Usa la sirena per saltare il traffico: multato e denunciato

A Giugliano in Campania un 34enne usa una sirena collegata al cellulare per superare il traffico, ma viene fermato dai carabinieri e denunciato per guida in stato di ebbrezza

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 4 ago 2025
Usa la sirena per saltare il traffico: multato e denunciato

Un gesto sconsiderato e un mix di leggerezza e imprudenza hanno trasformato una normale serata tra amici in un caso che fa discutere l’intera comunità di Giugliano in Campania. Protagonista dell’episodio un uomo di 34 anni, la cui voglia di evitare il traffico cittadino ha portato a una serie di violazioni che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e si sono concluse con una denuncia pesante.

Tutto è iniziato in una delle arterie più congestionate della città campana, dove il protagonista, stanco di attendere in coda, ha deciso di mettere in atto un trucco tanto ingegnoso quanto pericoloso. Col supporto dei suoi quattro amici, ha collegato il proprio cellulare all’impianto stereo della sua auto e ha fatto partire a tutto volume la registrazione di una sirena delle forze dell’ordine. Un suono inconfondibile, capace di smuovere anche il più paziente degli automobilisti.

I Carabinieri se ne accorgono

La reazione degli altri conducenti non si è fatta attendere: convinti di trovarsi di fronte a un vero mezzo di soccorso, hanno prontamente lasciato libero il passaggio, consentendo al gruppo di avanzare tra le corsie con sorprendente rapidità. Un escamotage che, almeno per qualche centinaio di metri, ha dato i suoi frutti, regalando ai cinque amici la sensazione di aver beffato il sistema.

Ma la fortuna ha presto voltato loro le spalle. Nella stessa coda, infatti, era rimasta bloccata una pattuglia dei carabinieri, i quali, insospettiti dal comportamento anomalo del veicolo e dal suono proveniente dall’impianto audio, hanno deciso di intervenire. È bastato un rapido inseguimento per fermare la corsa dell’improvvisato “mezzo di soccorso” e svelare l’inganno: nessun lampeggiante, nessun distintivo, solo un cellulare collegato all’autoradio a riprodurre il suono di una sirena.

Guidava in stato di ebbrezza

A questo punto, i militari hanno proceduto con i controlli di rito, scoprendo un ulteriore dettaglio preoccupante: il conducente guidava con un tasso alcolemico ben superiore ai limiti consentiti dalla legge. Una circostanza che ha aggravato ulteriormente la sua posizione, facendo scattare la denuncia per guida in stato di ebbrezza, oltre che per l’utilizzo improprio di segnali riservati ai veicoli di emergenza e per disturbo della quiete pubblica.

L’episodio ha immediatamente riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale nelle aree urbane densamente trafficate. Gli esperti mettono in guardia: la frustrazione causata dal traffico può facilmente sfociare in comportamenti estremi e pericolosi, soprattutto quando si sottovaluta la gravità di azioni che possono mettere a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Le forze dell’ordine ricordano che simulare i segnali acustici o luminosi dei mezzi di soccorso non solo è severamente vietato, ma può creare situazioni di reale pericolo, ostacolando i soccorsi veri e propri e confondendo gli automobilisti.

Un esempio da non seguire

La vicenda di Giugliano in Campania rappresenta un esempio emblematico di come la combinazione di leggerezza, desiderio di trasgredire e abuso di alcol possa sfociare in comportamenti irresponsabili e dannosi. L’utilizzo di una semplice registrazione sul cellulare e la complicità di una auto piena di amici hanno dato vita a una messa in scena che, oltre a violare la legge, rischiava di compromettere la sicurezza pubblica.

Le autorità, cogliendo l’occasione, hanno lanciato un appello alla cittadinanza, sottolineando l’importanza di rispettare sempre le norme del Codice della Strada e di comprendere la gravità di azioni che, seppur apparentemente innocue, possono avere conseguenze pesanti. Ogni abuso, soprattutto quando si tratta di segnali riservati ai mezzi di emergenza, non solo mette in pericolo chi lo compie, ma rischia di ostacolare interventi che possono fare la differenza tra la vita e la morte.

In conclusione, la storia del 34enne fermato dai carabinieri per aver simulato una sirena e per guida in stato di ebbrezza rappresenta un monito per tutti: la strada non è un palcoscenico per improvvisazioni pericolose, e il rispetto delle regole resta il primo strumento per garantire la sicurezza di ciascuno di noi.

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