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Peugeot 208 GTi: video test su strada

La nostra prova su strada della Peugeot 208 GTi

Peugeot presenta ufficialmente la 208 GTi,  compatta sportiva con uno stretto legame con la storica 205 GTi, senza però rinunciare all’eleganza. Autoblog vi propone il VIDEO test dell’auto

Finalmente ci siamo, dopo l’arrivo sul mercato, avvenuto nel 2012, della già apprezzatissima 208, a distanza di circa un anno arriva il debutto della versione più sportiva, la mitica e indimenticata GTi quella da sempre identificata come l’Enfant Terrible. Correva l’anno 1984 infatti la Peugeot mostrò al mondo la sua automobile sportiva e compatta, un’automobile che fece storia di Peugeot nel segmento delle piccole bruciasemafori il suo nome era 205 GTi. Spinta da un motore 1.6 da 115 CV o 1.9 130 CV, già la 205 GTi 1.6 aveva una velocità massima di 190 km/h e copriva gli 0-100 in meno di 10 secondi. Quasi a voler ripercorrere quel legame, come un’araba fenice, la casa francese ha presentato la nuovissima 208 GTi, facendo riaffiorare, nel cuore degli appassionati, ricordi di una vettura prestazionale, veloce, reattiva, prestazionale e divertente. Un passaggio ideale del testimone, ma non una semplice riproposizione in chiave moderna.

Già, perchè la nuova 208 GTi ha una sua anima ben definita, probabilmente meno spartana rispetto alla sua “antenata”, ma non per questo meno sportiva. A Poissy sembra non abbiano voluto rinunciare al concetto di eleganza, offrendo al contempo una vettura che possa spiccare non solo per le sue performance sportive da “mangia-tornanti”, ma anche per un design composto seppur brioso e grintoso. Se da una parte quindi la performance non vuole essere messa in dubbio grazie alle sue dotazioni tecniche e di design, dall’altra si è cercato di continuare a perseguire l’andamento che la 208 ha mostrato nelle vendite, con una clientela media di 43 anni in grado però di incorporare anche un 43% di acquirenti del gentil sesso, che predilige – sopratutto in Italia – come variabile d’acquisto, la linea ed il design. Valutazioni e risultanze in un prospetto di vendita nei primi tre mesi del 2013 pari a 8.158 Peugeot 208 vendute. Un trending positivo – considerando anche il periodo di crisi generale che investe ormai da tempo il Vecchio continente – da cavalcare. Nessuna “radicalizzazione estrema” per la versione GTi, ma interventi mirati e precisi.

Mostrata in anteprima all’ultimo salone di Ginevra, la Peugeot 208 GTi si mostra quindi al mondo con una linea familiare da compatta, ma con una buona dose di aggressività,  ed un motore figlio del mondo delle corse, base del propulsore presente nella RCZ Cup. Disponibile a partire dal mese di maggio al prezzo di 21.950 euro, chiavi in mano.

Design e interni : sportiva si, ma di classe

Prendete una vettura che, già di per se, presenta una forte personalità estetica, con un design moderno dettato da linee e forme principalmente tondeggianti in grado di strizzare l’occhio ad un concetto di eleganza – attenzione, non lusso, ma eleganza delle linee – e sobrietà, abbinate a tratti ed elementi spigolosi e marcati, sapientemente disseminati lungo la carrozzeria che offrono un carattere ed un profilo netto, marcato e sportiveggiante. In altre parole, la Peugeot 208. Da questa base si è partiti per un’ulteriore evoluzione, per una cura in chiave ancora più sportiva e futurista, ma senza dimenticare le proprie radici. Il principio di base era semplice: ricreare nel 2013 l’appeal sportivo della 205 GTi. Ecco quindi far capolino il doppio terminale di scarico cromato e trapezoidale, inserito nell’estrattore posteriore nero lucido e sempre al posteriore la modanatura del pannello laterale con ben in vista il logo GTi e lo spoiler posto sopra il lunotto; osservando questa compatta sportiva, sono ben evidenti i diversi elementi dipinti di rosso, tra cui le pinze dei freni, le lettere del logo della Casa, o la guarnizione inferiore della calandra.

Rispetto alla versione base, anche la carrozzeria è stata modificata: le carreggiate sono più larghe, con l’anteriore  più largo di 10 mm ed il posteriore di 20 mm, sottolineate da elementi della carrozzeria a filo con le ruote.

