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Maserati Quattroporte: video intervista ad Alex Fiorio

La Maserati Quattroporte arriva dopo una lunga gestazione basandosi su un progetto completamente nuovo, ecco il parere di Alex Fiorio già campione del mondo rally con la Delta integrale

Dopo il nostro primo video test della nuovissima Maserati Quattroporte, torniamo a parlare della nuova super berlina del tridente con un approfondimento sul comportamento dinamico fatto insieme ad Alex Fiorio. Il pilota torinese in passato si è laureato campione del Mondo Rally Gruppo N nel 1987 e poi vice campione nel Mondiale Rally nel 1989 sempre su Lancia Delta Integrale dietro l’allora compagno di squadra di Miki Biasion.

Oggi Alex ha una sua scuola di pilotaggio rally e svolge l’attività di collaudatore e consulente per il gruppo Fiat ed in particolare per Maserati. Alex ha testato con noi e prima di noi la nuova Maserati Quattroporte e con lui abbiamo approfondito alcuni aspetti dinamici dell’auto che vi proponiamo in questo video.

Un’auto interessantissima che si propone l’ardito obbiettivo di essere lunga e spaziosa, confortevole e silenziosa, valida anche per la guida con autista, ma al contempo capace di prestazioni da record ed in grado di garantire una guida sportiva, piacevole ed efficace.

La sfida per i progettisti non era facile, perchè l’idea di Maserati era quelle di creare una quattro porte comoda e sportiva in grado mettere in difficoltà anche i primi della classe. Non è un segreto infatti che aspetti come peso elevato e grandi spazi interni poco si legano con parole come sportività, prestazioni e precisione di guida. Ma a tutto questo si aggiunge il blasone del modello Quattroporte, la trepidante attesa del rinnovamento di un progetto ambizioso, che rappresenta in pieno quell’eccellenza e audacia che Maserati insegue con successo sin dal 1963, quando la prima Quattroporte riuscì a proporre ad un mercato ancora ignaro, un’automobile al tempo stesso sportiva e lussuosa.

Gli amanti delle sfumature linguistiche lo definirebbero un ossimoro, cioè un insieme di parole che accosta termini apparentemente incompatibili tra di loro, ma che in realtà nella nuova Maserati Quattroporte trovano espressione e convivenza, nel tentativo di fissare il nuovo riferimento di mercato per un’auto in grado di fornire prestazioni da supercar associate al comfort di una berlina di lusso. Il suo prezzo è di 110.635 euro per la versione SQ4 da 3.000cc e di 149.960 euro per la versione GTS con motore sei cilindri da 3.800cc.

Maserati Quattroporte: la guida

Il frutto dell’evoluzione tecnica viene chiaramente evidenziato già dai primi metri percorsi al volante della nuova Quattroporte. Lo sterzo è più rapido e diretto, non certo assimilabile a quello di una vera sportiva del Tridente ma decisamente più preciso e comunicativo del precedente modello. Il comfort appare da subito ad altissimi livelli e il piacere di guida si fonde con l’iterazione tattile e visiva di tutti gli elementi dell’abitacolo. La qualità è elevatissima e ogni particolare appare ben studiato, ergonomico, intuitivo e dall’assemblaggio impeccabile. La selleria e i rivestimenti sono degni dell’antico artigianato fiorentino, mentre i rivestimenti in radica, carbonio o alluminio completano un quadro globale di inevitabile eccellenza.

Una volta in movimento si apprezza il cambio rapido e dolce negli innesti e l’erogazione del motore dolce e progressiva sin dai bassissimi regimi. In configurazione standard le cambiate avvengono a regime relativamente basso e anche l’insonorizzazione interna è di ottimo livello. Anche in autostrada e all’aumentare della velocità l’abitacolo resta perfettamente isolato dall’esterno ed anche il rotolamento dei pneumatici di grande sezione non crea rumorosità aggiuntiva.

Per massimizzare il comfort e ridurre i consumi, la modalità denominata I.C.E. gestiste con apposite logiche il cambio, il motore e le sospensioni, mentre per il massimo delle prestazioni possiamo scegliere la modalità sport che rende il motore più pronto, amplifica la sonorità di scarico agli alti regimi e irrigidisce automaticamente le sospensioni. In questa configurazione l’auto appare ancor più rapida nel rispondere ai comandi del guidatore con la cambiata che si velocizza, il motore che sale rapidissimo di giri e l’assetto che minimizza i fenomeni di rollio e beccheggio. Lo sterzo appare leggermente più demoltiplicato rispetto ad altre auto del tridente per rendere la guida sulle lunghe percorrenze più rilassante e meno impegnativa.

