Stellantis punta sull’ibrido full: la nuova Jeep Cherokee apre la strada al futuro

Scopri la strategia di Stellantis sull’ibrido full: debutta la Jeep Cherokee, in arrivo nuovi motori 1.6 e 2.0 per i modelli premium e mainstream.

Di Giulia Darante
Pubblicato il 11 set 2025
Stellantis punta sull’ibrido full: la nuova Jeep Cherokee apre la strada al futuro

Nel panorama automobilistico contemporaneo, la transizione verso la mobilità elettrica rappresenta una delle sfide più rilevanti e discusse. Tuttavia, il percorso verso l’elettrico puro non può essere considerato una semplice corsa a tappe forzate, ma richiede una fase di passaggio solida e realistica. È proprio in questa ottica che Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici mondiali, ha deciso di adottare una strategia basata su una transizione graduale, individuando nella tecnologia ibrido full il ponte ideale tra il presente e il futuro dell’automobile.

Secondo Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, “la transizione all’elettrico puro è inevitabile nel lungo termine, ma oggi l’ibrido rappresenta la soluzione più concreta e immediata per molti automobilisti”. Queste parole, pronunciate in occasione dell’IAA Mobility di Monaco, sottolineano l’approccio pragmatico di Stellantis, che punta a soddisfare sia le esigenze del mercato attuale sia le normative ambientali in costante evoluzione.

Il nuovo corso della casa automobilistica prende forma concreta con il lancio della Jeep Cherokee equipaggiata con un avanzato powertrain EP6. Questo sistema ibrido di ultima generazione abbina un motore 1.6 turbobenzina a ciclo Miller da 179 CV a due unità elettriche integrate nella trasmissione, raggiungendo una potenza totale di 213 CV. Un aspetto particolarmente innovativo di questa configurazione è la possibilità di viaggiare in modalità completamente elettrica fino a 100 km/h, riducendo così consumi ed emissioni in modo significativo. Il nuovo propulsore, sebbene prodotto negli Stati Uniti, ha profonde radici europee e rappresenta una soluzione destinata a essere adottata su larga scala.

L’adozione di queste motorizzazioni ibride non si limiterà esclusivamente al marchio Jeep: il gruppo prevede infatti di estendere il sofisticato sistema EP6 a diversi modelli appartenenti a marchi come Peugeot e Opel, oltre che alle future generazioni di Lancia Gamma e Delta. La versatilità del sistema ibrido sviluppato da Stellantis consente un’ampia adattabilità su differenti piattaforme, inclusa la moderna Stla Medium, rendendo questa soluzione tecnologica estremamente scalabile e pronta a soddisfare le richieste di vari segmenti di mercato.

Per quanto riguarda i segmenti premium, la strategia del gruppo prevede lo sviluppo di una versione ancora più potente del powertrain ibrido, probabilmente basata su un motore 2.0 litri derivato dal GME-T4. Questa motorizzazione sarà destinata a veicoli di fascia alta come Alfa Romeo Stelvio, Giulia, Maserati Grecale e Jeep Wagoneer, e potrà essere declinata anche in varianti plug-in a seconda delle esigenze dei diversi mercati internazionali. Questa scelta dimostra come Stellantis punti a coprire l’intero spettro della domanda, dai modelli più accessibili fino alle vetture di lusso, senza trascurare le esigenze di efficienza e sostenibilità.

Non meno importante è l’attenzione riservata ai segmenti inferiori, ovvero le categorie B e C, dove l’azienda continuerà a investire su sistemi MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle) di nuova generazione. Questi sistemi rappresentano una soluzione intermedia ideale per citycar e vetture compatte, garantendo una riduzione dei consumi e delle emissioni senza sacrificare le prestazioni. Inoltre, Stellantis non esclude la possibilità di sviluppare in futuro soluzioni ibrido full anche per queste categorie, in risposta a un mercato sempre più attento alle tematiche ambientali e alle nuove regolamentazioni.

L’approccio di Stellantis all’elettrificazione si caratterizza dunque per il suo equilibrio: invece di optare per un salto repentino verso l’elettrico puro, il gruppo propone una progressiva evoluzione attraverso l’adozione di motorizzazioni ibride sempre più sofisticate. Questa strategia offre un compromesso ottimale tra prestazioni, efficienza e sostenibilità, rispondendo alle esigenze attuali degli automobilisti e preparando il terreno per una futura adozione di massa della mobilità elettrica. In un contesto di mercato e infrastrutturale ancora in fase di sviluppo, la scelta dell’ibrido come fase di transizione appare non solo ragionevole, ma anche necessaria per garantire una mobilità realmente sostenibile e accessibile a tutti.

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