Waymo porta i robotaxi a guida autonoma a New York: nuovi test

Waymo avvia i test dei robotaxi a guida autonoma a New York: otto veicoli in circolazione a Manhattan e Brooklyn senza passeggeri, tra polemiche e aspettative

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 26 ago 2025
Waymo porta i robotaxi a guida autonoma a New York: nuovi test

Waymo compie un nuovo passo nella rivoluzione della guida autonoma, portando i suoi robotaxi sulle strade di New York. Un debutto che non passa inosservato: otto veicoli senza conducente, nessun passeggero a bordo, e un periodo di sperimentazione che durerà almeno fino a settembre. L’iniziativa, appena approvata dalle autorità locali, promette di trasformare la mobilità urbana nella metropoli più iconica d’America, mettendo alla prova una tecnologia che ha già raccolto successi in altre città degli Stati Uniti.

Dopo aver consolidato la propria presenza a San Francisco, Los Angeles e Phoenix, Waymo sceglie di affrontare la sfida di una delle città più complesse al mondo dal punto di vista del traffico e dell’urbanistica. Il test veicoli autonomi si svolgerà in aree ben definite: l’area di Manhattan a sud di Central Park e alcune zone centrali di Brooklyn. Qui, i robotaxi circoleranno senza passeggeri, osservati speciali di una fase sperimentale che potrebbe segnare un punto di svolta per la mobilità urbana.

Lo sbarco a NY

L’arrivo di Waymo a New York è stato accolto con entusiasmo dal sindaco Eric Adams, che ha sottolineato come la città continui a porsi all’avanguardia nell’adozione di tecnologie innovative. Per Adams, la sperimentazione rappresenta un’opportunità per rafforzare la posizione di New York come capitale della mobilità del futuro, offrendo ai cittadini soluzioni più efficienti e sostenibili. In questa visione si inserisce anche l’impegno di Annabel Chang, responsabile delle politiche locali di Waymo, che ha ribadito la volontà dell’azienda di collaborare con le istituzioni per garantire sicurezza, efficienza e sostenibilità nel trasporto urbano.

Non mancano però le voci critiche. Tra queste, quella di Bhairavi Desai, leader dei tassisti newyorkesi, che ha denunciato quello che considera un trattamento di favore verso i robotaxi di Waymo, a scapito dei tradizionali taxi gialli che da sempre caratterizzano le strade della città. Secondo Desai, l’arrivo dei veicoli a guida autonoma rischia di mettere ulteriormente in difficoltà una categoria già provata dalla concorrenza delle piattaforme digitali e dalle trasformazioni del mercato.

Non mancano le perplessità

Anche sul fronte istituzionale non mancano le perplessità. Il senatore statale Bray Hoylman Sigal ha sollevato interrogativi importanti sulle responsabilità in caso di incidenti, evidenziando come la sicurezza debba restare una priorità assoluta nella sperimentazione dei test veicoli autonomi. Le domande riguardano sia gli aspetti assicurativi sia la gestione delle emergenze, in un contesto urbano caratterizzato da un’elevata densità di traffico e da condizioni meteorologiche spesso imprevedibili.

Di fronte alle critiche, Waymo risponde con i numeri. L’azienda sottolinea di aver già effettuato oltre 250.000 corse settimanali a pagamento in altre città e di aver superato i 10 milioni di viaggi complessivi senza incidenti significativi. Questi dati vengono presentati come una prova concreta dell’affidabilità della tecnologia di guida autonoma sviluppata dall’azienda, con l’obiettivo di rassicurare sia le istituzioni sia i cittadini sulla sicurezza dei robotaxi.

La sperimentazione continua

La sperimentazione di Waymo a New York rappresenta un banco di prova cruciale per l’intero settore della guida autonoma. La città, con il suo traffico caotico, la presenza costante di pedoni e ciclisti e le frequenti variazioni climatiche, offre uno scenario unico per valutare la maturità di questa tecnologia. Gli occhi di autorità, esperti e cittadini sono puntati sui risultati di questa fase iniziale, che potrebbe essere estesa oltre settembre in base agli esiti ottenuti.

Nel frattempo, il dibattito tra innovazione tecnologica e tutela dell’occupazione tradizionale si fa sempre più acceso. L’arrivo dei robotaxi alimenta interrogativi sul futuro dei tassisti newyorkesi e sulla necessità di trovare un equilibrio tra progresso e protezione dei posti di lavoro. Una sfida che New York dovrà affrontare nei prossimi mesi, con la consapevolezza che il futuro della mobilità urbana passa anche da qui.

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