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Mercedes SL 63 AMG: il test di autoblog

Abbiamo provato su strada l’ultima, impressionante, generazione della SL 63 AMG: scopri com’è andata!


Il cielo di Saint Tropez e le tortuose strade collinari limitrofe alla nota località balneare francese, sono state la cornice in cui è avvenuto il nostro primo contatto con la nuovissima Mercedes SL 63 AMG, versione ipersportiva della più celebre delle scoperte due posti secchi di Stoccarda. Una vettura totalmente riconcepita per coniugare caratteristiche totalmente distanti tra loro, come comfort e sportività, velocità e parsimonia nei consumi. I tecnici di Affalterbach hanno lavorato alacremente col target di porsi ai vertici della categoria delle spider di lusso; ma anche con l’intento di conferire alla SL 63 doti di guida prima d’ora sconosciute a qualsiasi SL ed un piacere di guida estremamente elevato.

Nel nostro precedente incontro con la SL, ci eravamo chiesti quanto la variante 63 AMG si sarebbe potuta avvicinare, a livello dinamico, alla sportivissima SLS AMG Roadster: dopo averle provate entrambe, possiamo dirvi che di similitudini ce ne sono molte. Ma sono tante anche le differenze, e Mercedes ha lavorato in maniera coerente, proponendo alla sua clientela due prodotti molto più caratterizzati di quanto prezzi e potenze in gioco potrebbero far pensare. E torneremo su questo concetto nel capitolo dedicato alla guida.

Spesso e volentieri è quasi automatico descrivere un nuovo prodotto definendolo come “migliore” rispetto a quello che va a rimpiazzare. Ma nel caso della nuova SL 63 AMG, parliamo di un passo avanti veramente enorme rispetto al passato; di un’auto cresciuta in meglio sotto tutti i punti di vista. La SL 63 AMG è evoluta in maniera radicale, senza scendere a compromessi con se stessa e dando ancora più valore a quelle caratteristiche che la rendono un modello unico. Scopritela con noi…

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Design ed interni: sportiva fuori, lussuosa dentro

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La ricetta stilistica utilizzata per la SL 63 AMG conserva l’eleganza innata tipica della roadster della Stella, aggiungendo quel consistente “tocco di testosterone” che porta in dote un look palestrato, da atleta pronta allo scatto. All’anteriore i due elementi maggiormente distintivi sono la mascherina del radiatore “doppia lama” con superfice cromata, che incorpora la Stella Mercedes, destinata a finire su tutti i nuovi modelli AMG. Nella grembiulatura anteriore la ricetta sportiva prevede vistose prese d’aria dai profili squadrati; le laterali sono delimitate superiormente da elementi ottici a LED.

Il kit aerodinamico AMG, con spoiler posteriore in carbonio montato sul baule, esalta le proporzioni sportive della vettura: un sapiente impasto di elementi già ampiamente collaudati come il cofano motore lungo, l’ abitacolo compatto e rastremato quasi a livello dell’assale posteriore e la coda muscolosa, dai fianchi larghi. I fascioni sottoporta specifici, i cerchi in lega AMG ed i loghi “V8 BITURBO”, non lasciano celata l’indentità del mezzo nemmeno nella vista laterale. I “titoli nobiliari” sono manifestati in coda mediante lo scarico sportivo AMG con doppi terminali quadrangolari integrati nel paraurti, pronti ad elargire il caratteristico “inno di Affalterbach”.

All’interno invece l’atmosfera è da vera Mercedes di lusso: gli interni della SL 63 sembrano di fatto avvolgere i fortunati passeggeri in una nicchia aperta al cielo o isolata dal mondo, a seconda dei desideri del guidatore. La realizzazione di materiali ed assemblaggi è semplicemente perfetta, così come l’ergonomia. Inutile cercare difetti in questo senso: semplicemente non ce ne sono. Ottima la spaziosità, ineccepibili le possibilità di regolazione del posto guida, perfettamente riuscito il connubio fra le linee eleganti della plancia e la sportività degli inserti in fibra di carbonio del nostro esemplare in prova: un esempio di precisione costruttiva e massima qualità. Come si conviene da un’auto di questo livello.

Il design interno si ispira al cockpit di un aereo sia nelle forme che nella realizzazione dei comandi: elementi stilistici specifici, derivati dalla sportivissima SLS AMG, rafforzano il dna della vettura. Parliamo delle bocchette di ventilazione che ricordano le turbine di un jet, della leva del cambio E SELECT rivestita in pelle con impresso l’emblema AMG o delle manopole per la gestione del cambio e del sistema di radionavigazione. Quest’ultimo nasconde una delle principali caratteristiche della SL 63 AMG, il Performance Media AMG, un sistema informativo ispirato al Motorsport e che offre dati su motore come la temperatura dell’olio motore, dell’acqua di raffreddamento nonché la temperatura dell’olio del cambio, potenza del motore, coppia motrice e posizione del pedale dell’acceleratore, le accelerazioni laterali, longitudinali e sui tempi sul giro. La strumentazione si caratterizza per due generosi quadranti circolari fra i quali è alloggiato un display a colori TFT tridimensionale, con cui vengono visualizzate informazioni come la temperatura dell’olio e del liquido di raffreddamento, lo stato di esercizio della funzione Start-Stop ECO, la regolazione dell’assetto e della trasmissione automatica.

Le poltrone riservate agli occupanti dell’abitacolo confermano il carattere da vera GT di lusso della SL 63 AMG: profilate per essere sportivamente contenitive, vantano un sostegno lombare regolabile su 4 parametri, funzione di riscaldamento e regolazione della lunghezza dei cuscini e del sostegno laterale dello schienale. In esclusiva per SL 63 AMG è disponibile l’orologio analogico AMG nel look IWC al centro della plancia. La SL 63 AMG possiede di serie inserti in carbonio che conferiscono agli interni un’accattivante atmosfera Motorsport. A richiesta, senza sovrapprezzo, sono disponibili inserti in alluminio con rifiniture longitudinali scure o chiare, nonché modanature in frassino nere lucide, marroni chiare opache oppure marroni lucide.

