Mercedes 4Matic: la prova nel Deserto Tunisino
Le Suv Mercedes tra le dune del deserto tunisino in un’avventura dura ma entusiasmante, tra le strade africane, i sentieri ed il vero deserto. Ecco come è andata con le nostre compagne di viaggio a trazione integrale.
Nell’immaginario collettivo i Suv sono vetture stradali con alcune connotazioni offroad. In alcuni casi non è proprio così, ma in altri, le Sport Utility possono cavarsela in alcune situazioni d’impaccio. Mercedes ha così deciso di dimostrare che le proprie Suv sono in grado di risolvere alcune situazioni in cui moltissime auto non potrebbero far altro che chiedere aiuto.
Siamo andati in Tunisia, con alcune vetture della gamma Mercedes per provarle su percorsi sterrati, sentieri e strade bianche, portandole poi in un lungo viaggio nel deserto, guidandole sulle dune più impegnative e mettendole veramente a dura prova.
Alcuni modelli se la sono cavata davvero bene, altri un po’ meno, fermandosi però solo quando le condizioni erano veramente estreme per una vettura stradale. Negli oltre mille chilometri che ci hanno portato da Tunisi, fino ad un’oasi in pieno deserto, per poi andare a Djerba, ci hanno accompagnato un Unimog, utilizzato come capo carovana e vettura di supporto, una Mercedes GLK 220 CDI, una Mercedes ML250 Bluetec, una Mercedes GL 350 Bluetec ed immancabilmente, vista l’avventurosa situazione, una Mercedes Classe G Professional.
Durante tutto il viaggio gli istruttori di Desartica ci hanno consigliato come affrontare la strada, guidandoci fino a destinazione con le vetture 4Matic della Stella. Un viaggio lungo, con qualche insidia e con scenari spettacolari ci ha permesso di apprezzare appieno le doti stradali e fuoristradistiche delle sport utility di Stoccarda: ecco com’è andata.
Un lungo viaggio tra i berberi
Appena atterrati a Tunisi siamo immediatamente saliti in macchina alla volta della nostra destinazione per la prima notte: Tataouine. Le strade si sono rivelate non troppo facili, più dal punto di vista del traffico, che da quello della pavimentazione. A fronte di un asfalto abbastanza regolare, abbiamo dovuto faticare per tenere d’occhio tutti i guidatori locali che, senza preoccuparsene minimamene, attraversavano strade, ed autostrade, con ogni genere di mezzo. Tra chi andava a piedi, chi in moto in contromano, e chi tagliava l’autostrada in mezzo alle vetture con il proprio carretto, abbiamo viaggiato per realtà completamente diverse, da una città come tante, fino a lande desolate e senza nulla all’orizzonte.
Durante questo nostro primo spostamento abbiamo percorso in parte le autostrade tunisine, delle strade senza regole ma con molti controlli da parte della polizia, arrivando fino a Sfax e percorrendo il restante percorso sul litorale. La nostra compagna di viaggio è stata la Mercedes Classe G Professional, con la sua connotazione più spinta verso l’offroad e l’avventura. Trazione integrale permanente con vari blocchi dei differenziali, pneumatici tassellati ed aspirazione rialzata fin sopra il tetto: una vettura quasi inarrestabile. Il suo motore è un sei cilindri da 3.0 litri, il 300 CDI derivato dal 320 delle normali vetture, da 184 cavalli, con un’erogazione piena e pensata per ottenere le migliori prestazioni nella guida in fuoristrada. Cambio automatico a cinque rapporti ed altre accortezze, come le protezioni sottoscocca e le griglie di protezione della fanaleria, la rendono estremamente robusta in ogni situazione.
Il telaio della Mercedes G 300 CDI è ricavato in maniera artigianale con lamiere d’acciaio di 4 millimetri saldate in più di 6.400 punti. Questa vettura è in grado di superare pendenze fino all’80% e si dimostra stabile anche con un’inclinazione del 54% grazie ai due assali rigidi che la caratterizzano. Riduttore del ripartitore di coppia e tre differenziali inseribili al 100% consentono una grande manovrabilità anche in situazioni estreme, mentre altre accortezze, come i cerchi in acciaio, gli interni spartani ed altri particolari, la rendono particolarmente durevole nel tempo, anche con un utilizzo al limite delle sue possibilità
Per chi è in cerca del massimo sono poi disponibili alcuni accessori, come il cofano motore calpestabile rinforzato, i paracolpi, il verricello anteriore o il portellone posteriore sdoppiato. Insomma, una vera fuoristrada nobilitata dalla Stella sul cofano, adatta anche alle lunghe percorrenze visto che il consumo, rispetto al modello uscente, risulta migliorato, con una media di 11.7 litri di gasolio consumati ogni 100 chilometri, con 307 grammi di Anidride Carbonica emessa ogni chilometro.
Finita l’autostrada, dopo una breve sosta abbiamo cambiato la nostra Mercedes G Professional con una delle Suv più vendute del marchio tedesco, la Mercedes GLK. Questo Suv compatto si è dimostrato un ottimo compagno di viaggio: consumi ridotti, ottimo comfort ed un buon bilanciamento, ci hanno permesso di completare la nostra lunga strada senza problemi. Durante la nostra prova abbiamo guidato una Mercedes GLK 220 CDI Sport a trazione integrale, una vettura alla base della gamma insieme alla 200 CDI, con un prezzo di listino di 44.333 euro.
