Stellantis, il nuovo corso mette in allarme i sindacati francesi

Antonio Filosa avvia una ristrutturazione in Stellantis con nomine chiave. Sindacati temono per stabilimenti europei; atteso un nuovo piano industriale

Stellantis, il nuovo corso mette in allarme i sindacati francesi
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 10 ott 2025

La recente ristrutturazione interna di Stellantis, avviata dal nuovo CEO Antonio Filosa, sta scatenando un acceso dibattito, soprattutto in Francia, ma anche in altre parti d’Europa. A sollevare preoccupazioni sono soprattutto i lavoratori francesi del gruppo, che temono possibili ripercussioni negative sulle attività industriali e strategiche legate al territorio francese.

Secondo quanto riportato da Bloomberg e altri media, il timore è che Stellantis possa concentrare maggiori investimenti e attenzione su altri mercati, in particolare Italia e Stati Uniti, a scapito della Francia. Un sospetto che nasce anche dalle recenti nomine di figure chiave nell’area europea del gruppo, percepite come privilegiate rispetto al “know-how” francese.

I sindacati francesi allarmati: “Equilibri a rischio”

Il sindacato francese CFE-CGC, che rappresenta principalmente i lavoratori impiegatizi, si è detto particolarmente preoccupato per i cambiamenti in corso. Secondo la sigla sindacale, la riorganizzazione voluta da Filosa rischia di mettere in secondo piano il contributo tecnico e strategico della Francia all’interno del gruppo, dando invece maggior spazio a dirigenti provenienti dall’orbita FCA, con cui il CEO ha lavorato a lungo in Sud America.

La preoccupazione principale riguarda l’equilibrio interno tra le ex realtà PSA e FCA, un equilibrio che si teme possa essere compromesso, soprattutto in termini di produzione e sviluppo di nuovi veicoli. La CFE-CGC teme che “alcuni stabilimenti francesi o europei possano diventare una variabile mutevole” nel piano industriale futuro.

Uno sguardo al futuro: piano industriale e investimenti

Il CEO Antonio Filosa è atteso a presentare nei primi mesi del prossimo anno un piano industriale aggiornato, che dovrà tenere conto di un mercato automobilistico sempre più complesso e in rapida evoluzione. Stellantis, infatti, ha già dovuto affrontare la necessità di rivedere la produzione in alcuni stabilimenti a causa della domanda in calo per certi modelli.

Recentemente è emersa la volontà del gruppo di investire circa 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, per rilanciare la strategia locale e recuperare margini e profitti che negli ultimi anni sono stati erosi. Questo ha contribuito ad accrescere la tensione anche tra i sindacati italiani, soprattutto considerando che in Italia la produzione di veicoli è calata del 36% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il futuro di Stellantis tra sfide e identità da ritrovare

Tra i primi atti del CEO Filosa vi è stata anche una forte volontà di superare le divisioni storiche tra ex PSA ed ex FCA, affermando che “siamo semplicemente Stellantis”, e vietando ogni etichetta o distinzione tra le due anime del gruppo.

Nonostante questo, la sfida più grande resta quella di trovare un’identità comune e una strategia industriale unitaria che convinca lavoratori, sindacati e mercati, evitando così tensioni e incertezze che potrebbero mettere a rischio la coesione interna e la competitività del gruppo.

Se vuoi aggiornamenti su Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti potrebbe interessare: