Gasolio adulterato, la nuova truffa ai distributori: i rischi

A Valmontone sequestrati 2mila litri di gasolio adulterato: motori danneggiati, rischi ambientali e sicurezza. Operazione Dogane e Guardia di Finanza

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 21 ago 2025
Gasolio adulterato, la nuova truffa ai distributori: i rischi

Un nuovo allarme scuote la Capitale e il suo hinterland: le frodi nei carburanti sono tornate al centro dell’attenzione dopo il recente sequestro di oltre 2.000 litri di gasolio adulterato presso un distributore situato a Valmontone, a sud di Roma. Questo episodio, che si aggiunge a una lunga serie di irregolarità registrate negli ultimi mesi, mette nuovamente in luce la vulnerabilità del mercato dei carburanti e i rischi che ne derivano per consumatori, operatori onesti e ambiente.

L’operazione, condotta in sinergia tra i funzionari delle Dogane di Roma e la Guardia di Finanza, ha portato alla denuncia del gestore dell’impianto alla Procura di Velletri con l’accusa di frode in commercio. Il carburante sequestrato è risultato avere un punto di infiammabilità nettamente inferiore ai limiti imposti dalla legge, un chiaro segnale di miscelazione con acqua o altre sostanze non autorizzate. Queste pratiche non solo violano la normativa vigente, ma rappresentano un serio pericolo per la sicurezza stradale e per la salute dei motori delle vetture.

Sempre più diffuso

Il fenomeno del gasolio adulterato non è certo nuovo nell’area romana. Negli ultimi 18 mesi, le autorità hanno effettuato oltre 350 controlli, riscontrando più di 200 violazioni che spaziano dalla presenza dei cosiddetti “litri fantasma” – ovvero quantitativi erogati inferiori a quelli pagati – alle miscelazioni illegali e alle manipolazioni sui prezzi. Il sequestro di Valmontone si inserisce all’interno di un piano straordinario di verifiche che ha coinvolto diversi comuni dell’hinterland, come Colleferro e Genazzano, con un’intensificazione delle attività soprattutto durante i mesi estivi, periodo in cui aumentano gli spostamenti e, di conseguenza, i rifornimenti.

L’allarme lanciato dalla Guardia di Finanza è chiaro: i rischi legati all’utilizzo di carburante non conforme sono molteplici e riguardano tanto la sicurezza quanto l’economia dei cittadini. Un gasolio adulterato può provocare danni gravi e spesso irreversibili ai motori, con costi di riparazione che possono facilmente superare il risparmio ottenuto al momento dell’acquisto. Inoltre, la combustione di carburanti contaminati aumenta sensibilmente le emissioni inquinanti, aggravando l’impatto sull’ambiente e mettendo a rischio la salute pubblica.

Come riconoscere la truffa

Ma come riconoscere un possibile caso di frodi nei carburanti? Gli esperti consigliano di prestare attenzione ad alcuni segnali d’allarme: prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato, anomalie nel funzionamento del veicolo subito dopo il rifornimento, oppure la presenza di residui insoliti nel serbatoio. In presenza di uno o più di questi indizi, è fondamentale interrompere l’utilizzo del carburante sospetto e segnalare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti.

Il danno provocato da queste pratiche illecite non si limita all’aspetto economico. L’uso di gasolio adulterato compromette la durata e l’efficienza dei motori, mette a repentaglio la sicurezza stradale e contribuisce ad alimentare un clima di sfiducia nei confronti degli operatori del settore. Inoltre, l’aumento delle emissioni inquinanti dovuto alla combustione di carburanti non conformi rappresenta una minaccia concreta per l’ambiente e per la qualità della vita nelle aree urbane e suburbane.

Un fenomeno da contrastare

Proprio per contrastare il fenomeno delle frodi nei carburanti, le forze dell’ordine hanno annunciato un ulteriore rafforzamento dei controlli e delle sanzioni, invitando tutte le parti coinvolte – istituzioni, operatori onesti e cittadini – a collaborare attivamente. Solo attraverso un’azione congiunta e una maggiore consapevolezza sarà possibile arginare un fenomeno che, oltre a minare la sicurezza e la legalità, rischia di compromettere la fiducia dei consumatori e la sostenibilità del settore.

La lotta contro il gasolio adulterato rappresenta quindi una sfida fondamentale non solo per la tutela dei diritti dei cittadini, ma anche per la salvaguardia della sicurezza stradale e dell’ambiente. Restare vigili, informati e pronti a segnalare ogni irregolarità è il primo passo per contribuire a un mercato dei carburante più sicuro, trasparente e rispettoso delle regole.

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