Facile da guidare, la Mercedes GLK ha rivelato buone doti di comfort e silenziosità che, viste alcune strade affrontate, abbiamo veramente apprezzato. Il suo quattro cilindri a gasolio si è rivelato abbastanza progressivo: era la motorizzazione meno potente tra le quattro che abbiamo provato con i suoi 170 cavalli e 400 Nm, ma se la cavava piuttosto bene grazie al suo cambio automatico a sette rapporti. Sulla carta lo scatto da 0 a 100 chilometri orari viene completato in 8.8 secondi, mentre la velocità massima è di 205 chilometri all’ora. Quello che stupisce però sono i consumi, con Mercedes che dichiara un 6.1 di media. Nella nostra prova però abbiamo notato dei consumi leggermente superiori, causati sia dal bassissimo chilometraggio della vettura, sia dalle condizioni di guida locali. A fine giornata il computer di bordo segnalava una media di poco più di 7 litri ogni 100 chilometri.
Sulle dune con i 21
Sulle dune con cerchi da 21 pollici. Proprio così. Il giorno successivo siamo infatti partiti da Tataouine alla volta di Ksarghilane, una piccola oasi in pieno deserto. Durante il nostro viaggio, abbiamo potuto apprezzare alcune cittadine locali, visitando anche un piccolo paesino arroccato su una montagna. Durante questo spostamento ci siamo affidati alla comodità della Mercedes GL, consapevoli che dopo pochi chilometri sarebbe iniziata la pista sterrata che ci avrebbe portato in mezzo al deserto.
Non appena è finita la strada asfaltata, abbiamo rialzato la Mercedes GL 350 CDI modificando l’assetto pneumatico. Con un prezzo di 86.035 euro, la Mercedes GL 350 Bluetec Premium vanta infatti un sistema di modifica dell’assetto che la rende utilizzabile anche in fuoristrada senza alcun problema. La GL si è infatti dimostrata un’ottima scelta nonostante il suo peso di quasi 2 tonnellate e mezzo. Piacevole da guidare grazie ad uno sterzo morbido e progressivo, la Mercedes GL 350 CDI vanta un V6 turbodiesel da 258 cavalli e 620 Nm che le permette di scattare da 0 a 100 chilometri orari in 7.9 secondi, toccando i 220 chilometri all’ora di velocità massima.
Il cambio automatico a sette marce le consente di mantenere ridotti i consumi, con una media di 8.0 litri ogni 100 chilometri nel ciclo misto. La nostra GL era equipaggiata con enormi cerchi da 21 pollici che inizialmente ci hanno fatto un po’ dubitare delle sue doti fuoristradistiche, sulle quali ci siamo però dovuti ricredere immediatamente. Sulle strade bianche il comfort è di ottimo livello, guida tranquilla e trazione impeccabile anche quando si incontrano fondi poco stabili con sabbia poco compatta e difficoltà varie
Dopo essere arrivati al nostro accampamento siamo partiti alla volta del deserto vero, quello senza strade. Guidati dall’Unimog di supporto, che ci mostrava le migliori traiettorie per affrontare le difficili dune di sabbia, abbiamo portato le nostre vetture fino ad un fortino isolato. La Mercedes GL si è rivelata una delle auto più performanti su questo tipo di fondo, soprattutto per via della sua altezza, che l’ha resa inarrestabile durante tutta la nostra prova. Basti pensare che per ritornare al campo tendato dove abbiamo passato la notte, siamo saliti in sei sulla GL, attraversando chilometri e chilometri di deserto con bagagli e scorte senza il minimo problema neanche nelle situazioni più difficili, con una vettura che pesava più di 3 tonnellate e che montava cerchi da 21 pollici con gomme a pressione stradale.
Nel nostro giro sulle dune del deserto abbiamo provato anche la Mercedes GLK e la Mercedes G Professional, entrambe ottime scelte, con la seconda che ha esibito doti veramente fuori dal comune per un’auto stradale. Non così bene la Mercedes ML che in alcune situazioni limite ha dovuto cedere al deserto, fermandosi e trovando percorsi alternativi vista l’assenza del pacchetto tecnico Offroad che avrebbe consentito un maggiore rialzamento del corpo vettura ed un’impronta ancor più orientata al fuoristrada.
Tra le stelle, con la Stella
Calata la notte nel deserto abbiamo fatto un piccolo strappo alla regola, chiedendo di poterci avventurare nelle zone limitrofe all’accampamento con una Mercedes ML. Così, con la nostra guida, ci siamo addentrati tra le dune, fermandoci per ammirare la volta celeste come mai prima. La totale assenza di luci ci ha permesso di ammirare gli astri come mai prima di quel momento, un’esperienza emozionante, che siamo riusciti anche a documentare con alcune fotografie che immortalano la notte del deserto tunisino con la nostra Mercedes ML 250 Bluetec.
Anche in questo caso, prendendo nella maniera corretta le dune, la Mercedes ML si è dimostrata un’ottima compagna di viaggio, esibendo un’ottima manovrabilità e grande comfort a bordo. Il motore è tra i meno potenti del lotto, il 2.143 centimetri cubi da 204 cavalli e 500 Nm con cambio automatico a sette rapporti. A fronte di un consumo medio di 6.0 litri per 100 chilometri, la Mercedes ML 250 Bluetec scatta da 0 a 100 chilometri orari in 9.0 secondi, toccando una velocità massima di 210 chilometri orari, davvero niente male visto il suo peso di 2.150 chilogrammi.
Muoversi di notte nel deserto è stata un’esperienza unica: silenzio assoluto, nessuno rumore, nessuna luce e solo le stelle a farci compagnia. Fotografare la vettura non è stato affatto semplice viste le condizioni proibitive e l’assoluta assenza di fonti luminose. Con l’aiuto di una pila siamo però riusciti a mettere a fuoco l’auto, e, regolando varie impostazioni sulla macchina fotografica, siamo riusciti ad immortalare la nostra Stella con le stelle come sfondo.