Tutte le promesse sbandierate e disattese da Elon Musk e Tesla

Analisi del 2025: Tesla registra consegne in calo, pochi robotaxi operativi e ritardi per Optimus, Semi e Roadster. Impatti sul mercato e reazioni degli analisti

Tutte le promesse sbandierate e disattese da Elon Musk e Tesla
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Giorgio Colari
Pubblicato il 31 dic 2025

Il 2025 si prospetta come un anno di grandi sfide per Tesla, dove la distanza tra le ambizioni annunciate e i risultati effettivi appare sempre più evidente. Nonostante le promesse pubbliche, la realtà operativa della casa automobilistica di Palo Alto si mostra ben più prudente e complessa, con numerosi progetti strategici ancora lontani dalla piena realizzazione. L’azienda guidata da Elon Musk si trova a dover fronteggiare un calo delle consegne per il secondo anno consecutivo, proprio mentre il mercato globale delle auto elettriche cresce del 25%. Questo scenario accentua le perplessità sulla capacità di trasformare gli annunci in successi tangibili e sulla credibilità delle dichiarazioni ufficiali.

Non solo robotaxi

Un’analisi dettagliata dei singoli progetti evidenzia la crescente discrepanza tra aspettative e risultati. Il tanto atteso servizio di ride-hailing autonomo, che avrebbe dovuto portare oltre un milione di robotaxi sulle strade entro il 2025, si è ridotto a una flotta sperimentale di appena 30 veicoli operativi ad Austin. Molti di questi sono ancora equipaggiati con monitor di sicurezza a bordo e risultano spesso inoperativi, segnalando come la rivoluzione della guida autonoma sia ancora ben lontana dall’essere una realtà su larga scala.

Le attese erano alte anche per la nuova generazione di supercar: la presentazione ufficiale della Roadster, originariamente prevista a breve, è stata posticipata ad aprile 2026. Nel frattempo, il progetto del camion elettrico Semi—inizialmente annunciato per il 2019 e più volte rinviato—subisce un ulteriore slittamento, con la produzione di volume ora prevista non prima dell’inizio del 2026. Questi ritardi mettono in discussione la capacità di Tesla di rispettare le proprie roadmap e di mantenere la leadership nell’innovazione automobilistica.

Problemi anche nella robotica

Anche sul fronte della robotica, le ambizioni si scontrano con la complessità tecnica. L’obiettivo di integrare migliaia di unità Optimus nelle linee produttive entro la fine dell’anno non si è concretizzato: mancano prove di una produzione su vasta scala e di una reale implementazione negli stabilimenti. La robotica umanoide si conferma così una sfida ben più ardua rispetto all’automazione industriale tradizionale, richiedendo tempi di sviluppo e validazione molto più lunghi di quanto previsto.

Le ripercussioni economiche e reputazionali di questi ritardi non si sono fatte attendere. Il calo delle consegne incide direttamente sui ricavi, mentre la fiducia degli investitori viene minata dalla frequenza dei rinvii e dalle promesse non mantenute. Anche i clienti e i partner commerciali si trovano costretti a rivedere i propri piani d’investimento e le strategie di approvvigionamento, con impatti significativi su sostenibilità e logistica. La reputazione di Tesla come leader indiscusso dell’innovazione tecnologica appare dunque sempre più in discussione.

Continuano le sfide

Sul piano ufficiale, l’azienda continua a sottolineare l’impegno costante nello sviluppo di software e hardware, insistendo sulla necessità di validare le nuove tecnologie in contesti reali prima di un lancio su larga scala. Tuttavia, molti analisti indipendenti invitano a distinguere tra una comunicazione di marketing particolarmente aggressiva e una roadmap tecnologica effettivamente realistica. Le dichiarazioni pubbliche tendono spesso ad anticipare tempistiche ottimistiche che si scontrano con la complessità tecnica dei progetti, portando a frequenti slittamenti.

Se da un lato i rinvii possono essere giustificati dalla volontà di garantire maggiore sicurezza e affidabilità, dall’altro la reiterazione di queste situazioni finisce per erodere la credibilità e la legittimità dell’azienda agli occhi del mercato. Il 2026 si configura così come l’anno decisivo: la produzione di volume del Semi, la presentazione definitiva della Roadster, l’espansione dei test sui robotaxi e il possibile passaggio a una produzione significativa di Optimus saranno i parametri chiave con cui il mercato e gli stakeholder valuteranno la capacità di Tesla di trasformare le proprie ambizioni in risultati concreti. Solo allora sarà possibile capire se la leadership della casa di Palo Alto potrà consolidarsi o se, al contrario, dovrà lasciare spazio a una nuova fase della mobilità elettrica e della robotica.

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