numeri se invece avete voglia di divertirvi un po’.

Tra i numerosi sistemi di assistenza alla guida il più importante è l’assistente di visione notturna: una termocamera riconosce gli esseri umani e gli animali di grossa taglia mandando un messaggio di avvertimento a colori nel cockpit. Nel caso la vettura disponga dei fari Matrix LED da 84 pixel (particolarmente utili su strada bagnata dove attenua l’effetto ottico di riverbero dell’acqua), il pedone viene brevemente illuminato per tre volte per consentire una risposta più immediata da parte del conducente. Il sistema funziona però solo dai 70 km/h in su per evitare in ambito urbano si attivi con troppa facilità. Utile anche il nuovo Porsche InnoDrive che lavora in collaborazione con una cartografia 3d: sulla base dei dati di navigazione vengono calcolati e attivati i valori ottimali di accelerazione e rallentamento per i tre chilometri successivi.

Porsche Panamera 2017, prezzo e versioni

Porsche Panamera 2017

Porsche Panamera 2017 si pone l’obiettivo di unire due mondi, quello delle auto sportive e delle berline di lusso, in una sola vettura capace di adattarsi alle esigenze di ogni conducente. Lo fa in modo convincente ma a un prezzo decisamente salato: il listino della versione full-optional provata sfiora i 150.000 euro. Il costo della Panamera 4S Diesel parte, invece, da poco più di 120.000 euro ed è la prima ad arrivare sul mercato insieme a Panamera 4S e Panamera Turbo, quest’ultima dotata di un motore turbo benzina da 550 cavalli. Per chi, invece, volesse puntare su una Panamera a trazione posteriore da 330 cavalli bastano 92.718 euro.

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