Sequestrati i dispositivi per la lettura targhe nei Comuni: perché

Polizia e Guardia di finanza sequestrano i Targa System nei Comuni ionici catanzarese: indagini su violazioni codice stradale e gestione sanzioni

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 5 set 2025
Sequestrati i dispositivi per la lettura targhe nei Comuni: perché

Un’importante operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro ha portato alla luce gravi criticità nell’utilizzo dei Targa System nella fascia ionica catanzarese. Questi dispositivi, sempre più diffusi tra i Comuni italiani, sono stati sottoposti a sequestro dopo che le forze dell’ordine – Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e personale Anas – hanno riscontrato una serie di irregolarità nella loro gestione e nel loro impiego per la rilevazione targhe.

L’indagine e la violazione del Codice

L’indagine ha messo in evidenza problematiche significative sia sotto il profilo dell’accertamento delle violazioni al codice della strada, sia per quanto riguarda il rispetto delle normative vigenti in materia di privacy. Secondo quanto emerso, l’utilizzo dei sistemi automatici di controllo si è spesso tradotto in un ricorso eccessivo alla contestazione differita. Questa procedura, che dovrebbe essere adottata solo in circostanze eccezionali, quando non è possibile notificare immediatamente l’infrazione all’automobilista, sembra invece essere stata utilizzata come prassi ordinaria, sollevando dubbi sulla legittimità delle sanzioni comminate.

Durante le perquisizioni, le autorità hanno acquisito una vasta mole di verbali di contestazione, che ora rischiano di essere dichiarati nulli a causa delle modalità irregolari di accertamento. Questo aspetto apre scenari di rilievo sia per i cittadini che hanno ricevuto le multe, sia per le amministrazioni comunali coinvolte, le quali potrebbero dover fronteggiare non solo la restituzione delle somme incassate, ma anche un possibile danno reputazionale.

Uno dei punti cardine dell’inchiesta riguarda la gestione dei bilanci Comuni e, in particolare, la destinazione dei proventi sanzioni. La normativa vigente stabilisce che i fondi raccolti attraverso le multe debbano essere impiegati principalmente per interventi di sicurezza stradale e per il miglioramento della viabilità. Gli investigatori hanno pertanto acquisito documentazione contabile e bilanci al fine di verificare che le risorse siano state utilizzate in conformità con la legge. Eventuali irregolarità in questa fase potrebbero portare a ulteriori provvedimenti e sanzioni per gli enti locali.

Trattamento dati personali

L’attenzione degli inquirenti si è focalizzata anche sugli aspetti relativi al trattamento dati personali. L’utilizzo dei Targa System implica la raccolta e la gestione di dati sensibili, come le immagini delle targhe e le informazioni relative ai veicoli in transito. La normativa sulla privacy impone standard rigorosi per la conservazione, la trasmissione e la protezione di tali dati, e ogni violazione può comportare gravi conseguenze sia di natura amministrativa che penale. Le indagini in corso stanno cercando di accertare se le procedure adottate dai Comuni rispettino effettivamente questi standard o se siano emerse lacune che possano aver esposto i dati dei cittadini a rischi non previsti.

La vicenda solleva inevitabilmente interrogativi sull’impiego corretto delle tecnologie per il controllo della circolazione stradale. I Targa System rappresentano uno strumento fondamentale per il monitoraggio del traffico e la prevenzione delle infrazioni, ma la loro efficacia dipende dalla trasparenza e dalla legalità delle procedure adottate. Un utilizzo improprio, come quello emerso nell’ambito di questa indagine, rischia non solo di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma anche di generare un contenzioso diffuso con potenziali ricadute economiche e organizzative per gli enti coinvolti.

Tutte le responsabilità

Le autorità competenti stanno ora valutando con attenzione tutte le responsabilità e le irregolarità riscontrate. Gli esiti dell’inchiesta potrebbero avere un impatto rilevante sia sul piano sanzionatorio che su quello gestionale per i Comuni della fascia ionica catanzarese, con la possibilità di influenzare la futura regolamentazione dei sistemi automatici di rilevazione targhe su scala nazionale. In un contesto in cui la sicurezza stradale e la tutela dei dati personali rappresentano priorità assolute, il caso dei Targa System sequestrati diventa un monito sulla necessità di adottare criteri di gestione sempre più rigorosi e rispettosi delle normative.

In conclusione, la vicenda emersa nella provincia di Catanzaro sottolinea quanto sia fondamentale garantire il corretto equilibrio tra innovazione tecnologica, legalità e tutela dei diritti dei cittadini. Il rispetto delle regole nella gestione dei Targa System e dei dati raccolti costituisce la base per un sistema di controllo della circolazione stradale efficace, trasparente e sostenibile nel tempo.

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