Spende 69mila per una replica della Ferrari SF-24: ma non funziona

Una riproduzione full size della Ferrari SF 24, realizzata in fibra di vetro e fibra di carbonio, è stata venduta su Bring a Trailer per 69.000 euro. Misure, dettagli e scenari d'uso

Spende 69mila per una replica della Ferrari SF-24: ma non funziona
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 31 ott 2025

Un prezzo da capogiro per un sogno che non corre: la recente vendita di una replica 1:1 della Ferrari SF-24 ha scosso il mondo degli appassionati di automobilismo. Sul celebre portale d’aste americano Bring a Trailer, questa fedele riproduzione statica, priva di motore e destinata unicamente all’esposizione, ha raggiunto la cifra record di 69.000 euro. Un valore che fa riflettere, soprattutto considerando che si tratta di un modello inerte, pensato più per essere ammirato che guidato.

Realizzata in Europa

Realizzata in Europa con una meticolosa attenzione ai dettagli, la replica colpisce per la sua qualità costruttiva e per la straordinaria fedeltà estetica all’originale monoposto di Maranello. I pannelli in fibra di vetro e gli inserti in fibra di carbonio non sono solo elementi decorativi, ma contribuiscono a conferire un aspetto autentico e professionale, replicando ogni curva e superficie della vettura reale. L’effetto scenografico è amplificato dalla livrea ufficiale, completa di tutti i loghi degli sponsor di punta come Shell, Santander e Richard Mille, fedelmente riprodotti su ogni centimetro della carrozzeria.

A rendere ancora più imponente questa Ferrari SF-24 sono le sue dimensioni: ben 5,13 metri di lunghezza per 1,99 di larghezza, con un peso di circa 299 kg. Nonostante sia destinata esclusivamente all’esposizione, la replica offre un abitacolo accessibile, dotato di un volante in stile Formula 1, sedile ergonomico e imbracatura rossa, dettagli che regalano a chi la osserva l’illusione di trovarsi a bordo di una vera monoposto. Anche gli elementi aerodinamici, come alettoni, diffusore e specchietti, sono stati ricreati con precisione, sebbene siano puramente ornamentali, così come lo scarico fittizio.

Le motivazioni dell’acquisto

Le motivazioni che hanno spinto l’acquirente a investire una somma così elevata restano avvolte nel mistero. Si può ipotizzare che si tratti di un collezionista appassionato, di un’azienda in cerca di un elemento scenografico d’impatto per il proprio showroom, o magari di un semplice estimatore desideroso di portare a casa un pezzo unico e spettacolare. L’ipotesi di trasformare questa replica in una vettura funzionante appare però poco realistica: i costi aggiuntivi, le difficoltà tecniche e le normative rendono improbabile l’installazione di un motore vero e proprio.

Questa vendita rappresenta un esempio significativo del crescente mercato delle replica 1:1 di auto iconiche, dove l’accuratezza estetica e la qualità dei materiali sono fattori determinanti per raggiungere valutazioni sorprendenti. Per molti acquirenti, il valore di questi oggetti risiede nell’impatto visivo e nell’associazione con marchi prestigiosi come Ferrari, più che nei tradizionali criteri del collezionismo automobilistico, come l’autenticità storica o la rarità tecnica.

Naturalmente, non mancano le critiche: c’è chi considera eccessivo il prezzo pagato rispetto ai costi di produzione effettivi, e chi solleva dubbi sulla liceità dell’utilizzo dei loghi ufficiali di team e sponsor su prodotti destinati alla vendita commerciale. Questioni che restano aperte e che animano il dibattito tra appassionati e addetti ai lavori.

Il fenomeno delle repliche non si ferma

Il fenomeno delle repliche non si limita certo a questo esemplare: altre iniziative hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico, come la replica LEGO della stessa Ferrari SF-24 esposta recentemente in Italia. Progetti di questo tipo testimoniano l’attrazione irresistibile esercitata dal design delle vetture di Formula 1 anche al di fuori delle piste, trasformandole in oggetti di culto per collezionisti, aziende e semplici appassionati.

Per concessionari e organizzatori di eventi, queste riproduzioni rappresentano autentici magneti per il pubblico, capaci di catalizzare l’attenzione e arricchire qualsiasi ambiente con un tocco di esclusività e spettacolarità. Tuttavia, per i puristi del motorsport, rimangono semplici “comparse” rispetto all’essenza della competizione automobilistica, che vive nella velocità, nella tecnologia e nelle emozioni della pista.

Qualunque sia il futuro di questa straordinaria replica, l’asta su Bring a Trailer dimostra come il desiderio di possedere un simbolo della Formula 1 possa trovare nuove forme di espressione. Alternative costose, certo, ma comunque più accessibili rispetto alle inarrivabili monoposto originali, e capaci di regalare emozioni e prestigio a chi le sceglie.

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