I proiettori sono stati anch’essi modificati: in questa versione sono alogeni con luce-guida “flat-guide”, Led per le luci diurne e per gli indicatori di direzione, oltre a presentare una modanatura sospesa che, nelle intenzioni dei designer, vuole richiamare la pupilla di un felino. L’utilizzo di inserti cromati sono evidenti anche all’anteriore, e più precisamente sulla griglia nera lucido. Un utilizzo volto a ricreare una sorta di bandiera a scacchi. Non bisogna dimenticare infine anche i cerchi in lega da  17’’ con pneumatici 205/45 che completano il look. Complessivamente non possiamo che sottolineare lo stile e l’immagine sobria ed elegante di questa 208 GTi, che viene “sporcata”da questi elementi più marcati quel tanto che basta renderla più grintosa. Come dire: sportiva-chic.

Entriamo nell’abitacolo e notiamo immediatamente il logo GTi alla base del volante. Sono tanti i particolari di color rosso. L’ambiente generale conferma quanto notato per gli esterni: sportivo ma anche elegante. I sedili, avvolgenti ai lati, abbinano la pelle Nappa con inserti color rosso fuoco. Il  sedile, dal buon contenimento , è completato dalla cintura nera con bordino rosso bouclé. La pedaliera e il poggiapiedi sono, per ogni vettura sportiva nell’animo che si rispetti, in alluminio, e lo spazio davanti al conducente è completato da tappetini supplementari alto di gamma, con bordo nero decorato con impunture rosse. Quel rosso sfumato a nero che caratterizza anche la plancia centrale e le maniglie delle portiere. Lo stesso quadro strumenti è dotato di uno schermo a colori centrale multifunzione – tra cui anche le indicazioni del navigatore per non distogliere lo sguardo dalla guida – e dai quadranti con profili cromati ma retroilluminati in rosso a Led. Il motivo della “bandiera a scacchi” presente nella calandra, fa da sfondo per il contagiri ed il contachilometri. Sportività anche per quanto concerne nel pomello della leva del cambio, in alluminio, con il classico inserto laterale rosso.  Chiudiamo citando il climatizzatore automatico bizona, i sensori di parcheggio posteriori, il monitor touchscreen da 7 pollici sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli, dotato di presa USB, connettività bluetooth e comandi al volante. Tra gli accessori a pagamento, sottolineiamo il sistema di navigazione satellitare ed il tetto panoramico in cristallo

Tecnica: motore 1.6 litri con Twinscroll da 200 cavalli

Peugeot 208 GTi test su strada

Offrendo un connubio tra eleganza e sportività dal punto di vista di linea e design, in termini prestazionali e tecnici, i tecnici della casa francese hanno dovuto e voluto essere un pò più radicali. D’altro canto, la vera anima di una vettura la si può notare principalmente da quello che offre in strada, non solo guardandola e mirandola. Ecco perchè, per questo modello, in Peugeot hanno deciso di attingere a piene mani il know-how del motore utilizzato anche dalla RCZ Cup.

Il risultato è un quattro cilindri a benzina da 1.6 16V THP, in grado di erogare 200 cavalli (147 Kw) ed una coppia massima di ben 275 Nm. Secondo quanto riportato dalla casa, la vettura è in grado di arrivare ai 100 km/h da fermo in meno di 7 secondi e di passare da 80 a 120 km/h in meno di 7 secondi in quinta marcia. Prestazioni che non sono frutto della mera e semplice potenza del propulsore, ma anche del lavoro di alleggerimento apportato che attesta il peso a 1160 kg, offrendo quindi un rapporto peso-potenza (kg/kw) pari a 7,9. Un motore che reca con se l’alzata variabile delle valvole d’aspirazione abbinata al variatore di fase degli alberi a camme di aspirazione e di scarico, per la gestione dei consumi e delle emissioni di CO2. La 208 GTi infatti emette 145g di CO2/km.

Il turbocompressore Twin Scroll con pressione di sovralimentazione massima di 1,2 bar porta a far girare la piccola Gti fino a 6800 giri/min e assicura una reattività istantanea sin dai regimi più bassi. Il cambio è manuale a 6 rapporti, mentre a livello di sospensioni, all’anteriore troviamo una pseudo Mc Pherson e al posteriore una traversa deformabile. Per far fronte a tali prestazioni, si è dovuto lavorare sull’assetto della vettura, introducendo molle e ammortizzatori più rigidi, nuove barre antirollio, e intervenendo sull’irrigidimento della traversa posteriore e della culla anteriore, oltre al già citato aumento delle carreggiate (20mm al posteriore e 10 all’anteriore).

Non potevano mancare interventi anche sui freni: la Peugeot 208 GTi presenta dischi ventilati a pinza flottante da 302 mm all’anteriore, e dischi a pinza flottante da  249 mm al posteriore. Il sistema frenante offre anche un ripartitore elettronico di frenata di ogni ruota ed un sistema di assistenza alla frenata di emergenza. Presente – ovviamente – anche ESP (disinseribile) e ASR.

Guida su strada: precisa e stabile

Peugeot 208 GTi test su strada

Quelle stesse strade e tornanti che caratterizzano da anni il Rally di Montecarlo diventano oggi lo scenario giusto ed ideale per assaporare e cercare di comprendere al meglio il comportamento della nuova GTi firmata Peugeot. Saliamo così a bordo della “piccola peperina” e una volta al posto di comando l’attenzione va subito sui sedili, decisamente comodi, avvolgenti e confortevoli pur se sportivi e dotati di un grande contenimento laterale.

Il “pannello di controllo” offre una interfaccia utente rapida e intuitiva, senza complicazioni di gestione e con una disposizione semplice e razionale dei comandi, senza quindi quell’eccesso di tasti e manettini che talvolta lasciano un po’ interdetti di fronte ad una nuova auto. Apprezzabile anche la seduta, con la triangolazione tra sedile, pedali e volante che risulta azzeccata, seppur modificabile in pochi attimi. Un unico appunto va fatto sulla leggibilità della strumentazione frontale, soprattutto nella parta alta che può essere facilmente coperta dalla corona dello sterzo. Per i più alti consigliamo di abbassare molto il volante se volete una guida sportiva e una visuale più completa possibile del quadro strumenti.

Prima di partire scambiamo una illuminante chiacchierata con Paolo Andreucci, portacolori Peugeot e sette volte campione italiano rally che ci racconta: “Vedrai ora, quando sali in macchina e affronterai le prime curve. Questa 208 e’ brillante di motore, molto guidabile. L’anteriore  inserisce sempre ed il posteriore nonostante il passo corto, è molto stabile”.

In effetti, dopo un primo tratto urbano, ci troviamo ad affrontare un percorso bello ma altrettanto impegnativo, costituito da curve di vario raggio e velocità, tratti sconnessi, punti veloci e meno veloci. Il risultato è quello di una vettura che tiene perfettamente l’assetto – senza tra l’altro risultare scomoda per chi guida e per i passeggeri a bordo – rimanendo stabile e piantata in strada. La 208 GTi non è una vettura scorbutica, è diretta, secca e veloce negli inserimenti, con uno sterzo preciso, filante ed in grado di restituire un feedback ottimo riguardo le condizioni dell’asfalto. La macchina, in altre parole, comunica, e bene.  Il merito è dell’assetto rigido ma non troppo, e delle carreggiate allargate. Non serve usare la forza ma anzi, guidandola con leggerezza e delicatezza, l’auto ci asseconda completamente inserendosi in curva con velocità di percorrenza decisamente più elevate rispetto a quanto propone – ovviamente – la 208. Anche la stabilità posteriore si è rivelata estremamente efficiente. Disattivando l’ESC, la traversa posteriore porta delle reazioni molto contenute e prevedibili. In altre parole, la Peugeot 208 GTi si è rivelata una vettura salda, veloce, reattiva, quasi leggera. Permette prestazioni in piena sicurezza. Ecco, proprio questo è il punto nodale. Non ci si sente “impiccati” nel tirare questa auto fino al limite, ma si ha sempre una vera sensazione di controllo tra le mani, tanto da entrare in curva ancora fortemente pinzati senza problemi, con un impianto frenante che risulta eccellente sia in termini di potenza che di modulabilità. Far entrare il sistema ABS è veramente difficile ed arduo, pur volendo. Considerando inoltre che l’asfalto si presentava anche piuttosto sporco, bisogna fare un plauso alla frenata della GTi. veniamo ora al motore che non stupisce per il picco di potenza, ma che impressiona per la sua pienezza fin dai primissimi giri. Un motore pieno, corposo e con una bella “schiena”, ma allo stesso tempo fluido. Parafrasando, potremmo dire che non punta alla “quantità” quanto alla “qualità”. E lo fa ottimamente. Spinge fino ai 4000 giri, poi ha un’ulteriore botta di potenza fino ai 5000 giri/min. La potenza non sarebbe nemmeno finita, visto che la linea rossa si attesta oltre i 6000 giri/min, ma con un turbo “di nuova generazione” del genere non serve nemmeno, il tutto combinato con un cambio veramente preciso anche se forze un pochino lungo nella spaziatura tra i rapporti.