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Telaio e carrozzeria in alluminio: il peso scende di 125 kg

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Telaio e carrozzeria della nuova SL 63 AMG sono realizzati quasi interamente in alluminio: il peso scende di ben 125 kg, mentre la rigidità torsionale viene incrementa del 20% (19.400 Nm per grado, record assoluto per il segmento). Per la copertura dietro al serbatoio i progettisti hanno scelto il magnesio, mentre i montanti anteriori e il telaio del tetto sono realizzati con lamiere d’acciaio, in cui sono integrati elementi tubolari in acciaio ad alta resistenza. Quella della SL è la prima carrozzeria interamente in alluminio ad essere prodotta in grande serie da Mercedes: pesa 254 Kg, circa 110 Kg in meno rispetto ad una scocca equivalente in acciaio. Altre misure di alleggerimento compensano il peso aggiuntivo che l’incremento del comfort, i nuovi sistemi di assistenza alla guida e altri accorgimenti tecnici hanno inevitabilmente comportato. La massa complessiva è pari a 1845 kg, contro i 1970 kg della versione precedente.

La sostituzione di materiali espansi fonoassorbenti con composti isolanti a spruzzo (sprayable acoustic compositions) dallo spessore variabile, realizzati in funzione delle esigenze, e la riprogettazione del rivestimento del sottoscocca, hanno indotto un risparmio di peso di 2,5 kg. Anziché in acciaio, le guide degli alzacristalli sono realizzate in alluminio, a vantaggio di una riduzione della massa di 0,5 kg. La parte anteriore del tetto e del montante posteriore con struttura in magnesio e materiale sintetico, nonché altri miglioramenti riguardanti la progettazione di telaio tubolare, cappelliera, telaio del lunotto e intelaiatura, comportano un contenimento di altri 15 kg. Il parabrezza più sottile di 0,5 mm (con pellicola acustica) ed il lunotto più sottile di 0.7 mm, tolgono complessivamente altri 2 kg. Il supporto della plancia portastrumenti è costituito da un tubo continuo in allumino, sottoposto a idroformatura ad alta pressione interna con puntoni in magnesio e supporti in polimero spruzzati. Risparmio di peso: 2,2 kg.

Con l’introduzione della tecnologia «shift-by-wire», la vecchia leva del cambio è stata sostituita dal comdando dell’ E-SELECT nella DRIVE UNIT AMG: pesa solo un sesto della soluzione adottata nel modello precedente con un risparmio di peso di 1,4 kg. Il pianale del bagagliaio a forma di pannello a nido d’ape al posto del pannello in legno finora utilizzato, e la sostituzione del pannello del vano piedi del passeggero in acciaio con uno in materiale sintetico, limano altri 1,5 kg. La nuova struttura del sedile con inediti motorini di regolazione, supporto lombare regolabile su 4 parametri e poggiatesta attivi di serie, consente un risparmio di peso di ben 11 kg. Inoltre, grazie ad un sistema intelligente di gestione dinamica dell’energia, non sono più necessarie due grandi batterie: ne basta una da 95 Ah nel bagagliaio, che viene supportata da una batteria da 12 Ah per la funzione ECO start/stop. Risparmio di peso è pari a quasi 4 kg.

Ogni vettura è dotata di un fascio di cavi per abitacolo, plancia e vano motore a seconda delle esigenze. Grazie a questo fascio di cavi “su misura” si evita di appesantire ulteriormente la vettura con cavi superflui. Con il sistema Frontbass non sono più necessari woofer e altoparlanti porte separati. Si risparmiano così più di 4 kg. L’asse anteriore a 4 bracci, montato sul precedente modello e già sottoposto a un’ottimizzazione del peso, è ora dotato di un fuso a snodo e di un braccio elastico in alluminio. Ora entrambi i semiassi anteriori sono completamente realizzati in questo materiale. Il telaio ausiliario per i semiassi anteriori, la scatola dello sterzo e il motore sono realizzati anch’essi nella suddetta lega. Riduzione del peso complessiva: 11 kg. Sono stati usati materiali intelligenti anche per il cofano bagagli, realizzato in materiale composito e in carbonio leggero. Il componente in carbonio è stato incollato ad un guscio esterno in plastica. Il risultato è un risparmio di peso di 5 Kg rispetto ad un cofano bagagliaio tradizionale. Il cofano motore invece è in alluminio, così come le portiere.

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Motore: due turbo per 8 cilindri

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Artefice principale degli “effetti speciali” assicurati dalla nuova SL 63 AMG è certamente il portentoso propulsore otto cilindri da 5.5 litri, capace di sviluppare una potenza massima di 537 CV a 5.500 rpm e una coppia motrice di ben 800 Nm fra 2.000 e 4.500 rpm. Per chi cerca ancora di più, per la SL 63 AMG è disponibile anche il Performance Package, che porta la pressione di sovralimentazione da 1,0 a 1,3 bar: in questo caso la cavalleria sale a quota 564 CV, erogati a 5.500 rpm, mentre la coppia motrice tocca il valore monstre di 900 Nm, fra 2.250 e 3.750 rpm. L’ultima creazione AMG è la più potente del suo segmento. Le prestazioni sono ovviamente di altissimo livello: l’auto accelera da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi, ma con il Performance Package AMG il tempo scende a 4,2 secondi. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h; con il Performance Pack, la barriera elettronica viene spostata a 300 km/h.

Ottimizzato nel peso il sistema di scarico, capace di assicurare un sound potente e vibrante in ogni condizione di marcia. Se i valori di potenza e soprattutto di coppia massima sono aumentati rispetto al precedente V8 aspirato AMG da 6,3 litri (capace di 630 Nm con 747 cc di cilindrata in più), i consumi si sono invece nettamente ridotti: la SL 63 AMG, anche col pacchetto Performance Pack, consuma 9,9 litri per 100 chilometri (231 g CO2/km): una riduzione di 4,2 litri rispetto al modello precedente, corrispondente ad una flessione del 30%. Merito anche di tecnologie come lo Start&Stop e il sistema di recupero dell’energia frenante: nelle fasi di rilascio ed in frenata, l’energia cinetica viene sfruttata per caricare la batteria anziché disperdersi sotto forma di calore.

I principali dati tecnici in sintesi

Disposizione dei cilindri 8/V
Angolo tra le bancate cilindri 90°
Valvole per cilindro 4
Cilindrata 5.461 cm3
Alesaggio x Corsa 98,0 × 90,5 mm
Distanza tra i cilindri 106 mm
Rapporto di compressione 10,0 : 1
Potenza 395 kW (537 CV) a 5.500 giri/min
415 kW (564 CV) a 5.500 giri/min*
Potenza per litro 72 kW (98 CV)
76 kW (103 CV)*
Coppia max. 800 Nm a 2.000-4.500 giri/min
900 Nm a 2.250-3.750 giri/min*
Coppia per litro 146 Nm
165 Nm*
Regime max. 6.400 giri/min
Peso motore (a secco) 204 kg
Rapporto peso/potenza 0,38 kg/CV
0,36 kg/CV*
Consumo (NEDC combinato) 9,9 l/100 km
Emissioni di CO2 231 g/km
Accelerazione da 0 a 100 km/h 4,3 s
4,2 s*
Velocità massima 250 km/h**

* con Performance Package AMG; ** limitata elettronicamente.

