Home Test Drive MINI Cooper S con accessori John Cooper Works PRO: tutta un’altra MINI

MINI Cooper S con accessori John Cooper Works PRO: tutta un’altra MINI

MINI Cooper S, la prova finale, strada e pista, in una sfida tra la Cooper S di serie e Cooper S “vitaminizzata” con gli accessori John Cooper Works Pro. Come e quanto è cambiata nel nostro videotest.

MINI Cooper S III atto. Siamo giunti alla resa dei conti, al racconto della prova finale, un confronto interno, una sfida tutta in casa con la Cooper S di serie da una parte e la Cooper S “vitaminizzata” con gli accessori JCW Pro dall’altra.

Assetto, freni, gomme e cerchi, ma anche scarico e centralina sono gli accessori del catalogo ufficiale JCW Pro, tutti omologati.
Dopo aver seguito passo passo l’allestimento e il montaggio al Centro Service MINI Roma, la curiosità è tanta… Dal punto di vista estetico, la sportività è ancora più esaltata… più bassa, più ribelle e molto più personale, ma dal punto di vista del carattere e delle performance, quanto è cambiata?

Lo abbiamo scoperto guidando la “nuova” MINI sulle stesse strade e gli stessi circuiti dove abbiamo scatenato la Cooper S di serie. Un probante test, cronometro alla mano, ai circuiti I.S.A.M. di Anagni e Il Sagittario di Latina per sfruttare ogni singolo cavallo del Twin Power Turbo e ogni centimetro di pista per scoprire quanto e come è migliorata dal punto di vista dinamico. Siete pronti. Partiamo.

La prova su strada

E’ bastato salire a bordo della MINI e percorrere i primi metri fuori dal Centro Service MINI di Via Salaria a Roma, per capire che rispetto alla MINI Cooper S di serie, cè ancora più sportiva. Non ci abbiamo messo molto a captare i segnali per nulla cifrati, anzi piuttosto diretti, di quanto la “nostra” MINI fosse migliorata. L’allestimento JCW Pro ha esaltato ancora di più il carattere della Cooper S, non solo esteticamente. L’assetto è più rigido, la frenata più pronta e lo sterzo ancora più diretto. Anche la colonna sonora ora è decisamente più in tono con lo spirito “biricchino” della nuova MINI Cooper S.

In città è ancora più agile e svelta, incita a una guida brillante e così siamo tornati subito sulle nostre strade preferite, quelle del test con la MINI di serie, i tornanti e i curvoni teatro della prova speciale del Campionato Italiano Rally di Roma Capitale. Un lungo tratto di saliescendi perfetto per mettere a dura prova il comportamento dinamico di una compatta sportiva.

Lasciata la modalità Green passiamo subito in Sport. Il 2 litri acquista reattività fin dai bassi giri, ma è in alto che è cambiata la musica. Suona che è un piacere e spinge forte anche agli alti regimi facendo salire il ritmo insieme al battito cardiaco. Rispetto alla MINI di serie l’incremento di 20 cavalli è evidente, anche perché la coppia di 300 Nm è disponibile fin dai 1.350 giri al minuto.


Il feeling al volante è, se possibile, ancora più eccitante. I Pirelli P7 Cinturato da 205/40 R18 insieme ai nuovi cerchi in lega hanno reso la risposta dello sterzo emozionante e affilatissima. Parte del merito è anche dell’assetto JCW Pro, più frenato e meno incline a trasferire carico in inserimento di curva, un upgrade che lascia la MINI più piatta e reattiva ai comandi. Anche la trazione in uscita di curva è migliorata sia per i pneumatici Pirelli, sia perché c’è meno rollio in curva e quindi più peso sulla ruota interna.

Rispetto a prima la MINI è più veloce e più stabile, soffre meno gli avvallamenti e le frenate scomposte. Il nuovo kit freni JCW Pro a quattro pompanti è più potente e regala maggiore fiducia, consentendo di ritardare la frenata stessa e di modulare al meglio la forza frenante. Su strada quindi si riesce a tenere un passo decisamente più svelto e senza troppi pensieri, visto che la resistenza alla fatica è molto più elevata rispetto a prima. In questo caso non abbiamo preso riferimenti cronometrici perché è pur sempre un test su strada, ma la MINI Cooper S con accessori John Cooper Works Pro è più veloce di quella di serie almeno di un secondo al km!

