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Alfa Romeo MiTo 1.3 JTDm: il test di autoblog

autoblog.it prova su strada l’Alfa Romeo MiTo 1.3 JTDm


Dal 2008 è l’Alfa Romeo più sfiziosa, più sbarazzina ed amata tra i giovani: parliamo della MiTo, la segmento B costruita sulla base della Fiat Punto e rivista nel set-up di sterzo ed assetto per garantire il tipico piacere di guida delle auto del Biscione. Abbiamo provato per voi la versione turbodiesel 1.3 JTDm-2 da 95 Cv e ben 200 Nm di coppia massima. La versione probabilmente più equilibrata della gamma MiTo, dedicata a chi desidera mettersi al volante di una Alfa, bada ai consumi di carburante ma non rinuncia a prestazioni vivaci. Scoprite come si è comportata nella nostra prova su strada.

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Design ed interni: si ispira alla 8C Competizione

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Piccola e compatta, a misura di città: la MiTo è così, fatta per sgusciare anche nel traffico con agilità. Ma non per questo rinuncia ad uno stile fresco, chiaramente ispirato alla splendida 8C Competizione, da cui eredita le forme piacevolmente bombate e la filosofia da coupè. Esattamente come sulla supercar a motore V8, anche la MiTo si caratterizza per il frontale con la classica calandra triangolare Alfa Romeo. Da essa si dipartono le muscolose linee che vanno a definire l’andamento del cofano motore, a freccia.

La fiancata presenta un disegno pulito, in cui spiccano i passaruota bombati, la vetratura laterale slanciata e la maniglia cromata della portiera. La coda tronca risalta l’andamento circolare della fanaleria a LED, che oltre a richiamare prestigiose GT italiane, è completata, così come i gruppi ottici anteriori, da una elegante finitura satinata (in opzione anche nera). Atmosfera Alfa anche all’interno: un’anima che passa dalla strumentazione ad elementi circolari, alle quattro bocchette del climatizzatore, funzionalmente legate alla tradizione del marchio. La console centrale è razionale ed ordinata, sporgente verso l’abitacolo. Il climatizzatore, quasi all’altezza del pomello del cambio, è sovrastato dal sistema di radionavigazione. Davanti alla base della leva della trasmissione, sfalsato sulla sinistra, il selettore d.n.a., dall’aspetto hi-tech.

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Soddisfacente la cura degli assemblaggi dei pannelli carrozzeria e degli elementi interni. Ben realizzata la verniciatura. A destare qualche perplessità sono semmai le plastiche adottate per l’abitacolo, tendenzialmente poco esaltanti. In particolare ci saremmo aspettati materiali più morbidi e piacevoli al tatto nella zona superiore della plancia. La musica purtroppo non cambia per i pannelli portiera. Se non altro la costruzione sembra solida e, ad alzare la media generale, ci pensano i sedili, costruiti con un tessuto piacevole, gradevolmente contenitivi e capaci di assicurare un ottimo sostegno. La visibilità è buona in tutte le direzioni, eccetto nella regione del cospicuo montante posteriore.

L’ergonomia è nel complesso buona, ma avremmo gradito un climatizzatore leggermente meno infossato ed il selettore d.n.a. posizionato più in alto. Tuttavia la visibilità della strumentazione è ottima, così come sono intuitivi nel funzionamento i comandi. Discreta l’abitabilità e l’accessibilità al divanetto posteriore; seduti su quest’ultimo però, i più alti possono toccare il soffitto con la testa. Vano di carico nella media del segmento. Completo e funzionale il sistema di radionavigazione che, in abbinamento con tecnologia Blue&Me™, permette chiamate in vivavoce e lettura vocale dei messaggi. Avanzate le possibilità del navigatore satellitare, con mappe aggiornabili caricate su scheda SD. Il sistema può inoltre beneficiare del servizio Info Traffico (TMC) per visualizzare le notizie sul traffico, ricalcolando il percorso sul navigatore in caso di incidenti stradali o ingorghi. A richiesta l’impianto Hi-Fi Bose, con potenza di più di 500 Watt e composto, oltre che dai diffusori principali, da subwoofer con amplificatore digitale a 6 canali e da un diffusore centrale nella plancia.