La 208 GTi si  rivela una vettura che si presenta con il suo stile, il suo garbo “sporcato” da quel lato sportivo che, una volta saliti a bordo, si mostra mano a mano che si affrontano curve e tornanti. Come Dottor Jekyll e Mr. Hide, riesce a far convivere le due anime: non rinuncia allo stile, ma non per questo fa a meno di mostrare quella sana sportività e cattiveria insita nel DNA GTi.

BOX: GTi – il lato sportivo della Peugeot

Peugeot 208 GTi test su strada

Parlare di GTi con un appassionato di auto significa evocare ricordi. Pensieri e sguardi rivolti ad una generazione di vetture sportive, potenti, reattive, quasi romantiche. La prima GTI di Peugeot fu la 604, introdotta esattamente trent’anni fa, nel lontano 1983. Dotata di motore PRV 2.8 V6 da 155 CV,  la 604 GTI era in grado di raggiungere una velocità massima di 190 km/h, passando da 0 a 100 in 9,7 secondi. Un anno dopo, nel 1984, la casa del Leone presentò la 205 GTI, spinta dal motore 1.6 da 105 CV. In questa versione, la 205 aveva una velocità massima di 190 km/h e copriva gli 0-100 in meno di 10 secondi. Nel 1986 la 205 GTI incrementò la sua potenza della versione 1.6, che arrivò a quota 113 CV. Numeri che portavano la vettura a toccare i196 km/h. La novità più grande però arrivò con la 205 GTI 1.9 da 127 CV. Una vettura capace di prestazioni eccezionali: 206 km/h di velocità massima e 0-100 in 7,8 secondi. Si arriva così al 1992, quando, della 205 GTI, rimase solo la versione 1.9 da 120 CV, dotata di marmitta catalitica. Questo intervento tecnico ridusse la velocità massima a 202 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 attestata di 8,3 secondi. La sigla sportiva di Peugeot ritornò nel ‘96, in occasione del restyling della 106, che montava un 1.6 16V da 118 CV in grado di offrire prestazioni molto simili alla 205: 206 km/h di velocità massima e 8,7 secondi per passare da 0 a 100. Il 1998 fu l’anno della dipartita della 106 GTI, sostituita nel 1999 dalla Peugeot 206 GTi che condivideva il motore con la più grande 306, ma con potenza ridotta a 136 CV. La 206 GTi raggiungeva i 210 km/h ed impiegava 8,4 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Oltre alla classica versione a 3 porte, la 206 GTi era disponibile anche nella variante Sw e, dal 2004, con il motore diesel 1.6 HDi 16V da 109 CV e 260 Nm, con cui la “Enfant Terrible” raggiungeva i 190 km/h di velocità massima, passando da 0 a 100 in meno di 10 secondi (9,9). E’ il 2004 quando la 206 GTi venne affiancata e successivamente sostituita dalla 206 RC da 177 CV. L’ultima GTi della storia fu la Peugeot 207 E’ equipaggiata con il 1.6 THP 16V da 174 CV, lo stesso della Mini Cooper S e realizzato in joint-venture con BMW. La 207 GTi raggiungeva i 220 km/h di velocità massima e impiega solo 7,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Nel 2009 arrivò un clamoroso annuncio: “Il concetto di GTI, per il marchio Peugeot, non ha più ragion d’essere“. Il Leone, per bocca del responsabile marketing Christian Stein, aveva deciso di chiudere una filosofia, più che un concetto. Fortunatamente, come un’araba fenice, il 2013 ha visto la nascita di questa nuova Enfant Terrible, la 208 GTi.

