Top Gear prova la Lamborghini Reventon

Top Gear prova la Lamborghini Reventon. Purtroppo non si tratta della trasmissione televisiva (e soprattutto non è Jeremy Clarkson), e la recensione si interrompe sul più bello, lasciandoci solamente immaginare il potenziale devastante della esclusivissima super-car di Sant’Agata. In ogni caso le emozioni, i batticuori, le palpitazioni che un gioiello da 1 milione di Euro – e 20 esemplari prodotti – riesce a trasmettere possono esprimersi anche solo osservandone la linea, perdendosi fra i suoi ammalianti spigoli.

Quello che stupisce dell’ultimo bolide sviluppato a Sant’Agata è proprio il suo magnetismo, quell’aura di raffinatezza perennemente contrapposta all’istinto di usarla tutti i giorni, senza che venga malinconicamente relegata in un garage. Troppo bella per essere confinata fre quattro mura, troppo preziosa per essere portata al guinzaglio.

Come giustamente sottolinea Top Gear, la linea è da fumetto (“sembra uscita da un’ambientazione post-apocalittica”), con l’interno preso in prestito da un jet: in primis crea una sensazione di spaesamento, ma poi si capisce che tutti i comandi sono dove devono essere.

Dopo un’ulteriore lode sperticata ai tecnici (“sono dei fanatici, è la Reventon è frutto della loro infatuazione”), ecco il momento di accendere il motore: prima il boato del dodici cilindri, poi lo sguardo di Mario Fazanetto (responsabile Lamborghini e tutore del bolide) che si fa più vigile ed infine un colpetto di acceleratore. La reventon si muove, ma per sapere come bisogna attendere il prossimo numero di Top gear in uscita il 31 ottobre.