Motore corposo e consumi contenuti

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Alla guida la MiTo si rivela una gradevole e parsimonoisa compagna per il traffico di tutti i giorni, ed un’allegra ed intrigante giocherellona quando si alza il ritmo di guida senza arrivare agli eccessi della guida su tracciato. Il comfort assicurato dall’auto è sempre buono, merito di assetto e gomme non troppo esasperati e dalla buona silenziosità di marcia, assicurata dall’ incapsulamento del propulsore ben eseguito. Il selettore d.n.a. permette di regolare l’erogazione del piccolo 4 cilindri a gasolio su 3 differenti modalità di funzionamento, che vanno di pari passo con la soglia di intervento del sistema di controllo della stabilità e con la risposta dello sterzo.

In “A”, che sta per All Weather, il propulsore dispensa la sua potenza con estrema regolarità, con una spinta piena a partire dai 1800 rpm. In “N”, la modalità normal, l’erogazione è leggermente più pronta, ma la vera differenza si nota in “D”, dynamic, con la coppia che viene sprigionata con intrigante vivacità e rende il motore praticamente perfetto dai 2000 ai 3500 rpm. In questa modalità l’elasticità e la capacità di ripresa sono certamente esaltate. La festa finisce ai 3800 rpm, quando la spinta si appiattisce, invogliando a passare al rapporto successivo. Nel complesso si tratta di un unità motrice estremamente riuscita, a cui si può rimproverare una sonorità troppo da diesel “vecchia scuola”, validissima in città come in autostrada, dove però si avverte la mancanza della sesta marcia, che aiuterebbe a ridurre consumi e rumorosità.

In compenso in città il funzionamento dello Start&Stop è impeccabile, a patto che si schiacci completamente la frizione al momento del riavvio per evitare “false partenze” del motore. Meno bene il cambio: soffre talvolta di qualche piccolo impuntamento e non risulta piacevolissimo nel passaggio da un innesto all’altro. I consumi, pur non toccando il valore dichiarato, si mantengono sempre molto contenuti: guidando con accortezza e seguendo l’indicatore di cambio marcia, è facile percorrere 17/18 km/litro in città ed anche 20 al litro in autostrada. Questo perchè il motore utilizza iniettori di ultimissima generazione, dotati di una servovalvola idraulica bilanciata e capaci di ottenere fino ad otto iniezioni consecutive del carburante durante lo stesso ciclo di combustione. Presente anche un nuovo filtro antiparticolato per migliorare la combustione delle particelle inquinanti.

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Piacevole ma sicura nella guida più spinta

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Quando si mette la “piccola biscetta” alla frusta, emerge un comportamento dinamico soddisfacente, per nulla esasperato. Già alla prima curva “infilata” in allegria si materializza un certo rollio che rivela un assetto leggermente fluttuante per una guida veramente ispirata. Se si esagera, l’auto sottosterza più di quanto l’aspetto ed il marchio sul cofano farebbero pensare. Tuttavia il retrotreno, complice la sospensione a ruote semi-indipendenti con ponte torcente, tende a collaborare molto se si gioca “di rilascio” con l’acceleratore: in questo modo, caricando tutto il peso sulle sospensioni esterne alla curva, si può far danzare la coda, chiudendo la curva col sorriso sulle labbra; e se si esagera troppo ci pensa l’elettronica, mai completamente escludibile, a metterci una pezza. Un assetto più fermo aiuterebbe a rendere questo piccolo effetto pendolo ancora più avvincente.

Si tratta di una reazione che si controlla facilmente restando in allerta con lo sterzo ed eventualmente schiacciando a tavoletta l’acceleratore. Nel complesso l’autotelaio della vettura si rivela “sano” ed aiutato da un’elettronica tanto più permissiva, quanto meno imbrigliata dai vincoli impartiti dalle modalità di guida “A” ed “N”. Nella prova dell’alce, anche se provocata eseguendo il cambio corsia in rilascio, l’auto si dimostra sempre stabile e poco incline a scomporsi, specie se l’elettronica è programmata in “A”. L’anteriore si comporta molto bene con un movimento preciso e ben frenato delle sospensioni con schema Mac-Pherson; ad assisterlo c’è anche il sistema Electronic Q2 che, mediante azioni mirate sui freni, riproduce l’azione di un differenziale autobloccante, migliorando la trazione in curva. Ottimi risultati anche nella frenata su fondi differenziati, dove l’abs mantiene l’auto in traiettoria, discostandosi solo di pochi gradi da quella impostata.