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Tecnica: i segreti del motore M 157

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Nella progettazione del propulsore 5.5 V8 biturbo M 157 gli ingegneri della AMG avevano in mente un target ben preciso: ridurre drasticamente i consumi di carburante, mantenendo inalterate le dote di reattività, coppia e sound tipiche dei plurifrazionati di Affalterbach. Un risultato concretizzato con la nuova unità turbocompressa ad 8 cilindri, capace di un maggiore rendimento termodinamico: merito della combinazione tra sovralimentazione biturbo, iniezione diretta di benzina e combustione a getto guidato; caratteristiche che consentono al motore di utilizzare meglio il carburante, riducendo i consumi e le emissioni. Nelle fasi di carico, la pressione del carburante nel condotto ad alta pressione viene regolata in modo variabile, in base al fabbisogno, tra 100 e 200 bar, in modo da garantire una prontezza di risposta ottimale. Sempre per quest’ultimo fine, tutti i condotti d’aria nel tratto di aspirazione sono stati accorciati il più possibile. Il V8 presenta un basamento interamente in alluminio (il peso a secco del motore è pari a 204 Kg), distribuzione a quattro valvole per cilindro con regolazione degli alberi a camme, intercooler aria/acqua, gestione dell’alternatore e start/stop di serie. Rispetto al precedente V8 AMG aspirato da 6,3 litri con cilindrata di 6208 cm3, il nuovo V8 biturbo AMG da 5,5 litri presenta una cilindrata di 5461 cm3.

I due turbocompressori sono alloggiati accanto alle bancate cilindri e, ad un regime massimo di 185.000 giri a pieno carico, comprimono 1.750 kg di aria all’ora nelle camere di combustione. La pressione massima di sovralimentazione è di 1,0 bar, che diventa 1,3 bar con Performance Package AMG. Il corpo delle turbine è saldato ai collettori dei gas di scarico a doppia parete che, con un guscio interno di 1.2 mm di spessore, consentono una struttura particolarmente compatta che comporta vantaggi anche per quanto riguarda il riscaldamento dei catalizzatori. Il V8 M157 è privo della valvola di ricircolo: questo accorgimento ha garantito una scatola del compressore dalle proporzioni estremamente compatte. L’otto cilindri ad iniezione diretta, adotta un sistema di raffreddamento dell’aria di sovralimentazione mediante un compatto intercooler aria/acqua, alloggiato in seno alla V formata dalle bancate. Il breve percorso che l’aria di sovralimentazione deve effettuare, garantisce una risposta ottimale del motore. Le tubazioni in acciaio legato per l’alimentazione di aria esterna e di sovralimentazione, realizzate mediante idroformatura, hanno uno spessore delle pareti di appena 0,8 mm e sono concepite per contenere il più possibile le perdite di pressione.

Il coperchio dei cuscinetti di banco dell’albero motore è realizzato in ghisa grigia e imbullonato al basamento. A garantire un minore attrito degli otto pistoni provvedono le canne dei cilindri in Silitec di alluminio-silicio incorporate per fusione. I fori di ventilazione praticati nel basamento aumentano la potenza e riducono i consumi in condizioni di carico parziale: si tratta di fori longitudinali, al disopra dei cuscinetti di spinta, che collegano le cavità del basamento tra loro adiacenti. Normalmente, a seguito del movimento verso l’alto e verso il basso dei pistoni, l’aria viene spinta nella coppa dell’olio per poi essere nuovamente aspirata, e questo comporta maggiori resistenze e quindi un calo della potenza motore: i fori di ventilazione prevengono questo fenomeno, assicurando un’efficace compensazione della pressione tra le cavità del basamento, riducendo la potenza dissipata. L’albero motore è forgiato nella lega d’acciaio 38MnS6BY, composta da elementi chimici come manganese, zolfo, boro, ittrio e gira su cinque cuscinetti di banco, presenta otto contrappesi ed è ottimizzato in termini di rigidità torsionale, inerzia, ridotte masse rotatorie e lunga durata di esercizio. Uno smorzatore viscostatico a due masse collocato anteriormente elimina le vibrazioni. Per ridurre l’attrito meccanico e garantire un’elevata resistenza all’usura, gli otto pistoni leggeri hanno una superficie di contatto metallica. Gli iniettori dell’olio comandati a pressione presenti nel basamento, assicurano un efficace raffreddamento del cielo dei pistoni sollecitati.

Le valvole di scarico, sottoposte ad elevati stress termici, sono raffreddate al sodio oltreché cave per ottimizzarne il peso. La fasatura continua degli alberi a camme sul lato di aspirazione e di scarico viene regolata in funzione del carico e del regime entro un intervallo di 40 gradi. A seconda del numero di giri del motore, è possibile variare l’incrocio delle valvole per assicurare un’alimentazione ottimale della miscela di aria e carburante nonché un’efficiente espulsione dei gas di scarico. La gestione della regolazione degli alberi a camme avviene elettromagneticamente, per mezzo di quattro attuatori ad alette, e viene controllata dalla centralina di comando del motore. Gli alberi a camme vengono azionati da tre catene dentate, progettate per essere estremamente silenziose rispetto alle catene a rulli cilindrici. Il sistema di raffreddamento ad acqua/olio permette che, dopo l’avviamento a freddo, l’olio motore passi attraverso lo scambiatore di calore olio/acqua: il vantaggio di questo sistema consiste nel riscaldamento più veloce del lubrificante; questo perchè nella fase di riscaldamento l’acqua di raffreddamento diventa calda più rapidamente e successivamente la temperatura dell’olio viene abbassata dall’acqua di raffreddamento stessa.

