Auto venduta con bonifico istantaneo mai arrivato: truffato giovane
Truffa nel Parmense: 21enne vende l’auto e non riceve i 30 mila euro. Carabinieri identificano il truffatore, un 25enne già noto per raggiri simili
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Un giovane di 21 anni della provincia di Parma si è ritrovato protagonista, suo malgrado, di una sofisticata truffa nella vendita auto tra privati. Un episodio che, oltre a mettere in luce i rischi connessi alle trattative online, diventa un monito per chiunque stia pensando di cedere o acquistare auto usate senza le dovute precauzioni. Il ragazzo, fiducioso e convinto di aver concluso un buon affare, si è invece visto sottrarre la sua vettura e ha perso 30mila euro, vittima di una delle tecniche di raggiro più insidiose degli ultimi anni: il bonifico istantaneo fantasma.
Tutto ha avuto inizio con un annuncio pubblicato su un noto portale di compravendita di auto usate. Il giovane, desideroso di realizzare una cifra congrua dalla vendita della sua vettura quasi nuova, aveva fissato il prezzo a 33mila euro. La risposta di un potenziale acquirente, un 25enne originario dell’Est Europa, non si è fatta attendere: il ragazzo si è mostrato estremamente interessato e determinato a concludere rapidamente l’affare, tanto da ottenere uno sconto di 3mila euro dopo una breve trattativa.
Falsa ricevuta
Per dare maggiore credibilità alla transazione e dissipare eventuali sospetti, il presunto acquirente ha proposto di incontrarsi presso un’agenzia di pratiche auto, dove sarebbe stato possibile effettuare in sicurezza il passaggio di proprietà. Qui, tra documenti e firme, il truffatore ha saputo orchestrare la scena con grande abilità: ha mostrato sul proprio smartphone una falsa ricevuta di bonifico istantaneo, completa di una notifica che sembrava confermare l’avvenuto accredito dei 30mila euro sul conto del venditore.
Nonostante qualche legittima perplessità per il mancato accredito immediato, il giovane parmense si è lasciato convincere dalle rassicurazioni dell’acquirente e dalla verosimiglianza della documentazione esibita. Ha così portato a termine il passaggio di proprietà, consegnando le chiavi della vettura e confidando nell’effettivo arrivo del denaro.
Raggiro in pochi istanti
Il raggiro, però, si è consumato in pochi istanti. Dopo aver concluso le formalità, il truffatore si è allontanato con una scusa, sparendo nel nulla insieme all’auto. Solo il giorno seguente, quando il giovane ha avuto conferma dalla propria banca dell’assenza di qualsiasi accredito, si è reso conto di essere stato vittima di una truffa ben architettata.
A quel punto, non è rimasto altro che rivolgersi ai Carabinieri di Salsomaggiore Terme per sporgere denuncia. Le indagini sono partite rapidamente e hanno portato in breve tempo all’identificazione del responsabile: un giovane residente in Emilia-Romagna, già noto alle forze dell’ordine per reati simili, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica.
Questo episodio rappresenta un chiaro campanello d’allarme per tutti coloro che intendono avventurarsi nella vendita auto tra privati. Gli esperti del settore raccomandano di non fidarsi mai ciecamente di ricevute digitali o notifiche, che possono essere facilmente falsificate. È fondamentale verificare direttamente con la propria banca l’effettivo accredito della somma pattuita prima di consegnare l’auto o firmare qualsiasi documento di trasferimento. Inoltre, è buona norma diffidare di chi mostra eccessiva fretta nel concludere l’affare o propone sconti improvvisi per accelerare la trattativa.
L’importanza delle precauzioni
La truffa subita dal giovane parmense sottolinea l’importanza di adottare tutte le precauzioni possibili nelle transazioni che coinvolgono beni di valore come le auto usate. L’apparente sicurezza di una trattativa in un luogo pubblico o presso un’agenzia di pratiche auto non deve mai far abbassare la guardia, soprattutto quando si ha a che fare con strumenti di pagamento digitali come il bonifico istantaneo, che, se simulato, può trarre in inganno anche i venditori più attenti.
In conclusione, la vicenda non solo evidenzia i rischi legati alle compravendite tra privati, ma richiama l’attenzione sulla necessità di informarsi, di agire con prudenza e di non sottovalutare mai la possibilità di essere raggirati. Un insegnamento che, purtroppo, il giovane di Parma ha dovuto apprendere a sue spese, ma che può servire da prezioso avvertimento per tutti coloro che si accingono a vendere o acquistare auto usate.