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Volkswagen Golf Alltrack: primo contatto

Crescono la versatilità e l’effetto premium, rimane tutto il meglio della media tedesca.

La famiglia della Volkswagen Golf si arricchisce della variante “Alltrack” che abbiamo provato per voi nei pressi di Malaga, in Spagna: la formula è quella, collaudata, delle “allroad” di casa Audi e della nuova Passat Alltrack ed è basata su una carrozzeria station-wagon sensibilmente rialzata da terra, dalla trazione 4×4 e da finiture specifiche per la carrozzeria che donano all’auto un gradevole aspetto “country”. Il target di VW è quello di allargare le potenzialità commerciali dell’offerta Variant: la giardinetta su base Golf rappresenta attualmente 1/5 delle vendite globali della media di Wolfsburg; e quel retrogusto da SUV-premium della Alltrack potrebbe stragare molti.

In Italia la vettura sarà commercializzata a giugno con 3 motorizzazioni, tutte turbodiesel: si parte dal parco 1.6 TDI da 110 CV con un consumo medio di 4,8 l/100 Km (prezzo di 29.400 euro), passando per i generosi 2.0 TDI con potenze di 150 CV (consumo medio di 4,9 l/100 km, offerto a 31.400 euro) e 184 CV (consumo medio di 5.0 l/100 km; costa 34.400 euro). Quest’ultimo sarà abbinato di serie al cambio doppia frizione DSG. Curata la dotazione di serie che include anche dispositivi come il sistema di frenata anti-collisione, il “Fatigue Detection” (sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore), il differenziale autobloccante elettronico “XDS+”, i cerchi in lega da 17”, il climatizzatore automatico ed il cruise control.

La Alltrack su strada ed in fuoristrada

[rating title=”VOTO” value=”8″ value_title=”prima impressione” layout=”left”] Abbiamo guidato la Golf Alltrack spinta dal motore più performante, il 2 litri a gasolio da 184 CV di potenza erogati nell’intervallo 3.500-4.000 giri/min. e 380 Nm di coppia motrice, costanti fra i 1.750 ed i 3.250 rpm. L’unità motrice è accoppiata di serie al cambio automatico DSG a 6 rapporti: un assortimento di elementi che garantisce accelerazioni e riprese molto brillanti pur mantenendo consumi contenuti. Nella marcia autostradale il turbodiesel tedesco mette in mostra un elevato tiro ai bassi ed ottime doti di allungo, con livelli di rumorosità molto contenuti ed assenza di vibrazioni. Il DSG riesce a tirare fuori tutto il meglio di questo 4 cilindri, facendolo lavorare sempre nel range di coppia ottimale ed assicurando cambiate impercettibili ed istantanee.

L’assetto rialzato non ha penalizzato le doti dinamiche dell’auto: la Alltrack non cede quasi nulla a rollio e beccheggio, mantenendo sempre un’ottima compostezza, accompagnata da una migliore capacità di assorbimento delle asperità rispetto alle altre Variant. Unica nota stonata rimane lo sterzo, fin troppo molle nella regolazione più confortevole del Driving Profile Selection (di serie su Alltrack, cambia anche la risposta di acceleratore e cambio automatico) e poco comunicativo anche in quella più sportiva, dove tuttavia acquisisce più consistenza. Il nostro esemplare era inoltre dotato delle sospensioni elettroniche DCC, optional offerto a poco più di 1000 euro: consente di variare l’assetto su tre diverse modalità di funzionamento e contribuisce a rendere la vettura più confortevole nella marcia autostradale e maggiormente equilibrata quando si decide di alzare il ritmo.

L’assetto rialzato non ha penalizzato le doti dinamiche #VolkswagenGolfAlltrack

Impressioni positive anche nel fuoristrada: grazie soprattutto all’assetto rialzato, la Alltrack affronta senza problemi salite e discese molto ripide, manifestando peraltro una più che adeguata capacità di trazione in ogni frangente di guida offroad; talvolta però si avverte qualche “strattone” durante i trasferimenti di coppia fra gli assali dovuto alle logiche di funzionamento del sistema 4×4 con frizione Haldex. Comoda ed intuitiva la funzione di mantenimento automatico della velocità nelle discese più ripide: si attiva settando il Driving Profile Selection nella modalità di guida “Offroad” e consente di concentrarsi meglio sul direzionamento delle ruote anteriori.

Gli highlights della VW Golf Alltrack

Elemento caratterizzante dell’auto, costruita sulla piattaforma modulare MQB, è l’assetto rialzato di 20 mm che conferisce alla Alltrack l’aspetto di una crossover, look messo in risalto anche dai rivestimenti dei passaruota in plastica grezza e dalla protezione che si snoda al di sopra dei listelli sottoporta cromati e nella parte inferiore dei paraurti. Specifici per questo modello pure i gusci degli specchietti retrovisori esterni, i mancorrenti sul tetto e le protezione sottoscocca anteriori e posteriori, tutti di colore argento lucido. All’interno, promosso a pieni voti per materiali ed assemblaggi, spiccano invece particolari come il logo “Alltrack” ricamato sugli schienali anteriori; lo stesso è riportato sui listelli sottoporta anteriori in acciaio inox. Ampio il vano di carico che vanta una volumetria che oscilla fra i 605 ed i 1620 litri (lo schienale è frazionabile e abbattibile in rapporto 60:40).

Cuore del sistema di trazione integrale “4Motion” è la frizione a lamelle Haldex posta al retrotreno ed azionata da una pompa dell’olio elettroidraulica: in caso di perdita di aderenza delle ruote anteriori una centralina elettronica invia in poche frazioni di secondo la coppia motrice alle ruote posteriori (può trasferirne fino a poco meno del 100%). In fase di carico ridotto o di rilascio la trazione è affidata principalmente all’asse anteriore, mentre quello posteriore risulta disaccoppiato a tutto vantaggio dell’efficienza nei consumi. La frizione Haldex si occupa del bloccaggio longitudinale, mentre il bloccaggio elettronico del differenziale EDS sulle quattro ruote, integrato nel programma di controllo elettronico della stabilizzazione ESC, provvede al bloccaggio trasversale su entrambi gli assi.

Affronta senza problemi salite e discese molto ripide #VolkswagenGolfAlltrack

La Golf Alltrack dispone inoltre sia sull’asse anteriore sia sull’asse posteriore del differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+, una funzione supplementare che durante la marcia in curva ad alta velocità frena le ruote interne alla curva ottimizzando così il comportamento di guida. Presente anche il sopracitato programma di guida “Offroad”, che attiva una funzione di marcia assistita in discesa (mantenendo costante la velocità), una taratura modificata dell’acceleratore e una configurazione off-road dell’ABS.

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