Subaru, c'è il ritorno della sigla STI: due concept al Salone di Tokyo 2025
Subaru riporta in scena la sigla STI con due concept al Tokyo 2025: un modello elettrico e uno termico, entrambi con forte richiamo al DNA rally della Casa
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La passione per le prestazioni incontra la transizione energetica: Subaru torna protagonista al Salone di Tokyo con una doppia proposta che guarda sia al passato che al futuro. Il ritorno della divisione sportiva STI si concretizza attraverso due prototipi che incarnano le due anime della Casa delle Pleiadi: una proiettata verso l’elettrificazione, l’altra fedele alla tradizione meccanica che ha reso celebre il marchio tra gli appassionati di guida sportiva.
“Non si può pensare a Subaru senza pensare a STI”. Le parole di David Dello Stritto, responsabile di Subaru Europe, sintetizzano una strategia che punta a riaffermare l’identità sportiva del brand, oggi chiamata a misurarsi con le sfide di un mercato in rapida evoluzione. Sul palcoscenico del Salone di Tokyo, Subaru svela la sua visione di futuro: due hot hatch dal carattere ben distinto, ma unite da un unico obiettivo, ovvero riportare al centro dell’attenzione il leggendario badge STI.
Non rinnega le proprie radici
Il primo prototipo si distingue per essere un concept elettrico che rompe con gli schemi tradizionali. Le linee affilate, la silhouette muscolosa e il design aggressivo sono il manifesto di una nuova era stilistica, in cui la sostenibilità non esclude il piacere di guida. L’evoluzione della sportività passa anche dalla propulsione elettrica, una scelta che consente a Subaru di mantenere viva la passione per le prestazioni anche in un contesto di mobilità a basse emissioni.
Accanto all’innovazione, però, la Casa giapponese non dimentica le proprie radici. Il secondo prototipo mantiene un approccio più tradizionale, richiamando da vicino la celebre Impreza hatchback e offrendo un chiaro tributo agli elementi che hanno fatto la storia del marchio. Al centro del progetto resta l’inconfondibile motore boxer, simbolo di equilibrio e compattezza, affiancato dall’immancabile trazione integrale simmetrica. Queste caratteristiche tecniche rappresentano il cuore pulsante della filosofia Subaru e sono pensate per conquistare ancora una volta gli appassionati della guida sportiva.
Il ritorno dello stemma STI acquista un valore ancora più profondo se si considera la sua assenza dagli scenari internazionali dal 2021. In quell’anno, le stringenti normative sulle emissioni avevano costretto Subaru a sospendere la produzione della storica WRX STI, lasciando un vuoto nel cuore degli appassionati. Lorraine Bishton, direttrice generale del marchio, non ha esitato a definire quella decisione “un’occasione persa”, segnalando la ferma volontà di recuperare l’eredità sportiva interrotta troppo presto.
Il ritorno delle hot hatch
La scelta di presentare due hot hatch riflette una precisa strategia commerciale, con un occhio di riguardo al mercato europeo, dove questo segmento continua a godere di grande popolarità. Il concept elettrico permette di proiettare il marchio nel futuro della mobilità sostenibile, senza rinunciare allo spirito competitivo che da sempre contraddistingue la gamma STI. Allo stesso tempo, la versione termica si propone come un ponte ideale con la tradizione rallystica del brand, rassicurando quella fetta di pubblico che non è ancora pronta a dire addio alle emozioni offerte dai motori tradizionali.
Non mancano, tuttavia, le sfide. Gli esperti del settore sottolineano come la realizzazione di una sportiva elettrica richieda investimenti notevoli in termini di sviluppo di nuove piattaforme e batterie ad alte prestazioni. D’altro canto, proporre ancora motori a combustione interna in un’epoca di crescente attenzione alle emissioni impone la ricerca di soluzioni ibride o di compromesso che possano conciliare piacere di guida e sostenibilità ambientale.
Le prime reazioni
Le prime reazioni delle community di appassionati sono state improntate all’entusiasmo, pur con la consapevolezza che spesso il passaggio dai concept ai modelli di serie può riservare sorprese e compromessi. Al momento, Subaru non ha ancora diffuso dettagli su tempi e modalità di commercializzazione dei nuovi prototipi, lasciando spazio a ipotesi e speculazioni tra gli addetti ai lavori.
La sfida che attende la Casa delle Pleiadi è ambiziosa: riconquistare la propria identità sportiva senza trascurare le esigenze della transizione energetica in atto. Se riuscirà a integrare tradizione tecnica, emozione e attenzione all’ambiente, il ritorno dello stemma STI potrebbe segnare non solo una semplice operazione nostalgica, ma l’inizio di un nuovo capitolo nella storia moderna di Subaru.
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