Quanto guadagnano i tassisti italiani: i conti tornano?

Scopri i redditi medi dei tassisti italiani nel 2023, città per città, e l'impatto dell'obbligo del POS sulla trasparenza fiscale

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 26 giu 2025
Quanto guadagnano i tassisti italiani: i conti tornano?

Diciottomila euro lordi all’anno. È questa la cifra che rappresenta il reddito medio tassisti in Italia secondo i dati fiscali del 2023 analizzati dal Sole 24 Ore. Tuttavia, dietro questa media si nascondono profonde differenze economiche tra le varie città della penisola, delineando un chiaro divario Nord-Sud. Una realtà che evidenzia quanto la professione di tassista possa variare a seconda del contesto geografico.

La mappa dei guadagni nelle principali città italiane

Tra le città italiane, Firenze si distingue come il luogo dove i guadagni tassisti 2023 sono stati i più alti, con una media di 24.160 euro lordi annui, pari a circa 2.000 euro mensili prima delle tasse. Questo dato rappresenta un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Subito dopo troviamo Milano, dove i conducenti dichiarano mediamente 22.551 euro, registrando un aumento del 15,2% rispetto al 2022.

Bologna si colloca in una posizione intermedia con un reddito medio di 18.899 euro. Tuttavia, scendendo verso il Sud Italia, il panorama cambia drasticamente. A Roma, nonostante il consistente flusso turistico, i tassisti dichiarano una media di soli 15.726 euro annui. Torino segue con 13.349 euro, mentre Napoli e Palermo chiudono la classifica con rispettivamente 12.791 e 10.730 euro.

Discrepanze territoriali e segnali di crescita

I dati mostrano una crescita generalizzata dei redditi dichiarati rispetto al 2022 in tutte le città analizzate. In particolare, Napoli ha registrato un incremento significativo del 25,4%, mentre a Roma l’aumento è stato del 23,5%. Nonostante questi progressi, i valori assoluti nel Sud Italia rimangono ben al di sotto della media registrata nel Nord.

Questo trend positivo potrebbe essere attribuito all’introduzione dell’obbligo POS tassisti, una misura che ha reso più tracciabili le transazioni effettuate dai conducenti. La possibilità di accettare pagamenti elettronici ha infatti potenzialmente aumentato la fedeltà fiscale della categoria, portando a una maggiore trasparenza sui guadagni effettivi.

Un futuro di maggiore trasparenza

L’obbligo POS tassisti rappresenta un passo importante verso una maggiore chiarezza economica nel settore. Consentire ai clienti di pagare con carta o smartphone non solo migliora la comodità del servizio, ma aumenta anche la tracciabilità dei redditi. Tuttavia, l’efficacia di questa misura dipenderà in larga parte dall’intensità dei controlli fiscali che verranno effettuati nei prossimi anni.

I dati del 2023 potrebbero segnare l’inizio di un percorso verso una rappresentazione più realistica della situazione economica dei tassisti italiani. Una categoria che, storicamente, è stata spesso al centro di discussioni sulla corrispondenza tra i guadagni percepiti e quelli dichiarati. Con l’introduzione di normative più stringenti e un maggiore monitoraggio, il settore potrebbe avvicinarsi a una trasparenza mai raggiunta prima.

In definitiva, sebbene permangano forti discrepanze territoriali, l’evoluzione delle dichiarazioni fiscali nel 2023 suggerisce un miglioramento complessivo. Il futuro del settore dipenderà dalla capacità di mantenere e rafforzare le misure volte a garantire la trasparenza, assicurando così un quadro economico più equo e realistico per i tassisti italiani.

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