PREGI E DIFETTI

Peugeot 208 GTi test su strada

Piace

Erogazione del motore

Frenata

Stabilità e reattività

Look sportivo ma comunque sobrio

Non Piace

Strumentazione non sempre ben leggibile

Spaziatura del cambio un pò lunga nelle ultime marce

Scheda Tecnica

Peugeot 208 GTi test su strada

Motore

Tipo / Norma    EP6CDTX / Euro 5
Numero di cilindri   4 cilindri
Posizione nel veicolo   Trasversale, in avanti rispetto all’asse
Cilindrata (cm3)    1.598
Alesaggio x corsa (mm)   77 x 85,8
Rapporto di compressione   10,5 / 1
Potenza massima in kW (o CV) /regime (g/min)   147 (200) / 5 800 – 6 800
Potenza specifica (kW/l)    92
Coppia massima (N.m) / regime (g/min)  275 / 1700
Testata    in lega leggera, con camere a tetto
Valvole   4 valvole per cilindro
Monoblocco   in alluminio
Alberi di equilibratura —
Albero a camme  2 alberi a camme in testa trainati da catena

Distribuzione   Albero di aspirazione e di scarico a fasatura variabile in continuo e
alzata variabile in continuo delle valvole di aspirazione

Alimentazione   iniezione diretta

Turbocompressore    Twin scroll
Pressione di sovralimentazione massima (bar)   1,2
Scambiatore       con
Taglio dell’iniezione (g/min)   6.800
Regime del minimo (g/min)   700

DIMENSIONI
Lunghezza fuori tutto     3,962
Larghezza con maniglie / fuori tutto con retrovisori ripiegati / aperti   1,739 / 1,829 / 2,004
Altezza   1,460
Passo    2,538
Sbalzo anteriore /Sbalzo posteriore    0,772 / 0,652
Carreggiata ant. / Carreggiata post. Al centro della ruota (al suolo)   1,480 / 1,487

Volume del bagagliaio VDA 210 (dm3) / litri d’acqua (l)   285

Massa a vuoto (con i pieni)   1.160

SCx superficie resistente (m²)   0,72

Numero di posti    5
Lunghezza abitabile (m) (1)    1,675
Larghezza ai sedili anteriori (m) :
• ai gomiti    1,413
• alle spalle   1,360
Larghezza ai sedili fila 2 (m) :
• ai gomiti   1,408
• alle spalle   1,292
Corsa dei sedili anteriori (m)  0,230

Massa a vuoto (con i pieni)  1.160
Ripartizione:
• anteriore   735
• posteriore   425

SCx coefficiente di resistenza aerodinamica (m²)  0,72
S coppia principale (m²)   2,12
Cx coefficiente aerodinamico   0,34
SCz anteriore (m²)   0,10
SCz posteriore (m²)   0,02

Tipo   trazione anteriore
Cambio  MC6 A – manuale
Rapporti di demoltiplicazione:
• 1a    0,282
• 2a    0,521
• 3a    0,756
• 4a    0,975
• 5a    1,216
• 6a    1,469
Rapporto di coppia

Pneumatici
Tipo    7 J17 4-20
Materiale   Lega (17″)
Pneumatici    205/45 R17 88XL V
Circonferenza di rotolamento (m)    1,879 (17”)

Sospensioni
Anteriori:
Barra stabilizzatrice (diametro in mm)  21
Flessibilità alla ruota (mm/100 kg)   35

Posteriori:
Barra stabilizzatrice (diametro in mm)   58000
Flessibilità alla ruota (mm/100 kg)   40

Sterzo
Tipo   Cremagliera e pignone, piantone regolabile in profondità e
altezza

Assistenza  servosterzo elettrico ad assistenza variabile

Freni
Sistema antibloccaggio ruote     TEVES MK 100 con ripartitore elettronico di frenata di ogni
ruota, sistema di assistenza alla frenata di emergenza

ESP-Electronic Stability Programme- con antipattinamento (ASR)    TEVES MK 100
Anteriore:      Dischi ventilati a pinza flottante
Diametro esterno del disco (mm)  302
Spessore del disco (mm)   26
Diametro del pistone (mm)   57
Posteriore:  dischi a pinza flottante
Diametro esterno del disco (mm)  249
Spessore del disco (mm)  9
Diametro del pistone (mm)   38

PRESTAZIONI
Velocità massima (km/h)    230
Accelerazioni (secondi)
• 1 000 m con partenza da fermo    26,9 / 27,8
• da 0 a 100 km/h    6,8 / 7,4
Riprese (secondi)
• 80 – 120 km/h sul penultimo rapporto   6,8 / 7,6
• 80 – 120 km/h sull’ultimo rapporto    8,4 / 9,5
CONSUMI
ECE – urbano (l/100 km)    8,2
EUDC – extraurbano (l/100 km)   4,7
Misto (l/100 km)   5,9
Emissioni di CO2 (g/km)    139
Capacità del serbatoio (l)    50

Peugeot 208 GTi test su strada

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