Rilevamenti a confronto

Tempo sul giro circuito ISAM: Standard 1’18″9– con Kit JCW Pro 1’17″3 (-1,6″)

Tempo sul giro circuito Sagittario: Standard 1’11″5 – con Kit JCW Pro 1’10″1 (-1,4″)

Accelerazione 0-100km/h: 6″83 Standard – con Kit JCW Pro 6″53 (-0,3″)

Slalom 12 birilli distanza 18 metri: Standard 10″5– con Kit JCW Pro 9″7 (-0,8″)

Frenata 100-0 km/h: Standard 36,9m – con Kit JCW Pro 35,3m (-1,6 metri)

La prova in pista

MINI COOPER S è una delle compatte più veloci in assoluto, ma se c’è un percorso in cui esprime al massimo il suo potenziale è nel misto stretto. E’ per questo che abbiamo scelto due circuiti tortuosi e tecnici come l’I.S.A.M. di Anagni e il Sagittario di Latina, due piste che esaltano l’agilità e la precisione del telaio. Nella prima prova con la Cooper S di serie abbiamo scoperto come l’anglo-tedesca sia sempre agile e veloce, ma oggi un po’ più stabile e “borghese” della precedente serie. Lo testimonia anche il tempo in pista al circuito I.S.A.M. in cui la nuova MINI Cooper S gira ad un secondo dalla 1.6 di vecchia generazione.

Il Kit di accessori JCW Pro sembra quindi fatto a posta per rendere la MINI F56 a suo agio anche tra i cordoli del circuito. L’assetto a ghiera, sviluppato apposta al Nürburgring, si è rivelato un toccasana; con ammortizzatori più frenati soffre meno di rollio e beccheggio e riesce a far lavorare meglio anche i nuovi pneumatici 205/40 montati su cerchi da 7jx18, più performanti rispetto al primo equipaggiamento 195/55 R16 su canale da 6,5 pollici.

Maggiore impronta a terra e migliore connessione con l’asfalto, sia in percorrenza, che in accelerazione in uscita di curva, dove la Cooper S con il kit di accessori John Cooper Works Pro  nonostante l’incremento di cavalli e coppia ha mostrato una trazione molto più efficace. Non solo dal punto di vista oggettivo, ma anche soggettivo; non serve essere degli esperti per rendersi conto di quanto è incollata all’asfalto e di quanto rapidamente reagisce agli input del pilota. Al limite, il comportamento rimane tipicamente sottosterzante, ma l’agilità nel misto è ottima e la stabilità consente di guidare con il coltello tra i denti senza nessuna reazione indesiderata.

Il 2.0 Twin Power Turbo con il kit tuning JCW PRO è uno spasso da guidare in pista. La potenza è infatti salita a 210 cv dai 4.600 ai 6.000 giri/min, mentre la coppia ora è di 300 Nm disponibili dai 1.350 ai 4.600 giri/min. Un motore sempre pronto e sempre disposto a spingere la MINI con cattiveria, accompagnato adesso da un sound ancora più entusiasmante. Se su strada con la modalità SPORT lo scarico ha un sound gustoso, ma discreto, in pista si può aprire la valvola allo scarico e dare massima voce al doppio terminale selezionando la modalità TRACK, non omologata su strada.

Basta un doppio click con il comando Bluethooth 4.0 che innesca la bomba e la MINI urla come una vera auto da corsa, con boati in cambiata e scoppiettii in rilascio che fanno innamorare. Con un sound così diventa difficile smettere di girare in pista… un modo perfetto per provare l’efficacia del kit freni JCW Pro con pinze a 4 pistoni e dischi forati e baffati da 355 mm davanti e 259 dietro. Un impianto potente e ben modulabile, perfetto per l’uso in strada, ma che in pista si esalterebbe con pastiglie dalla mescola specifica per i track day.

Nella prova di frenata da 100 km/h a 0 abbiamo ottenuto un buon miglioramento, grazie principalmente all’assetto che mantiene la vettura più ferma con meno beccheggio, aiutandola nella ripartizione della forza frenante sulle quattro ruote. E più facile quindi scaricare a terra la potenza dell’impianto frenante direttamente sui Pirelli Cinturato 205 su cerchi da 18 e canale da 7 pollici. Partendo da un ottimo risultato di 36,9 metri per la MINI di serie, siamo riusciti a migliorare di un altro metro e mezzo, fermando la rilevazione a 35,3 metri. Un valore eccellente, viste anche le altissime temperature dell’asfalto.

Nella prova slalom con 12 coni posti a 18 metri uno dall’altro, la MINI con il kit accessori John Cooper Works Pro  Pro è riuscita a sopravanzare la Mini di serie di 8 decimi, da 10,5 secondi a 9,7 decimi grazie ad un migliore inserimento in curva e un miglior appoggio, meno rollio e una direzionalità dei pneumatici decisamente più precisa e reattiva. Le maggiori differenze sono nella risposta dello sterzo, più diretto e rigoroso per gli pneumatici con la spalla ribassata barra 40, e nell’appoggio più rapido con cui la MINI passa da un transitorio all’altro permettendo di tenere un ritmo molto più serrato e veloce.