Se la potenza di raffreddamento del radiatore non dovesse bastare, attraverso un termostato olio, il flusso viene fatto passare anche attraverso un radiatore supplementare ad aria esterno. Un termostato dell’acqua assicura un rapido riscaldamento del liquido refrigerante all’avviamento del motore e durante il successivo processo di funzionamento a caldo. Il raffreddamento ad acqua del motore avviene secondo il principio del flusso trasversale, che interessa sia il basamento sia le testate. Una serie di fessure di raffreddamento supplementari nella testata consentono un migliore raffreddamento della camera di combustione e comportano alcuni vantaggi per la combustione stessa: permettono infatti di anticipare i tempi di accensione senza incorrere nel rischio di battito in testa. Nel tratto che va dai collettori ai terminali, l’impianto di scarico sportivo AMG a due uscite ha una sezione di 70 millimetri. Grazie alla struttura leggera, è stato possibile risparmiare 12,3 kg rispetto al modello precedente. Merito della riduzione dello spessore delle pareti di tutti i condotti dei gas di scarico, della scatola comune per pianale e catalizzatori, della paratia parafiamma, della valvola di commutazione di nuova configurazione, del silenziatore di scarico centrale a struttura tubolare dal volume ridotto e dell’ottimizzazione di tutti gli elementi sospesi.

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Alla guida: poliedricità sorprendente

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Sportività e comfort: due facce di una stessa medaglia per la SL 63 AMG. Eppure questa vettura di facce riesce ad averne addirittura quattro: elegantissima coupè, affascinante roadster, imprendibile supersportiva e lussuosa ammiraglia. Il tutto in un solo, slanciato e proporzionato corpo vettura. Sta al guidatore decidere quale lato della personalità della SL 63 far prevalere sugli altri. Il tutto passa attraverso la gestione delle innumerevoli regolazioni di trasmissione, sterzo, motore e sistema di controllo della stabilità. E con la possibilità di guidare open air…

Procedendo nel traffico cittadino, la SL 63 AMG riesce a dispensare dosi di comfort sbalorditive in relazione alle sue caratteristiche tecniche: nonostante un assetto votato alla sportività e pneumatici dalla spalla ribassata, le asperità, le buche ed il pavè vengono assorbiti con estrema tranquillità dalla vettura. Nessun sobbalzo, nessuno scossone. Il comfort acustico a tettino chiuso è paragonabile a quello di un berlina di lusso: l’insonorizzazione è curatissima e la marcia è accompagnata esclusivamente dal piacevole borbottio del motore 8 cilindri, sempre presente ma mai troppo invasivo. Con il cambio in posizione “Comfort”, le marce si innestano in successione con rapidissima sequenza e senza che il guidatore possa avvertire nulla, col motore che ronza sempre al minimo.

Lo sterzo, coerentemente con l’operato del cambio, rimane leggero e sufficientemente demoltiplicato per essere “stress-free” anche nella guida fra i vicoli più stretti, dove la SL riesce a sgusciare via con la stessa agilità di una citycar. Nella configurazione coupè il guidatore può inoltre godersi la qualità dell’impianto audio (Sound System Surround High-End BeoSound AMG di Bang & Olufsen con amplificatore da 900 Watt di potenza complessiva e ai 12 altoparlanti high-end compreso il Frontbass) e l’estrema comodità dei sedili, da vera ammiraglia. Inutile dire che le regolazioni di seduta, schienale e volante sono praticamente infinite. Il nostro esemplare era inoltre equipaggiato col Magic Sky Control, che permette di regolare il grado di luce che filtra all’interno dell’abitacolo attraverso il tetto in cristallo. Questo genere di esperienza di guida diventa ancora più appagante se si procede con la capote abbassata: con i cristalli alzati ed il frangivento sollevato, il contenimento acustico e quello dei flussi aerodinamici è eccezionale, da riferimento della categoria.

Nella marcia autostradale la SL 63 AMG mette in mostra tutta la bontà delle sue tecnologie di ausilio alla guida, del suo sofisticatissimo cruise control nonché tutti i dispositivi che “monitorano” costantemente la strada, vigilando anche dove il guidatore non può guardare. Basta inserire la velocità alla quale si desidera procedere e la vettura, col suo Distronic Plus, manterrà autonomamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, accelerando alla velocità preselezionata con assoluta precisione e decelerando con fermezza quando serve, il tutto nella fluidità più assoluta. Al contempo la vettura osserva per il guidatore l’angolo cieco dello specchietto retrovisore e fa vibrare il volante se si supera inavvertitamente la linea di mezzeria. Superfluo sottolineare come l’idea di sicurezza che il mezzo riesce ad imprimere al guidatore è sorprendente.

Ma veniamo al lato della brillante personalità della SL 63 AMG che ci è piaciuto più di tutti gli altri: quello della guida sportiva. Quest’aspetto rappresenta probabilmente uno dei maggiori successi ottenuti da Mercedes e dal reparto sportivo AMG: il balzo in avanti in termini di dinamica di guida rispetto alla precedente versione del modello è netto, e non serve spingere l’auto a limite per rendersene conto. Lo sterzo è ora più pronto agli input del guidatore e risulta più preciso ed appagante da gestire. Doti messe ancor più in risalto quando si selezionano i programmi di cambiata più sportivi. In questo caso il comando diventa ancora più consistente e brillante. Ma, coerentemente con lo spirito del modello, volutamente non estremo, il comando non riesce a replicare alla prontezza di sterzo della SLS AMG. E questo è un bene: è uno degli elementi che contribuisce a determinare le diversità fra le due vetture. Anche il grado di comunicatività è leggermente minore.

Valutazioni analoghe si possono fare per la trasmissione: incrementando la velocità di cambiata attraverso il passaggio dalle modalità “Comfort” fino ad “S+”, la trasmissione diventa progressivamente più veloce ed incisiva nel suo funzionamento, sfruttando tutto l’enorme potenziale del grosso motore ad 8 cilindri. Il passaggio alle marce superiori è fulmineo e sembra non dare pausa alla brutale foga con cui il motore accumula giri e velocità. Il passaggio di marcia, a prescindere dal programma di cambiata selezionato, è sempre delicato e non lascia spazio a nessun tipo di scossone; esattamente come richiede il cliente tipo di questa vettura. Nella modalità manuale, il rapporto selezionato rimane innestato anche se il motore continua a sbattere contro il limitatore, proprio come una vera sportiva. Tuttavia si avverte un istante di troppo nei passaggi di rapporto ordinati con i paddleshifts: la cambiata rimane velocissima, ma c’è una frazione di troppo fra quando si “chiama” la marcia e quando il processo di cambiata ha inizio. Nella guida più ispirata bisogna tenerne conto per sfruttare la trasmissione al massimo.

