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Le batterie del futuro saranno composte da alghe?

Le alghe potrebbero costituire l’essenza delle future batterie. E’ il progetto a cui sta lavorando Adam Freeman, soluzione che promette virtù finora solo immaginabili: per ricaricarle basterà un minimo di 11 secondi!

Le alghe potrebbero fornire un contributo determinante nello sviluppo di batterie ad altissime prestazioni. Adam Freeman e la sua GAS stanno infatti lavorando al prototipo di un nuovo accumulatore, destinato in futuro anche a manufatti decisamente elaborati (come un’automobile) e capace di garantire risultati finora solo immaginabili: il sito TechCrunch rivela ad esempio che le nuove batterie saranno di 200 volte più prestanti rispetto a quelle odierne.

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E’ lo stesso Freeman a rivelare che le alghe permetteranno alle pile di ricaricarsi più velocemente e di durare più a lungo rispetto a quanto non avvenga oggi. Il motivo? Le fibre contenute nelle alghe rappresentano una superficie più indicata per gli ioni, che possono attraversarle più velocemente e con maggiore facilità: basti sapere che un ciclo di carica potrà in futuro richiedere un minimo di 11 secondi! L’utilizzo delle alghe renderà superflui materiali quali le terre rare, dannose per la salute ed il cui approvvigionamento sarà sempre più complicato.

D’ogni modo va ancora stabilito quanta energia impiegare per alimentare un oggetto, che sia un cellulare o un’automobile. Freeman sta cercando i 1.500 dollari con cui realizzare il prototipo. A suo dire la produzione in massa può iniziare già dall’estate, ad un prezzo per il pubblico di circa 5.000 dollari. La tecnologia è stata utilizzata da uno scienziato francese per alimentare l’impianto elettrico di una strada urbana.

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