Discorso analogo anche per la pista, dove il cronometro è stato veramente spietato. Al circuito I.S.A.M. il vantaggio per la MINI con il kit accessori John Cooper Works Pro è stato di 1 secondo e sei decimi, 1’17”3 contro 1”18”9. Un gap ottenuto grazie all’incremento di potenza e coppia, 20 cavalli e 20 Nm in più con lo scarico e la mappatura specifica. Un distacco importante creato curva dopo curva con un assetto che aumenta la velocità di percorrenza, ingresso e uscita curva, e un impianto frenante che permette di frenare forte e tardi, fin dentro alla curva stessa.

Anche la trazione in uscita è migliorata molto, tanto che le velocità in rettilineo sono sempre state di oltre 5 km/h superiori. Anche al circuito Il Sagittario di Latina con il nuovo asfalto e la nuova configurazione più scorrevole ma pur sempre tecnica e tortuosa, il gap è stato di 1 secondo e 3 decimi, 1’10″1 contro 1’11”5 della Cooper S di serie.

In sostanza è come se fossero due MINI completamente diverse, una più stradale e confortevole, l’altra decisamente più sportiva e indicata per la guida in pista, per certi aspetti si avvicina molto alla MINI John Cooper Works che dalla sua ha comunque una potenza ancora superiore visti i 231 cavalli di serie.

Iniziativa in collaborazione con BMW Italia

Segue la scheda tecnica e il confronto dei tempi al circuito Isam

MINI Cooper S: la scheda tecnica

Carrozzeria MINI Cooper S
Numero porte/ posti 3 / 4
Lungh./ largh./ alt. (a vuoto) mm 3850 / 1727 / 1414
Passo mm 2495
Carreggiata ant./ post. mm 1485 / 1485
Diametro di sterzata m10,8
Capacità serbatoio ca. l 44
Massa a vuoto DIN/UE1) kg 1160 / 1235
Capacità bagagliaio l 211
Resistenza aerodinamica cx/A/cx x A
– / m2 / m2
0,31 / 2,09 / 0,65
Motore
Tipo/ cilindri/ valvole in linea / 4 / 4
Gestione motore MEVD 17.2.3
Cilindrata cm³ 1998
Alesaggio/ corsa mm 82,0 / 94,6
Compressione 11,0:1
Potenza kW / CV 141 / 192
a girig/min4700 – 6000
Coppia (con overboost)
Nm 280 (300) a giri g/min 1250 – 4750
Sospensioni anteriori
ammortizzatore McPherson con braccio oscillante in alluminio e compensazione del beccheggio in frenata
Sospensioni posteriori
asse multilink con bracci longitudinali a peso ottimizzato
Sistemi di stabilità di guida
impianto frenante idraulico a doppio circuito con sistema antibloccaggio (ABS), ripartizione elettronica della forza frenante (EBD) e assistente frenata in curva (CBC), Dynamic Stability Control (DSC) con assistente di frenata, assistente partenza in salita, funzione freni asciutti, compensazione del fading, Dynamic Traction Control (DTC) e Electronic Differential Lock Control (EDLC) e Performance Control. Freno di stazionamento meccanico sulle ruote posteriori
Sterzo
a pignone e cremagliera con servoassistenza elettrica (EPS) con funzione Servotronic
Rapporto di demoltiplicazione
14,2:1
Pneumatici
195/55 R16 87W
Cerchi
6,5J × 16 lega
Cambio
tipo
manuale a 6 rapporti
Prestazioni
Accelerazione 0–100 km/h s 6,8
Velocità massima km/h 235

I tempi sul circuito I.S.A.M. a confronto

BMW M4 (M.Y. 2015) 1’12″8
Lotus Exige S Roadster 1’12″9
Porsche Boxster S PDK (MY 2014) 1’13″1
Nissan GTR (MY 2011) 1’13″2 *
Mercedes C63 AMG Performance Coupè 1’13″5
BMW M3 Cabrio (E92) (MY 2012) 1’13″8
Lotus Evora S 1’14″1
Renault Megane RS (MY 2015) 1’14″7
Lotus Evora (MY 2013) 1’14″8
Audi S1 (MY 2014) 1’15″4
Lotus Elise 192 CV 1’15″9
Peugeot 308 GTI 1’15″9
Renault Megane RS (MY 2012) 1’16″0
BMW 135 XI 1’16″2
Lotus Elise 116 CV 1’16″5
Mercedes A 45 AMG 1’16″6
VW Scirocco 1’16″9
Mini Cooper JCW 1’16″8
Ford Fiesta ST 1’17″02
Renault Clio RS 1’17″21
Citroen DS3 Racing (m.y. 2012) 1’17″22
Renault Clio IV RS Gordini 1’17″45
Peugeot 208 GTi 1’17″68
Mini Cooper S 1’17″81
Audi A1 TFSI (MY 2012) 1’17″9
VW Polo 1.4 GTI (MY 2012) 1’18″2
Abarth 500 (MY 2012) 1’22″0
Toyota Aygo 1.4 D4D (MY 2011) 1’27″4
* tempo ottenuto con temperatura molto rigida e senza pneumatici high performance

Ultime notizie su Test Drive

Tutto su Test Drive →