L'impenetrabilità del mercato cinese: i marchi che faticano nel Dragone
Cina: i marchi locali conquistano il 76% del mercato auto. Crescita delle elettriche e espansione internazionale. Colossi stranieri in difficoltà
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Il panorama del settore automobilistico cinese sta vivendo una trasformazione senza precedenti, segnando il passaggio da una dominanza straniera a una leadership locale e globale. Secondo uno studio di AlixPartners, i produttori cinesi potrebbero arrivare a controllare fino al 76% del loro mercato interno, spingendo i marchi europei, americani e giapponesi verso una posizione marginale.
Le cinesi fanno meglio
La rapida ascesa del mercato auto cinese non è il risultato di una semplice strategia basata su prezzi competitivi. I produttori locali hanno implementato un sofisticato sistema di incentivi, che include sussidi assicurativi, finanziamenti agevolati e tecnologie avanzate integrate nei veicoli senza costi aggiuntivi. Un esempio lampante è BYD, che offre il sistema di assistenza alla guida “God’s Eye” come standard anche sui modelli più economici, accompagnato da sconti significativi su auto elettriche e ibride plug-in.
Questa evoluzione è sostenuta da ingenti investimenti governativi e da un forte orientamento verso l’elettrificazione. Non sorprende, quindi, che giganti internazionali come Volkswagen e General Motors stiano vedendo le loro quote di mercato erodersi rapidamente. L’attenzione dei marchi locali non si limita però al mercato interno: essi stanno mirando con decisione all’Europa, dove si prevede che entro il 2030 potrebbero raggiungere una quota di mercato del 10%, pari a 800.000 unità vendute ogni anno. Già a maggio 2024, le immatricolazioni di veicoli cinesi in Europa rappresentavano il 5,9% del totale, raddoppiando rispetto all’anno precedente, secondo i dati Jato.
Le proiezioni per il futuro
Le proiezioni per il futuro confermano un’accelerazione verso una mobilità sostenibile. Entro il 2030, AlixPartners prevede che il 50% del mercato cinese sarà composto da auto elettriche a batteria, mentre i motori a combustione interna scenderanno al 19%. Questa transizione non solo consolida la leadership cinese nel settore della mobilità elettrica, ma rafforza anche il loro ruolo come pionieri nella lotta globale contro le emissioni di carbonio.
Il successo dei produttori cinesi si basa anche su una strategia di espansione internazionale, mirata a penetrare mercati tradizionalmente dominati da marchi consolidati. L’Europa rappresenta una destinazione chiave, con una crescente domanda di veicoli elettrici e una regolamentazione ambientale favorevole che offre un terreno fertile per i produttori cinesi. Tuttavia, questa strategia di espansione non si limita alla sola Europa: i produttori cinesi stanno cercando di conquistare anche mercati emergenti, dove la domanda di veicoli elettrici è in forte crescita.
In sintesi, la rivoluzione automobilistica cinese rappresenta un caso di studio su come innovazione, supporto governativo e strategie di mercato possano trasformare un settore industriale. Con una leadership consolidata nel mercato interno e un’espansione aggressiva verso l’estero, i produttori cinesi sono destinati a ridefinire il futuro dell’industria automobilistica globale.
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