Lasciando i sistemi di controllo della stabilità e della trazione inseriti riusciamo a tenere un buon passo sia in autostrada, sia sui tratti montani ricchi di curve e tornanti. Sui percorsi più veloci l’auto resta stabilissima e scarica a terra con facilità gli oltre 500 cv a disposizione del suo motore, sullo stretto o sui tornanti freddi e umidi notiamo un inevitabile sottosterzo in inserimento, mentre in uscita il traction control è spesso chiamato in causa.

Proviamo poi a disabilitare ogni dispositivo elettronico e lasciamo l’auto libera da ogni coercizione, rispondendo ora solo alla reale bontà del suo telaio e della sua meccanica. In questa configurazione ci stupiamo di come l’auto si mantenga stabile e sicura da guidare, per farla entrare in crisi occorre infatti esagerare con l’acceleratore in prima e seconda marcia e con lo sterzo completamente ruotato. Sul veloce invece il comportamento è impeccabile con nostro grande stupore, soprattutto se consideriamo il peso totale dell’auto non certo contenuto e che sfiora i 2.000kg.

Il segreto è nel lavoro del differenziale che riesce a bilanciare la coppia trasferendola sulla ruota motrice esterna alla curva e maggiormente gravata dal carico, oltre all’attenta distribuzione dei pesi e al lavoro per l’abbassamento del baricentro. In modalità sport ovviamente si velocizza anche la cambiata che diventa rapidissima anche senza raggiungere gli estremismi proposti oggi dalle supersportiva, ma parliamo sempre di una gran turismo che fa del comfort il suo aspetto predominante.

Del resto non dimentichiamo neanche che il facoltoso acquirente di questo concentrato di tecnologia potrebbe addirittura decidere di privarsi del piacere di guida, lasciando il posto di comando ad un fortunato autista: proprio per questo motivo troviamo i sedili posteriori decisamente curati e ricchi di regolazioni. Chiudiamo il nostro test con un elogio al sistema frenante, che abbiamo pesantemente stressato nei tratti di montagna con lunghe e ripetute decelerazioni in discesa ad alta velocità: nonostante il carico offerto dalla somma del peso e delle forte decelerazione l’impianto non ha mai mostrato il minimo calo della potenza decelerante né tantomeno variazioni nella corsa del pedale.

In definitiva la nuova Maserati Quattroporte mantiene inalterati i valori cardine del precedente modello e tanto cari ai clienti Maserati, migliorandoli però tutti in modo evidente. Al contempo l’ammiraglia del Tridente si posiziona tra le berline di serie più veloci al Mondo, ma al contempo si dimostra anche tra le più rispettose dell’ambiente.

Molto interessante anche il nuovo processo di produzione industriale completamente rinnovato rispetto al passato e molto più flessibile e razionale, questo permette anche una grandissima possibilità di personalizzazione dell’auto sia all’esterno sia nell’abitacolo. Di grande pregio infine anche il sistema di intrattenimento con impianto realizzato dal prestigioso marchio inglese Bowers and Wilkins che regala all’auto una fedeltà acustica elevatissima.

Maserati ed il mercato: in arrivo 3 nuovi modelli

Test Maserati Quattroporte 2013

Sebbene le difficoltà del mercato nazionale non stiano premiando questo marchio (come in verità nessuno tra tutti quelli dalla vocazione sportiva), Maserati mantiene salda la sua identità e lungi dallo scoraggiarsi, continua a lavorare sodo investendo sul proprio futuro. I segmenti di lusso non sono ancora totalmente coperti dal brand italiano e tanti nuovi clienti potranno ancora avvicinarsi al marchio Maserati nei prossimi anni.

Il piano di ampliamento prevede un incremento dei punti vendita dagli attuali 250 a 400 nei prossimi 3 anni, dopo che ben 1,2 miliardi di euro verranno investiti tra il 2011 e il 2014 dal gruppo Fiat. Per il futuro infatti Maserati si pone l’ambizioso traguardo di produrre 50.000 vetture l’anno, un incremento enorme se confrontato con le attuali 6.200 auto immatricolate nel 2012. Questo sarà ovviamente possibile solo dopo un importante allargamento della gamma, con l’arrivo di nuovi ed appetibili modelli tra i quali spiccano un Suv ed una nuova piccola sportiva. In totale vedremo ben tre nuovi modelli da qui al 2014 escludendo la Quattroporte e della Ghibli che sono già realtà: si tratta del crossover Maserati Levante e due inediti modelli sportivi; a queste novità si aggiungerà anche un aggiornamento degli attuali modelli in gamma come svelato dall’A.D. Herald Wester.