Una delle caratteristiche più riuscite della SL 63 AMG è certamente l’assetto con sospensioni ABC: nella regolazione più confortevole del comparto sospensivo, il corpo vettura appare già ben frenato ai fenomeni di rollio e beccheggio. Questi ultimi vengono praticamente azzerati quando si imposta l’assetto nella sua modalità di funzionamento più sportiva. A quel punto la SL diventa ancora più agile, reattiva ai comandi dello sterzo e capace di fiondarsi in curva con decisione. La massa della vettura, nonostante il lavoro svolto per eliminarla in maniera cospicua, rimane importante. Ma il lavoro svolto dai tecnici AMG sulla distribuzione dei pesi, ha dato certamente dei risultati importanti: la SL 63 AMG maschera estremamente bene il suo peso e affronta ogni curva in maniera ispirata, manifestando un avantreno molto solido, che si oppone con impeto al sottosterzo, ed una coda reattiva ai comandi del gas.

La tenuta di strada assicurata dai generosi pneumatici è molto elevata e la vettura rimane composta e sincera anche nei cambi di direzioni più violenti. Il retrotreno della SL 63 AMG è meno reattivo e nervoso rispetto a quello della SLS AMG, nonostante sia più “scarico” per l’assenza dello schema transaxle, riservato alla Gullwing ed alla relativa versione scoperta. Tuttavia, con la potenza estrema che si ha a disposizione, è possibile far entrare in gioco la coda con estrema facilità, facendo curvare la vettura col gas e cimentandosi in coreografici controsterzi, per la gioia del gommista. Ovviamente il tutto è possibile esclusivamente se si disabilità il controllo di stabilità. Anzi no! La SL 63 AMG è infatti dotata della brillante modalità di guida Sport Handling Mode che lascia l’auto più libera “di esprimersi”: è possibile infatti provocare la coda e generare appaganti sovrasterzi di potenza, che vengono lasciati alla gestione totale del guidatore e del suo controsterzo. Almeno fino a quando quest’ultimo rimane in grado di controllare il corpo vettura autonomamente.

Dulcis in fundo il propulsore, al quale abbiamo dedicato un ampio approfondimento tecnico. Lo avevamo già guidato sulla CLS dove ci aveva strabiliato. Ma sulla SL 63 AMG riesce ad essere ancora più impressionante. L’enorme coppia motrice è capace di catapultare in avanti la vettura con una ferocia che lascia a bocca aperta. E’ quel tipo di spinta che schiaccia i polmoni in un inesauribile crescendo. Parlare di erogazione di coppia in questo caso diventa quasi superfluo: il propulsore è infatti sempre pronto, sempre pieno, col meglio che arriva già intorno ai 2.500 rpm, quando il V8 scarica a terra tutti i suoi Nm lanciandosi vertiginosamente alla ricerca del limitatore. Reattività? Quasi a livello dell’aspirato della SLS. I rettilinei vengono polverizzati in pochi istanti, col il motore che, risucchiando litri e litri di aria, emette un latrato feroce, che termina per pochissimi istanti quando avviene il passaggio di marcia.

In quel momento si ha l’impressione che lo scarico si obliteri per un nanosecondo, con qualche piacevole scoppiettio (nella modalità di guida AMG) che precede il nuovo “concerto” avviato dall’innesto di una nuova marcia. Un motore portentoso a cui, con una voce da aspirato puro sangue, si può esclusivamente rimproverare un limitatore fissato leggermente in basso (6.400 rpm). Francamente però non si sente la necessità di quei 600 rpm in più per arrivare ai 7000 della SLS: merito della straordinarietà di quanto succede prima di questo regime. Ultima nota sull’impianto frenante carboceramico installato sul nostro esemplare, ineccepibile nell’uso stradale per potenza modalità d’uso e fiducia che riesce ad infondere nel guidatore. Non si ha mai l’impressione di aver esagerato col gas alla fine di un rettilineo, con quella spiacevolissima sensazione di arrivare “lunghi” in curva. Considerando le masse e le potenze in gioco non è certamente un fattore da poco. Saremmo curiosi di vedere di cosa sarebbe capace su tracciato.

Mercedes SL 63 AMG: il test di autoblog
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Cambio SPEEDSHIFT MCT AMG: addio al convertitore di coppia

Mercedes SL 63 AMG: il test di autoblog

Il cambio sportivo a 7 marce SPEEDSHIFT MCT AMG è il cuore della trasmissione della nuova SL 63 AMG: MCT sta per “Multi-Clutch Technology” e indica che il cambio marcia è affidato esclusivamente agli elementi della frizione in bagno d’olio, che sostituisce il tradizionale convertitore di coppia: la minima inerzia delle masse rotatorie, elimina i tipici slittamenti del convertitore, contribuendo così a far risparmiare carburante. Inoltre questo gruppo di trasmissione sportivo AMG si caratterizza per un peso contenuto di soli 80kg. Un risultato reso possibile grazie all’utilizzo del magnesio per la sua scatola. Per garantire un efficace smorzamento delle vibrazioni è stato adottato un giunto elastico torsionale a doppio stadio, che tra l’altro contribuisce ad aumentare la sensazione di comfort per i passeggeri.

Fra le funzioni di questa sofisticata unità a 7 rapporti ci sono la partenza assistita, la “doppietta automatica”, quattro programmi di marcia e l’ECO start/stop. Quest’ultima è costantemente attiva nel programma “Controlled Efficiency” (“C”), studiata per ridurre i consumi. Nella fase di spunto con il programma “C”, il cambio sceglie sempre la seconda, per poi passare con tempestività alla marcia immediatamente superiore. Così ad esempio 60 km/h viene già inserita la sesta, a vantaggio dell’economia d’esercizio e dell’inquinamento acustico. Controlled Efficiency significa anche innesti confortevoli e una curva caratteristica del pedale dell’acceleratore “morbida”, per garantire un’andatura fluida. L’uso di un nuovo olio a viscosità ridotta e di altri accorgimenti sul cambio sportivo a 7 marce SPEEDSHIFT MCT AMG migliorano il rendimento, garantendo un’ulteriore riduzione dei consumi.

