Volkswagen ID Every1, avanti coi test per la BEV da 20mila euro

Volkswagen e Rivian accelerano la joint venture: la ID Every1, city car elettrica da 20.000€, arriverà nel 2027 e userà la piattaforma SDV con aggiornamenti over the air

Volkswagen ID Every1, avanti coi test per la BEV da 20mila euro
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Giorgio Colari
Pubblicato il 13 nov 2025

L’orizzonte della mobilità elettrica si arricchisce di una nuova, promettente prospettiva: l’arrivo di una compatta elettrica accessibile, frutto della sinergia tra Volkswagen e Rivian. Un progetto che mira a rivoluzionare il segmento entry-level con una vettura dal prezzo di circa 20.000 euro, abbattendo così uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’elettrico su larga scala. La partnership tra il colosso tedesco e il costruttore americano segna una svolta strategica, puntando su una piattaforma software innovativa e su una visione condivisa di accessibilità, efficienza e modernità.

Cosa sappiamo della BEV compatta

Il primo anniversario della joint venture tra Volkswagen e Rivian è stato il palcoscenico ideale per annunciare ufficialmente l’accelerazione della collaborazione e svelare i dettagli della nuova strategia industriale. In un mercato sempre più competitivo e segnato dalla corsa all’elettrificazione, i due brand hanno deciso di unire le forze per proporre un modello in grado di intercettare la crescente domanda di veicoli elettrici urbani e convenienti. L’obiettivo è ambizioso: mettere su strada 30 milioni di vetture basate su una piattaforma tecnologica all’avanguardia, superando le criticità che hanno rallentato i precedenti progetti, come il discusso Cariad.

Il cuore pulsante di questa rivoluzione è la nuova ID Every1, una compatta di 3,88 metri che promette di ridefinire il concetto di mobilità cittadina. Il debutto nei concessionari è fissato per il 2027, preceduto da una fase intensiva di collaudi su strada che prenderà il via all’inizio del 2026. Secondo le specifiche tecniche già diffuse, la ID Every1 offrirà cinque posti, un bagagliaio da 305 litri e sarà equipaggiata con un motore da circa 95 CV, garantendo un’autonomia stimata di 250 km. Caratteristiche che delineano un posizionamento ben preciso: praticità, efficienza e un prezzo aggressivo pensato per democratizzare l’accesso all’elettrico.

La piattaforma SDV

La vera novità, tuttavia, risiede nella piattaforma SDV (Software Defined Vehicle), il cuore tecnologico che sosterrà la nuova generazione di modelli. Grazie a questa architettura elettronica zonale, le funzioni di bordo vengono distribuite in modo più razionale, riducendo la complessità dei cablaggi e semplificando la gestione dei sistemi elettronici. Un passo avanti che consente a Volkswagen di recuperare il terreno perso sul fronte software, accelerando i tempi di sviluppo e abbattendo i costi produttivi. Non solo: la piattaforma SDV è progettata per integrare in modo nativo gli aggiornamenti over the air, permettendo così di mantenere il veicolo sempre aggiornato senza la necessità di interventi in officina.

L’introduzione degli aggiornamenti over the air rappresenta un elemento chiave per la competitività futura. Questa tecnologia consente di implementare nuove funzionalità, migliorare la sicurezza e ottimizzare le prestazioni della vettura anche dopo l’acquisto, offrendo al cliente un’esperienza digitale in continua evoluzione. Si tratta di un cambio di paradigma che ridisegna il rapporto tra automobilista e costruttore, rafforzando la fidelizzazione e aprendo la strada a nuovi modelli di business basati sui servizi digitali.

Una scelta non semplice

Tuttavia, la scelta di affidarsi a partner esterni come Rivian non è priva di criticità. Restano infatti da chiarire alcuni nodi strategici: la governance della joint venture, il rischio di dipendenza tecnologica, il controllo sugli aggiornamenti over the air e l’impatto che queste innovazioni avranno sulla catena dei fornitori tradizionali. In parallelo, gli analisti sottolineano la necessità di monitorare la durabilità dei componenti a basso costo, il valore residuo dei veicoli e la reale efficacia dell’infrastruttura di ricarica al di fuori dei contesti urbani.

Il prossimo banco di prova sarà rappresentato dai test su strada, che dovranno fornire risposte concrete su consumi, affidabilità e integrazione della nuova piattaforma SDV. La timeline è senza dubbio ambiziosa, ma risponde all’urgenza di proporre alternative economiche e tecnologicamente avanzate all’attuale offerta elettrica. Se i risultati saranno all’altezza delle aspettative, la ID Every1 potrà davvero catalizzare la diffusione di massa dell’auto elettrica, segnando un punto di svolta per l’intero settore. In caso contrario, il percorso verso la mobilità del futuro resterà aperto, costringendo l’industria a rivedere l’approccio ai sistemi software-centrici e a rinnovare le proprie strategie di innovazione.

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