La nuova Maserati Quattroporte è prodotta nello stabilimento di Grugliasco che Fiat ha rilevato da Bertone nel 2009. La produzione è stata avviata da pochi mesi e attualmente lavorano nell’impianto 450 dipendenti che saliranno a 1.500 quando, nella seconda parte del 2013, arriverà la più piccola Maserati Ghibli realizzata su un pianale condiviso con la Chrysler 300. A pieno regime Grugliasco è in grado di realizzare 135 vetture al giorno, ma l’obiettivo è di arrivare a 200 introducendo il terzo turno. L’altro stabilimento destinato a ospitare le nuove auto Maserati sarà Mirafiori dove verrà realizzato il Suv Maserati Levante, mentre invece la nuova Quattroporte resterà in produzione per circa sette anni.

Questa rappresenta la settima generazione della Quattroporte, con il primo modello che venne lanciato nel 1963 da una provocazione e una idea del giornalista Massimo Roncati e dalla sfida di vedere funzionare un motore da corda su una berlina da 240 orari. I modelli successivi risalgono agli anni ’74, ’79, ’94 (versione utilizzata anche dal Presidente della Repubblica), la quinta versione è quella del 2003 che vince 57 riconoscimenti internazionali e viene sostituito dalla sesta edizione nel 2006.

Purtroppo negli ultimi anni si è assistito, inevitabilmente, ad una leggera ma costante contrazione delle vendite delle auto del Tridente, così dal picco del 2008, quando si raggiunsero le 8.565 auto immatricolate si è scesi stabilmente ai 6.200 esemplari del 2011 e del 2012. Una stabilità, quella degli ultimi due anni, fondata da un lato sulla crescita dei paesi dell’est con la Cina in testa (+42% zona APAC) ed una forte diminuzione dei mercati europeo e americano (rispettivamente -21 e -27%).

Interessante notare infine, come l’Italia, da sempre ai primi posti mondiali nelle vendite di Maserati, sia passata da un secondo posto mantenuto stabilmente dal 2006 al 2010, al terzo del 2011, fino poi a scivolare all’ottavo nel 2012 (con solo il 2% del totale, vale a dire sole 115 auto immatricolate). Per contro vediamo la solita ascesa della Cina, che se nel 2005 non compariva affatto nelle statistiche e aveva una percentuale inferiore all’1%, oggi invece svetta al secondo posto assoluto, grazie al suo mercato in forte crescita.

Dal 2012 però notiamo degli incoraggianti segni di ripresa anche il mercato Nord Americano, che si pensa diventerà strategico e trainante per il futuro, insieme ovviamente a quello Asiatico, che continua a mostrare segni di crescita e un effettivo interesse per prodotti di questo tipo; non è quindi un caso che la nuova Maserati Quattroporte sia stata ufficialmente presentata al grande pubblico proprio al Salone di Detroit.

Maserati non ha comunque dimenticato le proprie origini e punta anche ai mercati europei attraverso l’ingresso in nuove fasce di mercato più appetibili, come il segmento E (quello di BMW Serie 5, Mercedes Classe E ed Audi A6, per capirci) con la Maserati Ghibli che prevede addirittura una motorizzazione diesel che arriverà a breve anche sulla Quattroporte per venire incontro soprattutto al mercato europeo.

Successivamente alla Ghibli giungerà sul mercato anche il nuovo Suv, il primo per Maserati, che dovrebbe chiamarsi Levante e che è direttamente derivato dal concept Kubang presentato nella sua ultima evoluzione al Salone di Francoforte 2011 e che dovrebbe finalmente trovare realizzazione nel 2014. Il Suv è destinato in particolare al mercato russo, dove ad oggi il marchio ha qualche difficoltà a far apprezzare le proprie auto sportive con le rigidissime temperature quì presenti per gran parte dell’anno.

Un piano di sviluppo forte e deciso quello di Maserati, che continua a consolidare utile nelle vendite e che insegue obbiettivi di vendita sempre più alti, e se anche il valore di 50.000 unità appare decisamente elevato, la probabilità di avvicinamento sembra piuttosto alta.

Maserati Quattroporte: prestazioni e consumi dichiarati

Test Maserati Quattroporte 2013

0-100km/h 4.7 secondi
0-200km/h 14.7 secondi
0-1000 metri 22.7 secondi
Velocità massima 307km/h
Spazio di frenata (100km/h-0) 34 metri
0-400 metri 12.8 secondi
Rapporto peso/potenza 3.6 kg/CV

Consumi
Urbano 17.6 litri/100km
Extra urbano 8.6 litri/100km
Combinato NEDC 11.9 litri/100km
Emissioni CO2 278 grammi/km

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