Oltre al Controlled Efficiency (“C”) sono disponibili tre programmi di marcia più improntati alla sportività: nel programma di marcia “S”, motore e cambio reagiscono in modo più reattivo ed i passaggi ai rapporti inferiori si rivelano più immediati. Le marce vengono “spinte” a regimi più elevati, mentre i processi di innesto risultano più veloci di circa il 25% rispetto al programma “C”. Ruotando la manopola della DRIVE UNIT AMG, si passa al programma di marcia “S+”. Lo Sport plus rende le cambiate più rapide di un ulteriorel 25% rispetto al programma “S”. Lo stesso vale per la modalità di innesto manuale “M” (che non scala le marce in kick-down, non passa al rapporto superiore a limitatore, né a quello inferiore in fase di scalata, se non all’approssimarsi del minimo). In “S+” e “M” i cambi marcia a pieno carico impiegano solo 100 millesimi di secondo.

Nelle modalità “S”, “S+” e “M” la centralina di gestione del motore provvede ad una parziale esclusione dei cilindri: attraverso una breve interruzione dell’accensione e dell’iniezione a pieno carico si ottengono processi di innesto ancora più veloci. Il risultato di questo processo istantaneo è un sound estremamente grintoso appagante. Un ulteriore punto di forza del cambio sportivo a 7 marce SPEEDSHIFT MCT AMG è la possibilità di scalare più marce contemporaneamente. Ad esempio, attraverso il kick-down è possibile passare dalla settima direttamente alla quarta marcia, oppure dalla quinta alla seconda. Nei programmi di marcia “S”, “S+” e “M”, la funzione automatica di “doppietta” è sempre attiva. Questo processo, particolarmente fluido, aumenta la sensazione di sportività e contribuisce a ridurre al minimo le reazioni alle variazioni di carico, con tangibili vantaggi in fase di frenata prima dell’ingresso in curva.

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Sterzo, assetto e freni: alta tecnologia per garantire un handling sportivo o comfortevole

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Come per la carrozzeria, anche per l’assetto sportivo AMG è interamente realizzato in alluminio: i fusi a snodo e i 4 bracci bracci dell’asse anteriore sono realizzati in questo materiale, come quasi tutte i componenti delle guide ruote dell’asse posteriore a bracci multipli. Pure il telaio ausiliario per i semiassi anteriori, la scatola dello sterzo e il motore sono realizzati con una struttura in alluminio. Il risparmio di peso rispetto a costruzioni analoghe realizzate in acciao si traduce in una significativa riduzione delle masse non sospese, con chiari benefici nella risposta delle sospensioni e nell’agilità stessa del mezzo. La SL 63 AMG dispone su entrambi gli assi di una maggiore campanatura negativa e di un’elastocinematica completamente rivisitata al fine di assicurare un feeling di guida più diretto e maggiori accelerazioni trasversali. Sortiscono i medesimi effetti la carreggiata nettamente più larga rispetto al modello precedente: l’ asse anteriore è stato allargato di 52 mm, mentre quelloposteriore di 50. Il fulcro dell’intero sistema sospensivo è l’assetto sportivo sulla base dell’Active Body Control (ABC): quest’ultimo contrasta quasi completamente i movimenti della carrozzeria in fase di spunto, in curva su fondo disagevole e in fase di frenata, arrivando quasi ad annullare i fenomeni di rollio e beccheggio. Gli organi principali di questo dispositivo a controllo elettronico sono i montanti telescopici nei quali, in linea con la molla in acciaio, è disposto un cilindro idraulico. L’escursione del cilindro modifica attivamente la lunghezza della molla e quindi la forza elastica nel montante telescopico. In questo modo è possibile rinunciare alle tradizionali barre stabilizzatrici anteriori e posteriori.

Mediante la semplice pressione di un pulsante, le caratteristiche dell’assetto sportivo AMG vengono ulteriormente rimarcate: il coricamento laterale nelle curve veloci si riduce, mentre sospensioni e ammortizzatori diventano più rigidi per garantire una maggiore agilità. Nella modalità sportiva, l’ABC abbassa progressivamente e fino ad un massimo 8 millimetri, la carrozzeria tra 65 e 100 km/h. Nella modalità Comfort l’abbassamento avviene tra i 140 e i 170 km/h e determina una riduzione della resistenza aerodinamica e del baricentro della vettura. E se sulle strade dissestate o prima di una rampa occorre una maggiore altezza libera da terra, il livello della vettura può essere sollevato fino ad un massimo di 55 millimetri durante la marcia, ad una velocità non superiore a 30 km/h. Per la SL 63 AMG è inoltre disponibile l’assetto Performance AMG. La taratura delle sospensioni più rigida del 30% in entrambe le modalità di marcia, assicura movimenti della carrozzeria ancora più contenuti ed è consigliata soprattutto per gli utenti che desiderino dare libero sfogo alle proprie ambizioni corsaiole in un circuito di gara chiuso. Un’ulteriore particolarità è dell’Active Body Control è la distribuzione variabile del momento di rollio tra asse anteriore e posteriore che il sistema imposta automaticamente a seconda della situazione di marcia e della velocità. Il computer riceve da diversi sensori di accelerazione informazioni sulla singola situazione di marcia e li compara con i dati dei sensori di pressione sui montanti telescopici e dei sensori di livello sui bracci assali. Il sistema calcola quindi i segnali di comando che le valvole servo-idrauliche sull’asse anteriore e posteriore convertono nel fine dosaggio dei flussi dell’olio.

Una novità per questo modello è lo sterzo parametrico sportivo elettromeccanico AMG, dotato di un rapporto di trasmissione costante e diretto di 14 : 1. Inoltre, per la prima volta su un modello, è stato realizzato, a seconda della configurazione dell’assetto, un servosterzo adattabile. Il servosterzo consuma energia solo quando il guidatore aziona effettivamente lo sterzo: rispetto al comando montato sulla precedente versione, di tipo idraulico, è possibile così risparmiare fino a 0,3 litri/7 g di CO2 ogni 100 chilometri. La scatola guida e il servomotore di assistenza sono raggruppati in un’ unità di dimensioni compatte e montati su un telaio ausiliario in alluminio a monte dell’asse centrale delle ruote. La centralina elabora i valori rilevati dalla centralina dell’ESP, fra cui velocità, angolo di sterzata, velocità di sterzata, accelerazione trasversale e gli effetti di sterzatura indotti dal rollio e dalle irregolarità del fondo e ne calcola rapidamente le forze che il guidatore deve impartire al volante nelle diverse situazioni di guida, dal parcheggio alla guida veloce in autostrada. Un’ammortizzazione attiva dello sterzo aumenta la sensazione di sicurezza nella marcia veloce su rettilineo.Il sistema di controllo della stabilità ESP è regolabile su tre livelli: “ESP ON”, “SPORT Handling Mode” e “ESP OFF”. Nella seconda la SL63 è più libera di cadere in reazioni di sottosterzo e sovrasterzo, la coppia del motore non viene mai interrotta dall’elettronica e vengono assicurati angoli di deriva “meno civili”. Non appena il guidatore aziona il pedale del freno, l’ESP è di nuovo disponibile in tutte le sue funzioni. Una pressione prolungata sul pulsante ESP attiva la modalità “ESP OFF”, ed a quel punto è tutto nelle mani del guidatore. Azionando il pedale del freno, tutte le funzioni dell’ESP sono nuovamente disponibili. In tutte e tre le modalità resta comunque attivo il controllo di trazione: non appena una ruota motrice inizia a slittare, attraverso un intervento frenante calibrato, si ottiene un effetto pressoché simile a quello di un differenziale autobloccante meccanico a tutto vantaggio del grip. Un ulteriore miglioramento della trazione è dato dal differenziale posteriore autobloccante AMG disponibile a richiesta.

