Traforo del Frejus, inaugurata seconda canna: nuova porta sull'Europa

Aperta la seconda canna del Traforo del Frejus: 12,9 km, 700 milioni di euro e nuovi standard di sicurezza. Tutti i numeri e le novità dell’opera

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 29 lug 2025
Traforo del Frejus, inaugurata seconda canna: nuova porta sull'Europa

Dopo un’attesa lunga quattordici anni, segnata da sfide tecniche e ritardi causati dalla pandemia, l’inaugurazione della seconda canna del Traforo del Frejus rappresenta una vera e propria svolta epocale per i collegamenti tra Italia e Francia. L’evento, celebrato con una cerimonia ufficiale a Bardonecchia alla presenza delle autorità italiane e francesi, sancisce l’apertura di una delle infrastrutture più innovative del continente, trasformando il tunnel in una galleria stradale europea a doppia canna, la più lunga nel suo genere. Questo traguardo segna una nuova era per la mobilità europea, ridefinendo gli standard di sicurezza, efficienza e interconnessione transfrontaliera.

12,9  km di lunghezza

Il Traforo del Frejus, ora dotato di una seconda canna parallela alla galleria storica, si estende per 12,9 chilometri con un diametro di 8 metri. L’infrastruttura, che rappresenta un investimento complessivo di 700 milioni di euro, consente ora la separazione totale dei flussi veicolari: ogni tunnel ospita una sola corsia per direzione, larga 3,50 metri, riducendo drasticamente il rischio di incidenti frontali. Questa scelta progettuale non solo aumenta la sicurezza, ma ottimizza anche la gestione dei transiti, garantendo una circolazione più fluida e controllata sia per le merci sia per i passeggeri.

Durante la cerimonia inaugurale, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture italiano, Matteo Salvini, ha sottolineato come questa opera sia “un passo fondamentale per la mobilità continentale e la sicurezza dei trasporti”. Alla presenza del ministro francese Philippe Tabarot, l’evento ha messo in luce l’importanza strategica del corridoio TEN T Mediterraneo, l’asse infrastrutturale che collega il sud dell’Europa, rafforzando la cooperazione tra Italia e Francia all’interno della rete di trasporti europea.

Il posto di controllo centralizzato

Uno degli elementi più innovativi del nuovo tunnel è il Posto di Controllo Centralizzato, situato sul versante italiano. Questo avanzato centro di monitoraggio supervisiona costantemente il traffico, gestendo in tempo reale la circolazione, la ventilazione massiva, la segnaletica e i sistemi di rilevamento delle emergenze. L’intera infrastruttura è controllata da una cabina di regia binazionale, garanzia di coordinamento e tempestività nelle operazioni di sicurezza.

Per rispondere alle più stringenti esigenze di tutela dei viaggiatori, il nuovo tunnel è stato dotato di ben 34 rifugi di sicurezza, distribuiti ogni 350-400 metri, e di 9 bypass carrabili per i veicoli di emergenza. Questi elementi rappresentano un salto di qualità nella gestione delle situazioni critiche, permettendo un’evacuazione rapida e sicura in caso di incidente o incendio. Il sistema di sicurezza all’avanguardia si completa con una rete di sensori e dispositivi di comunicazione, integrati per offrire il massimo livello di protezione a chi attraversa il traforo.

Risponda alla richiesta di più mobilità

L’apertura della seconda canna risponde alla crescente domanda di una mobilità europea sempre più interconnessa, efficiente e sostenibile. Grazie a questa nuova infrastruttura, si riducono sensibilmente i tempi di percorrenza tra Italia e Francia, mentre la gestione ottimizzata dei mezzi pesanti agevola il traffico commerciale, favorendo l’economia dei territori coinvolti. Il potenziamento del Traforo del Frejus rappresenta dunque una risposta concreta alle sfide poste dalla globalizzazione e dalla necessità di infrastrutture resilienti e sicure.

Con questa inaugurazione, il Traforo del Frejus si afferma come modello di riferimento per tutte le gallerie stradali europee, combinando innovazione tecnologica e rigidi standard di sicurezza in un’opera strategica fortemente sostenuta dai governi italiano e francese. L’integrazione di sistemi di ventilazione massiva, la presenza di rifugi di sicurezza e bypass carrabili, unitamente alla gestione intelligente garantita dal Posto di Controllo Centralizzato, fanno del nuovo tunnel un’infrastruttura all’avanguardia, pronta a sostenere le esigenze della mobilità europea del futuro.

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