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Lo sterzo è preciso ed abbastanza diretto, ma leggermente meno pronto rispetto al comando da “go-kart” della Mini Cooper. In Dynamic risulta altresì meno servoassistito, pur mantenendo lo stesso grado di demoltiplicazione. Non è comunque un mostro di comunicatività. Estremamente soddisfacenti i freni, davvero potenti e molto sensibili: il comando è comunque molto “corto” e richiede qualche frenata di apprendistato per essere sfruttato al meglio. Complessivamente quindi il comportamento dell’auto rivela una buona guidabilità complessiva ed una discreta tenuta di strada, unite ad un certo comfort di marcia. Altrettando soddisfacente l’agilità, che sarebbe messa in ulteriore risalto da uno sterzo un pelo più pronto.

Tuttavia, nella guida a limite, il ponte posteriore mostra inevitabilmente i suoi limiti, con la ruota interna posteriore che tende a perdere contatto con il terreno a causa della connessione diretta dell’assale. Questo tipo di cinematismo può generare piccoli vantaggi con carichi laterali contenuti, ma penalizza l’auto in condizioni più impegnative; anche in rettilineo, in prossimità della velocità massima, i movimenti paralleli delle ruote posteriori, forzati dal ponte posteriore, possono generare delle lievi instabilità sulle imperfezioni stradali. Fortunatamente gli pneumatici di grandi dimensioni e il sistema di controllo della stabilità, minimizzano i movimenti anomali della vettura.

Prezzi

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Pregi e Difetti

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Piace

-Motore
-Consumi contenuti
-Piacevolezza di guida
-Stile

Non Piace

-Plastiche della plancia e dei pannelli portiera migliorabili
-Manovrabilità del cambio

Scheda tecnica Alfa Romeo MiTo 1.3 JTDM-2 da 95CV con Start&Stop

CARROZZERIA DIMENSIONI
Numero Posti 4/5
Numero Porte 3
lunghezza/larghezza (mm) 4063
altezza (mm) 1446
Passo (mm) 2511
Carreggiata ant/post (mm) 1483/1475
Capacità bagagliaio (dm3) 270

DATI TECNICI
n. cilindri, disposizione 4 in linea
Diametro per corsa (mm) 69.6×82
Cilindrata (cm3) 1248
Rapporto di compressione 16,8:1
Potenza max kW (CV – CE) a giri /min (NORMAL) 70 (95) 4000
Potenza max kW (CV – CE) a giri /min (SPORT) 70 (95) 4000
Coppia max Nm (kgm – CE) a giri /min (NORMAL) 180 (17,6) 1500
Coppia max Nm (kgm – CE) a giri /min (SPORT) 200 (19,7) 1500
Distribuzione (comando) A catena con punterie idrauliche a fasatura fissa
Alimentazione Sovralimentato mediante turbocompressore a gas di scarico
Iniezione Diesel iniezione diretta Multijet2 (1600 bar)
Dispositivo Stop&Start SI

IMPIANTO ELETTRICO
Batteria: capacità (Ah) / Generatore (A) 63Ah/450

TRASMISSIONE
Trazione Anteriore
Cambio 5 + RM

PNEUMATICI
Allestimento commerciale base 195/55 R16

STERZO
Scatola Sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo elettrico su colonna
Diametro di sterzata tra marciapiedi (m) 11,25

SOSPENSIONE
Anteriore Mc Pherson
Posteriore Ponte torcente

FRENI D (DISCO)
Anteriori (mm) 281
Posteriori (mm) 251

RIFORNIMENTI – PESI
Serbatoio carburante (litri) 45
Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1150
Peso max rimorchiabile (kg) 1000

PRESTAZIONI
Velocità max (km/h) 180
Accelerazione (1persona + 30kg) 0-100 km/h (s) 11,6

CONSUMI – EMISSIONI secondo direttiva 1999/100/CE
Consumi (l/100km) ciclo urbano 5,5
Ciclo extraurbano 3,6
Ciclo combinato 4,3
Emissioni CO2 (g/km) 112
Tagliando 35.000km
Classe ambientale Euro 5

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Tester: Lorenzo Baroni, Omar Abu Eideh
Foto: Lorenzo Baroni, Omar Abu Eideh, Fabio Sciarra

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