L’impianto frenante in materiale composito è di nuova concezione ed è stato progettato per garantire valori di decelerazione ottimali ed elevate proprietà anti-fading. Il sistema adotta dischi freno autoventilanti e forati, con quelli anteriori realizzati in tecnologia compound per compensare meglio i picchi di calore. I dischi anteriori da 390 x 36 mm (14.4 kg) sono frenati da pinze fisse in alluminio a 6 pistoncini, quelli posteriori da 360×26 mm (8.8 kg) da pinze fisse in alluminio a 1 pistoncino. A richiesta è disponibile un impianto frenante ceramico ad alte prestazioni, riconoscibile dal logo “AMG Carbon Ceramic” sulle pinze freni. Grazie alla speciale tecnica di produzione e del materiale, i dischi in ceramica rinforzata alle fibre di carbonio garantiscono spazi di frenata cortissimi, un punto di pressione preciso e una resistenza elevata anche in condizioni di esercizio estreme. I dischi ceramici (ant.: 402 x 39 mm, per 7.9 kg; post.: 360 x 32 mm, per 6.5) sono anch’essi realizzati su tutte le ruote in materiale composito, flottanti e collegati radialmente a una campana in alluminio. Sono inoltre più leggeri del 40% rispetto a dischi convenzionali, riducendo ulterirmente le masse non sospese: una caratteristica che oltre a migliore l’handling, incide anche sulla risposta dello sterzo e sul comfort delle sospensioni. Sull’asse anteriore vengono impiegate pinze fisse a sei pistoncini e sull’asse posteriore pinze fisse a 1 pistoncino.

Se il guidatore, prima di una frenata di emergenza, passa bruscamente dal pedale dell’acceleratore a quello del freno, il sistema frenante aumenta la pressione nel circuito dei freni, portando i ferodi a lieve contatto con i dischi dei freni, in modo tale che possano aderire immediatamente appena viene premuto il pedale del freno. Gli equipaggiamenti di serie comprendono inoltre la funzione di asciugatura dei freni, che sul bagnato provvede ad inviare brevi impulsi frenanti per eliminare il velo d’acqua che si forma sui dischi, migliorando notevolmente la risposta dei freni in caso di pioggia. Per la SL 63 AMG sono disponibili tre diverse versioni di cerchi in lega AMG. Di serie quelli in coloro grigio titanio torniti a specchio a 5 doppie razze. Sulle ruote anteriori sono montati pneumatici 255/35 R 19 con cerchi in formato 9,0 x 19; sulle ruote anteriori sono montati pneumatici 285/30 R 19 su cerchi da 10 x 19. Per i più esigenti ci sono i cerchi fucinati ottimizzati nel peso e disponibili due diverse versioni: a razze nel formato 9,0 x 19 (anteriore) o 10 x 20 (posteriore) con pneumatici 255/35 davanti e 285/30 dietro in grigio titanio e lucidati o in nero opaco con bordo del cerchio tornito a specchio.

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SL come Sicurezza Lungimirante

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Come da tradizione, anche la declinazione più sportiva della nuova SL vanta un grado di sicurezza estremamente elevato. In caso di ribaltamento, la cellula abitacolo è protetta mediante montanti realizzati in un in un mix di acciaio e alluminio e per mezzo di due roll-bar che si estedono solo in caso di necessità: se i sensori di urto riconoscono il pericolo di un potenziale capottamento, la centralina dell’airbag invia un segnale e il meccanismo di estrazione si attiva. Due molle precaricate pronte a scattare sollevano in poche frazioni di secondo il roll-bar, portandolo in posizione. Un’altra novità è il debutto nella dotazione di serie della nuova SL dei poggiatesta attivi NECK-PRO, che nei tamponamenti si spostano rapidamente in avanti per garantire sostegno alla testa di guidatore e passeggero, riducendo i rischi del “colpo di frusta”. Di serie anche l’avenzato sistema PRE-SAFE: quando il dispositivo rileva un grave pericolo di incidente, il sistema attiva di riflesso una serie di misure per la protezione preventiva dei passeggeri, come il pretensionamento reversibile delle cinture tramite un motorino elettrico, in modo da garantire la maggiore efficienza di funzionamento di queste ultime e degli airbags. Inoltre, dopo l’impatto, a seconda della gravità dello stesso, le porte si sbloccano automaticamente, le luci interne vengono attivate ed i finestrini aperti di 50 mm per permettere una maggiore ventilazione dell’abitacolo ed un più facile accesso dei soccorsi.

Tra i sistemi di sicurezza preventive figura anche l’ATTENTION ASSIST, particolarmente sensibile al livello di attenzione del guidatore che viene allertato prima si essere sopraffatto dalla stanchezza. Rientra nella dotazione di serie anche l’ADAPTIVE BRAKE: comprende l’ABS, la regolazione antislittamento ASR e il controllo d’imbardata (GMR). Inoltre, appena il guidatore allontana improvvisamente il piede dall’acceleratore, il sistema avvicina preventivamente le pastiglie dei freni ai dischi, per raggiungere più rapidamente la pressione frenante necessaria in caso di frenata d’emergenza e, come accennato in precedenza, interviene impercettibilmente sui freni per asciugare i dischi. A richiesta sono disponibili anche il DISTRONIC PLUS (TEMPOMAT con regolazione della distanza) e il sistema frenante PRE-SAFE: essi collaborano tra loro e, se rilevano un grave pericolo d’incidente, sono in grado di attivare automaticamente una frenata d’emergenza. In condizioni di guida normali, invece, sfruttando la tecnologia radar, il DISTRONIC PLUS (TEMPOMAT con regolazione della distanza) adatta automaticamente la distanza dal veicolo che precede. Se necessario, il sistema frena il roadster tedesco anche fino al completo arresto, per poi accelerarne di nuovo la velocità, quando le distanze lo permettono. Quando la distanza si riduce troppo rapidamente, il dispositivo emette un segnale visivo e acustico per allertare il guidatore che, assistito dal Brake Assist BAS PLUS, può così intervenire in prima persona.

