Lancia Thema 8.32 e Delta HF Integrale abbandonate in un parcheggio tedesco: a chi appartengono?
Scoperto in Germania un parcheggio sotterraneo con una Lancia Thema 8.32 e una Delta HF Integrale abbandonate: dettagli su condizioni, TUV e possibili scenari
Nel silenzio ovattato di un parcheggio sotterraneo nel cuore della Germania, la polvere si posa indisturbata su due autentici capolavori dell’automobilismo italiano: una Lancia Thema 8.32 e una Lancia Delta HF Integrale. Queste vetture, veri simboli di un’epoca irripetibile, sono state scoperte abbandonate, in condizioni di evidente trascuratezza, secondo quanto documentato dalla pagina Instagram rare cars deutschland. Il fascino del mistero aleggia intorno al loro destino: nessuno conosce con certezza le ragioni di questo abbandono, lasciando spazio a congetture che spaziano dalla scomparsa del proprietario a problemi finanziari, da intricati risvolti legali a una semplice, quanto incredibile, dimenticanza.
Eccellenza anni ‘80
La Lancia Thema 8.32 rappresenta una delle massime espressioni dell’ingegneria italiana degli anni Ottanta. Prodotta tra il 1986 e il 1991, questa berlina nasconde sotto il cofano un cuore nobile: il celebre motore V8 derivato dalla Ferrari 308, capace di sprigionare circa 215 CV. Questa caratteristica la rese, ai suoi tempi, una delle berline a trazione anteriore più potenti e desiderate sul mercato, un autentico status symbol per gli appassionati. Tuttavia, oggi le sue condizioni testimoniano un lungo periodo di immobilità: la vernice appare opaca, i vetri sono coperti da uno spesso strato di polvere e le targhe tedesche suggeriscono una storia di esportazione e utilizzo in terra straniera. Un dettaglio non passa inosservato: il certificato TUV, fondamentale per la circolazione in Germania, risulta scaduto nel 2023, segno che la vettura è ferma da almeno un anno.
A poca distanza, la Lancia Delta HF Integrale riposa in silenzio, circondata dallo stesso clima di abbandono. Questa vettura non è solo un’auto, ma un’icona assoluta dei rally mondiali, capace di portare la casa torinese ai vertici delle competizioni tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. L’esemplare ritrovato presenta una caratteristica che cattura subito l’attenzione: la presenza di un roll-bar, dettaglio che suggerisce una possibile preparazione per uso sportivo o una maggiore attenzione alla sicurezza, forse in vista di partecipazioni a competizioni o raduni specialistici. Nonostante tutto, il suo TUV è ancora valido fino a marzo dell’anno successivo, un elemento che potrebbe facilitare un eventuale recupero o passaggio di proprietà.
Ci sono altri gioielli
Il parcheggio sotterraneo non ospita solo questi due tesori italiani. Tra le ombre e la polvere, si intravedono altri veicoli abbandonati, tra cui una lussuosa Volkswagen Phaeton e un Maggiolino Cabrio dal tetto ribassato, quest’ultimo evidentemente danneggiato a causa dell’esposizione prolungata all’umidità e all’incuria. L’atmosfera che si respira è quella di un vero e proprio museo dimenticato, dove ogni auto racconta una storia di fasti passati e di un futuro ancora incerto.
Dal punto di vista legale, il recupero di auto abbandonate in Germania è regolato da una procedura piuttosto rigorosa. Le autorità locali sono tenute a verificare la proprietà dei veicoli, notificando i proprietari registrati e avviando, in caso di mancata risposta, un iter che può condurre alla rimozione forzata del mezzo. A quel punto, il destino delle vetture può divergere: alcune finiscono vendute all’asta, altre vengono affidate a demolitori autorizzati. Tuttavia, la presenza di modelli rari e di valore come la Lancia Thema 8.32 e la Lancia Delta HF Integrale accende l’interesse di collezionisti e appassionati, che vedono in queste auto una straordinaria opportunità di recupero e valorizzazione.
Non va dimenticato che il tempo trascorso in ambienti umidi e poco ventilati accelera inevitabilmente i processi di corrosione e deterioramento, mettendo a rischio la conservazione di elementi originali e la futura quotazione sul mercato. Tuttavia, per gli esemplari ben documentati e originali, il restauro può rappresentare un investimento capace di restituire valore e prestigio. La visibilità offerta dai social, come nel caso di rare cars deutschland, può essere determinante: spesso è proprio l’attenzione mediatica a fare la differenza tra un destino segnato dalla rottamazione e una nuova vita su strada, riportando alla luce due autentici capitoli della storia automobilistica italiana.