Nuovo panico da Airbag, alcuni ricambi contraffatti esplodono: i casi

Indagine NHTSA su airbag contraffatti prodotti da DTN Airbag collegati a sette incidenti e cinque morti. Avvisi per automobilisti, officine e importatori

Nuovo panico da Airbag, alcuni ricambi contraffatti esplodono: i casi
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Giorgio Colari
Pubblicato il 24 set 2025

Un nuovo e preoccupante allarme sicurezza si diffonde negli Stati Uniti: componenti automobilistici apparentemente innocui, ma in realtà letali, stanno minacciando la vita di automobilisti ignari. Stiamo parlando degli airbag contraffatti, dispositivi che, invece di proteggere, si trasformano in vere e proprie trappole mortali all’interno degli abitacoli. L’attenzione delle autorità è massima, dopo che la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha avviato un’indagine su una serie di incidenti collegati a questi prodotti di dubbia provenienza.

La richiesta alla società cinese

Il fulcro dell’inchiesta ruota attorno alla società cinese DTN Airbag (Jilin Province Detiannuo Safety Technology), accusata di aver immesso sul mercato statunitense airbag non originali, venduti a prezzi stracciati. Secondo quanto emerso, questi dispositivi sono stati direttamente collegati a sette gravi incidenti, che hanno causato la morte di cinque persone. Tra le vittime, una giovane donna di soli 22 anni in Florida, deceduta dopo un impatto a bassa velocità, un evento che ha scioccato l’opinione pubblica e sollevato pesanti interrogativi sull’efficacia dei controlli sui ricambi auto.

Il caso più emblematico riguarda una Chevrolet Malibu del 2020: la conducente, coinvolta in un sinistro a soli 48 km/h, ha trovato la morte non per la violenza dell’urto, ma per il malfunzionamento dell’airbag inflator contraffatto. L’inflator, anziché attivarsi in modo controllato, è esploso con la forza di una granata, proiettando schegge di metallo e plastica all’interno dell’abitacolo. Un dettaglio che rende l’episodio ancora più inquietante è la perfetta imitazione estetica di questi componenti, difficilmente distinguibili dagli originali senza un’analisi tecnica approfondita.

La gravità della situazione

La gravità della situazione è stata sottolineata dal Segretario ai Trasporti statunitense, Sean Duffy, che ha dichiarato: “Importare e installare questi dispositivi significa mettere in grave pericolo le famiglie americane e commettere un crimine serio”. Parole forti, che riflettono la determinazione delle autorità a fare chiarezza su una filiera opaca, in cui il fattore prezzo – con costi fino a un decimo rispetto agli airbag ufficiali – ha rappresentato un’attrattiva irresistibile per riparatori e distributori senza scrupoli, soprattutto nel mercato delle auto usate o incidentate.

Il fenomeno degli airbag contraffatti richiama alla memoria la vicenda degli airbag Takata, che anni fa scosse l’industria automobilistica globale. Allora come oggi, la sostituzione di componenti fondamentali per la sicurezza con prodotti non certificati può trasformarsi in una tragedia annunciata. Le autorità ribadiscono l’importanza di rivolgersi esclusivamente a officine autorizzate e di preferire ricambi certificati, sottolineando che anche un piccolo risparmio economico può avere conseguenze devastanti.

Aspetto critico

Un aspetto particolarmente critico è la difficoltà di riconoscere questi dispositivi contraffatti: la qualità delle imitazioni è tale che, senza strumenti specifici, anche i professionisti possono essere tratti in inganno. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire la rete di importazione e distribuzione, nel tentativo di risalire ai responsabili e bloccare ulteriori ingressi di questi prodotti pericolosi sul mercato americano.

Le raccomandazioni delle autorità sono chiare: sia i consumatori che gli operatori del settore devono adottare la massima cautela. È fondamentale verificare l’autenticità dei componenti installati attraverso controlli incrociati dei codici identificativi, acquistare esclusivamente tramite canali ufficiali e, in caso di dubbi, consultare direttamente il costruttore del veicolo o analizzare lo storico delle riparazioni tramite il numero VIN. Per chi acquista auto usate, è essenziale richiedere una documentazione dettagliata sulle riparazioni effettuate e, se necessario, affidarsi a centri specializzati per un’ispezione approfondita dei sistemi di sicurezza.

Responsabilità legale

Non meno importante è la questione della responsabilità legale: officine e distributori che scelgono il mercato parallelo senza adeguati controlli rischiano pesanti conseguenze, sia dal punto di vista penale che civile. La normativa è severa e non lascia spazio a interpretazioni: quando si tratta di sicurezza, ogni compromesso può costare caro.

Mentre l’indagine della NHTSA prosegue e la filiera viene passata al setaccio, il messaggio degli esperti è inequivocabile: mai abbassare la guardia su dispositivi critici come gli airbag inflator. In gioco c’è la sicurezza di tutti, e la prudenza, in questi casi, non è mai troppa.

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