Se i sistemi di assistenza rilevano un imminente pericolo di tamponamento e il guidatore non reagisce, in aggiunta all’allarme acustico e visivo, l’elettronica attiva il circuito frenante e predispone la vettura a eseguire una frenata automatica. Chi lo desidera può ampliare ulteriormente il pacchetto di gadgets di assistenza alla guida con lo Speed Limit Assist, in grado di riconoscere la segnaletica con i limiti di velocità e di visualizzarla sul display centrale e sul COMAND; con il Blind Spot Assist attivo, che monitora l’angolo morto del retrovisore esterno. Se il guidatore ignora i segnali di avvertimento suddetti, un intervento frenante riporta in traiettoria la vettura, evitando la rotta di collisione. Ultimo ma non meno importante il Sistema antisbandamento attivo, che entra in azione quando la vettura interseca involontariamente una linea continua o discontinua sul lato destro o sinistro della corsia di marcia: in tal caso esso allerta il guidatore con un messaggio sulla strumentazione e facendo vibrare il volante. Se, in caso di linea discontinua, il guidatore non reagisce all’avvertimento, il sistema antisbandamento attivo si serve dell’ESP per frenare le ruote sul lato opposto e riportare la vettura in carreggiata, impedendole di oltrepassare la striscia continua.

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AMG Performance Studio e design: per una SL su misura

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Le possibilità di personalizzazione del modello sono praticamente infinite: grazie all’AMG Performance Studio di Affalterbach è infatti possibile arricchire ulteriormente l’equipaggiamento della SL 63 AMG. Un esempio su tutti è il già citato Performance Package AMG, che comprende l’ incremento della potenza massima a 27 CV e della coppia massima di 100 Nm, la copertura del motore AMG in vero carbonio, il bloccaggio del differenziale posteriore AMG, lo spoilerino AMG in vero carbonio, il volante Performance AMG in pelle Nappa/DINAMICA e le pinze dei freni verniciate di rosso. A richiesta sono inoltre disponibili l‘assetto Performance AMG, i freni ceramici in materiale composito AMG ad alte prestazioni, ed il pacchetto carbonio AMG per gli esterni (listello trasversale sullo spoiler anteriore, retrovisori esterni e spoilerino in vero carbonio)

Anche per la nuova SL 63 AMG è disponbile il programma designo. In abbinamento alle due vernici opache bianco cachemire magno designo e grigio alanite magno designo, come alle vernici metallizzate nero moca e grafite designo, l’offerta della pelle designo e della pelle Exclusive designo comprende otto diverse tonalità. Gli inserti in bambù naturale designo, in bianco champagne e nero Pianoforte, come anche gli inserti in carbonio AMG conferiscono un tocco del tutto esclusivo all’ultima scoperta di Stoccarda. Le cinture di sicurezza in argento e rosso e il cielo della vettura designo in diverse versioni, tra cui anche in finissima pelle, completano nel modo migliore gli allestimenti designo. In occasione del lancio della nuova SL 63 AMG, AMG offre anche l’allestimento speciale “Edition 1”, di cui vi aveva già parlato qui.

Pregi e Difetti

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Piace
Miglioramento tangibile delle doti dinamiche
Motore potentissimo
Eleganza innata
Elevata sicurezza attiva e passiva
Tecnologie applicate

Non Piace
Consumo importante
Modalità manuale della trasmissione automatica non istantantea.

Prezzo

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SL 63 AMG 162.750 euro
SL 63 AMG Performance 177.270 euro

Scheda Tecnica

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Dimensioni e pesi
Passo mm 2585
Carreggiata ant./post. mm 1621/1604
Lunghezza totale mm 4633
Larghezza totale mm 1877
Altezza totale mm 1300
Diametro di volta m 11,1
Volume bagagliaio* l 364-504
Peso in ordine di marcia secondo CE** kg 1845
Carico utile (in ordine di marcia secondo CE) kg 335
Massa complessiva kg 2180
Serbatoio/di cui riserva l 75/14
Prestazioni e consumi
Accelerazione da 0 a 100 km/h s 4,3
Velocità massima km/h 250
Consumo (NEDC combinato) l/100 km 9,9
Emissioni di CO2 g/km 231
Motore
Numero/Disposizione cilindri 8/V, 4 valvole per cilindro
Cilindrata cm³ 5461
Alesaggio x Corsa mm 98,0 × 90,5
Potenza nominale kW/CV 395/537 a 5500 giri/min
Coppia nominale Nm 800 a 2000-4500 giri/min
Rapporto di compressione 10,0 : 1
Preparazione della miscela Iniezione diretta di benzina comandata da microprocessore, sovralimentazione biturbo
Trasmissione
Trazione Posteriore
Cambio Cambio sportivo a 7 marce SPEEDSHIFT MCT AMG
Rapporti Al ponte
1a marcia 4.38
2a marcia 2.86
3a marcia 1.92
4a marcia 1.37
5a marcia 1.00
6a marcia 0.82
7a marcia 0.73
Retromarcia –3,42
Autotelaio
Asse anteriore a 4 bracci, regolazione attiva dell’assetto Active Body Control
Asse posteriore a bracci multipli, regolazione attiva dell’assetto Active Body Control
Impianto frenante
Impianto frenante idraulico a doppio circuito con servofreno a depressione, cilindro maestro a stadi, freni a disco anteriori in materiale composito autoventilanti e forati, freni a disco posteriori autoventilanti e forati, freno di stazionamento elettrico, ABS, Brake Assist, ESP® a tre stadi
Sterzo Servosterzo a cremagliera elettromeccanico
Cerchi ant.: 9,0 J × 19; post.: 10 J × 19
Pneumatici ant.: 255/35 R 19; post. 285/30 R 19
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Un ringraziamento particolare ad Andreas Lindlahr per il servizio fotografico

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