Prezzi dei carburanti in calo, tregua di Natale per benzina e diesel
Lieve calo dei prezzi carburanti: benzina e diesel in discesa. GPL stabile, metano su. Differenze tra compagnie, pompe bianche e autostrade
Il periodo delle festività natalizie porta con sé, come di consueto, un’attenzione particolare all’andamento dei prezzi carburanti, una voce di spesa che incide notevolmente sui bilanci delle famiglie e dei viaggiatori. Le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana, supportate dai dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, offrono un quadro dettagliato delle recenti dinamiche che interessano la rete distributiva italiana, tra flessioni moderate e persistenti differenze tra distributori.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, la benzina si attesta su una media nazionale di 1,691 euro al litro per il self-service, mentre il diesel si posiziona a 1,645 euro al litro. Per chi preferisce soluzioni alternative, il GPL rimane stabile a 0,688 euro al litro, mentre il metano registra un lieve rialzo, raggiungendo 1,395 euro al chilogrammo. Questi valori sono il risultato di una congiuntura favorevole, caratterizzata da un calo delle quotazioni del diesel nell’area mediterranea e dal rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro, elementi che hanno contribuito a una generale flessione dei listini.
Anche al servito scendono i prezzi
La diminuzione dei prezzi carburanti al self-service si riflette anche nel segmento del servito, seppur con riduzioni più contenute. Qui, la benzina scende a 1,833 euro al litro e il diesel a 1,785 euro al litro, con cali di pochi millesimi che, pur non essendo eclatanti, segnalano una tendenza al ribasso. Tra i principali operatori del settore, spicca la decisione di IP di ridurre di 1 centesimo sia la benzina che il diesel, mentre Q8 e Tamoil hanno scelto di intervenire esclusivamente sul diesel, abbassando rispettivamente di 1 e 3 centesimi il prezzo al litro.
Un capitolo a parte merita la situazione sulle autostrade, dove il divario rispetto alla media nazionale si fa particolarmente marcato. Chi si trova a dover fare rifornimento lungo le principali arterie autostradali deve infatti mettere in conto un sovrapprezzo non trascurabile: la benzina self-service raggiunge quota 1,788 euro al litro, ben al di sopra della media, mentre il diesel sale a 1,743 euro al litro. Nel segmento del servito, i rincari sono ancora più accentuati, con la benzina che arriva a 2,056 euro al litro e il diesel a 2,014 euro al litro, cifre che evidenziano la necessità di una scelta oculata del punto di rifornimento, soprattutto per chi affronta lunghi viaggi durante le festività.
La stabilizzazione dei prezzi riflette la geopolitica
La recente stabilizzazione dei prezzi carburanti riflette dinamiche internazionali e valutarie che, tuttavia, potrebbero subire inversioni anche repentine nel breve periodo. Le tensioni geopolitiche, le variazioni della domanda legate alla stagionalità e le oscillazioni del cambio euro-dollaro restano fattori di potenziale volatilità. In questo contesto, i gestori indipendenti, ovvero le cosiddette “pompe bianche”, continuano a dover fare i conti con margini di guadagno ridotti: i costi fissi della gestione non sempre permettono di trasferire in modo proporzionale ai consumatori i benefici derivanti dal calo delle quotazioni internazionali.
Anche se le riduzioni possono sembrare esigue dal punto di vista numerico, il loro impatto psicologico sui consumatori non va sottovalutato, soprattutto in un periodo in cui ogni opportunità di risparmio viene valutata con attenzione. Gli automobilisti più attenti continuano a preferire il self-service e le pompe bianche, dove la convenienza rispetto alle compagnie tradizionali può superare anche i 6 millesimi al litro. La differenza, seppur minima su un singolo rifornimento, diventa significativa per chi percorre molti chilometri o deve affrontare lunghi viaggi per le vacanze natalizie.