Il problema con le batterie delle Smart EV è serio: rischio demolizione

Crisi per i proprietari di Smart Electric Drive: senza batterie di ricambio, le auto rischiano la demolizione. Tutti i dettagli sul problema e le possibili soluzioni

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 14 ago 2025
Il problema con le batterie delle Smart EV è serio: rischio demolizione

Il destino della Smart Electric Drive di terza generazione si sta rapidamente trasformando in un caso emblematico per l’intero settore delle auto elettriche. La situazione attuale, infatti, mette in luce tutte le fragilità di un sistema che, pur puntando sulla mobilità sostenibile, rischia di trovarsi impreparato di fronte alle reali esigenze dei proprietari. Oggi, migliaia di esemplari di questa city car rischiano la demolizione auto elettriche a causa dell’impossibilità di reperire batterie di ricambio, aprendo interrogativi profondi sulla longevità e sulla reale sostenibilità auto elettriche di prima generazione.

Si parla della versione 2012-2015

La crisi si concentra soprattutto in Germania, dove oltre 3.000 unità di Smart Electric Drive circolano ancora quotidianamente. Prodotta tra il 2012 e il 2015 sulla piattaforma Smart 451, questa vettura ha rappresentato uno dei primi esperimenti di elettrificazione urbana su larga scala, in un’epoca in cui il marchio Smart era sotto il pieno controllo di Mercedes Benz. All’epoca, la city car elettrica incarnava la promessa di una mobilità cittadina pulita e innovativa, aprendo la strada a una nuova generazione di veicoli a zero emissioni.

Tuttavia, il tempo ha messo in evidenza alcune criticità strutturali che oggi si sono trasformate in veri e propri ostacoli insormontabili. Il cuore del problema risiede nella disponibilità delle batterie di ricambio: Mercedes Benz ha ufficialmente esaurito le scorte, rendendo impossibile la sostituzione del pacco batterie esaurito. Questa situazione non solo mette a rischio la sopravvivenza di numerose Smart ED3, ma evidenzia anche una carenza di pianificazione a lungo termine da parte del costruttore, con ripercussioni pesanti per i clienti.

Un quadro complesso

Il quadro si complica ulteriormente a causa di problemi software che affliggono la Smart Electric Drive. Un guasto alla batteria ausiliaria da 12 volt può infatti portare allo scaricamento completo della batteria di trazione principale, compromettendo l’intero sistema elettrico del veicolo. Fino a poco tempo fa, la soluzione era rappresentata dalla sostituzione integrale del pacco batterie presso la rete ufficiale, ma oggi questa opzione non è più percorribile.

La radice di questa crisi affonda nella storia produttiva degli accumulatori utilizzati. Le batterie originali della Smart ED3 provenivano da Li Tec, azienda tedesca nata come joint venture tra Daimler (oggi Mercedes Benz Group) ed Evonik Industries. Nel 2014, Daimler acquisì il pieno controllo di Li Tec, ma la produzione delle celle si è definitivamente fermata alla fine del 2015. Questo ha creato una frattura tecnica tra le generazioni: i modelli successivi di Smart elettrica sono stati equipaggiati con batterie LG Chem, che risultano tecnicamente incompatibili con quelle montate sulle ED3.

I primi segnali di questa emergenza si erano già manifestati nel 2020, quando i proprietari iniziarono a segnalare crescenti difficoltà nel reperire componenti di ricambio. Da allora, la situazione è peggiorata fino al punto attuale, in cui l’unica soluzione rimasta consiste nel rivolgersi a laboratori specializzati. Qui, tecnici esperti possono tentare il recupero delle singole celle danneggiate, ma si tratta di un’operazione complessa, costosa e, soprattutto, non sempre risolutiva.

Quanto sono sostenibili queste auto

Questa vicenda pone l’accento su una questione fondamentale: la reale sostenibilità auto elettriche di prima generazione. Se da un lato le auto elettriche sono state celebrate come la soluzione definitiva all’inquinamento urbano, dall’altro casi come quello della Smart ED3 dimostrano quanto sia essenziale garantire un supporto duraturo nel tempo, sia in termini di ricambi che di assistenza tecnica. La mancata disponibilità di batterie di ricambio rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti in nome della mobilità sostenibile, trasformando le vetture in rifiuti elettronici ben prima del previsto.

Il caso della Smart Electric Drive di terza generazione rappresenta dunque un campanello d’allarme per l’intero settore. Senza una pianificazione attenta per la gestione dei ricambi e del fine vita dei veicoli, molte auto elettriche rischiano una demolizione auto elettriche prematura, in netto contrasto con i principi di sostenibilità e responsabilità ambientale che dovrebbero guidare l’innovazione automobilistica. È necessario che costruttori come Mercedes-Benz riflettano sulle proprie strategie di post-vendita, per evitare che casi simili si ripetano e per garantire che la rivoluzione elettrica sia davvero all’altezza delle aspettative.

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